Cristiana Astori: "Il re dei topi e altre favole oscure
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Cristiana Astori: "Il re dei topi e altre favole oscure
Da sempre attratta dai “libri oscuri” avevo notato tempo fa un breve articolo che parlava di questa raccolta di racconti: “Il re dei topi e altre favole oscure” di Cristiana Astori.
Ne sono stata incuriosita e l’ho subito aggiunta alla mia lista dei desideri. Dopo qualche settimana sono stata contattata via pm da una bookcrosser di nome Berenice che si è rivelata essere l’autrice del libro.
Mi ha scritto che pur non avendo il tempo di frequentare attivamente il bookcrossing, ogni tanto gironzola nei suoi “meandri” ed è rimasta colpita dal notare il suo libro tra i miei desideri di lettura. Ne è nato un piacevole scambio epistolare via mail ed è stata così gentile da farmi inviare una copia del libro dalla sua casa editrice, la Alacran: Io in cambio mi sono impegnata a leggerlo, ovviamente, e a farlo conoscere al “popolo bookcrossing”.
E' composto da undici storie, raccontate con l’apparente semplicità che solo un’ottima padronanza stilistica può dare.
Come spesso realmente accade il lato inquietante dell’esistere si svela poco a poco, celato dalla rassicurante normalità dei gesti ordinari.
Quello di Cristiana è un universo quantico, plastico e in divenire, dove le certezze si sciolgono in dubbi, il tempo perde la sua stabilità, i rassicuranti rituali della vita quotidiana si trasformano in esperienze borderline: dove per sopravvivere si è costretti a guardare negli occhi di Medusa, a fissare senza occhi, come ne: “Il regalo di Marla”, i colori del buio, le profondità dell’inconscio che nascondono ogni fantasma.
Come ben sappiamo l’orrore si annida per prima cosa nell’animo umano, diversamente sarebbe impossibile per creature mostruose e archetipi oscuri fare presa su di esso.
Un tranquillo, divertente campo scout può trasformarsi nel terreno di caccia di affascinanti ed enigmatiche creature che da sempre risiedono nei boschi (del resto io l’ho sempre saputo che le fate sono tutt’altro che innocue!) ma, come sirene, si svelano soltanto a chi è predisposto a subire la loro malia.
Allo stesso modo, ne: “La voliera” non occorre l’intervento di esseri sovrannaturali: bastano l’insicurezza umana, il sospetto e la tendenza ad immaginare il male per scatenarlo e provocare la tragedia.
Ci sono poi la soffocante atmosfera claustrofobica de: “L’abisso di Dora” dove nel percorrere grotte tortuose si esplorano anche i limiti della sopravvivenza umana e i confini tra bene e male si fanno sempre più indistinti, finché, come spesso accade, ci si ritrova alla fine a parteggiare per “il mostro”.
Mi hanno affascinata le inquietanti ambientazioni oniriche di “Oltre la sbarra”, che sembra uscire da un vecchio episodio di: “Ai confini della realtà” .
Tutti noi, poi, nell’angolo più oscuro della nostra mente, siamo stati almeno una volta tentati di prestare orecchio, con attrazione e repulsione insieme, alle parole melliflue e insinuanti de: “Il re dei topi” che da il titolo alla raccolta.
Per dirla con le parole di De André in: “Sally” che fanno da introduzione al libro:
“Seduto sotto un ponte si annusava il re dei topi
Sulla strada le sue bambole bruciavano copertoni
Straiato sotto il ponte si adorava il re dei topi
Sulla strada le sue bambole adescavano i signori
Mi parlò sulla bocca mi donò un braccialetto
Dite alla quercia che non tornerò
Mi baciò sulla bocca mi propose il suo letto
Dite a mia madre che non tornerò”
Partecipanti:
Tallmaris (Roma)
Carmilla (Roma)
Virgilio (Roma)
Annanda (Padova)
MisterKagnara (Verona)
Bettyderob (Padova)
Ecceancilla (Padova)
Pecorella (Torino)
Coxcocis (Genova)
DevilKitty (Camogli/Genova) da contattare su bc.com
Campalla (Genova)
Paperetta-yeye (Genova)
Amboise97 (Stella/SV)
Ranocchietta75 (Ascoli Piceno)
Altherea (Parma) da contattare su bc.com
Lyzard (Parma)
Last-unicorn (Bolzano)
Masia (Faenza)
Alvarovitali (Maranello)
JamsODonnellToo (Colonia/Germania)
CriCri (Rovato/Brescia)
Pallina (Pordenone)
Tilly77 (Cesena)
Lenticchia (Modena)
Liberliber (Milano)
Towandaaa (Peccioli/PI)
Chabbba (Taranto)
Syro (Reggio Emilia)
Maquantocimette (Roma)
Chiocciolina (Fiumicino/Roma)
Mikime (Roma)
Alloctona (Roma)
Ne sono stata incuriosita e l’ho subito aggiunta alla mia lista dei desideri. Dopo qualche settimana sono stata contattata via pm da una bookcrosser di nome Berenice che si è rivelata essere l’autrice del libro.
Mi ha scritto che pur non avendo il tempo di frequentare attivamente il bookcrossing, ogni tanto gironzola nei suoi “meandri” ed è rimasta colpita dal notare il suo libro tra i miei desideri di lettura. Ne è nato un piacevole scambio epistolare via mail ed è stata così gentile da farmi inviare una copia del libro dalla sua casa editrice, la Alacran: Io in cambio mi sono impegnata a leggerlo, ovviamente, e a farlo conoscere al “popolo bookcrossing”.
E' composto da undici storie, raccontate con l’apparente semplicità che solo un’ottima padronanza stilistica può dare.
Come spesso realmente accade il lato inquietante dell’esistere si svela poco a poco, celato dalla rassicurante normalità dei gesti ordinari.
Quello di Cristiana è un universo quantico, plastico e in divenire, dove le certezze si sciolgono in dubbi, il tempo perde la sua stabilità, i rassicuranti rituali della vita quotidiana si trasformano in esperienze borderline: dove per sopravvivere si è costretti a guardare negli occhi di Medusa, a fissare senza occhi, come ne: “Il regalo di Marla”, i colori del buio, le profondità dell’inconscio che nascondono ogni fantasma.
Come ben sappiamo l’orrore si annida per prima cosa nell’animo umano, diversamente sarebbe impossibile per creature mostruose e archetipi oscuri fare presa su di esso.
Un tranquillo, divertente campo scout può trasformarsi nel terreno di caccia di affascinanti ed enigmatiche creature che da sempre risiedono nei boschi (del resto io l’ho sempre saputo che le fate sono tutt’altro che innocue!) ma, come sirene, si svelano soltanto a chi è predisposto a subire la loro malia.
Allo stesso modo, ne: “La voliera” non occorre l’intervento di esseri sovrannaturali: bastano l’insicurezza umana, il sospetto e la tendenza ad immaginare il male per scatenarlo e provocare la tragedia.
Ci sono poi la soffocante atmosfera claustrofobica de: “L’abisso di Dora” dove nel percorrere grotte tortuose si esplorano anche i limiti della sopravvivenza umana e i confini tra bene e male si fanno sempre più indistinti, finché, come spesso accade, ci si ritrova alla fine a parteggiare per “il mostro”.
Mi hanno affascinata le inquietanti ambientazioni oniriche di “Oltre la sbarra”, che sembra uscire da un vecchio episodio di: “Ai confini della realtà” .
Tutti noi, poi, nell’angolo più oscuro della nostra mente, siamo stati almeno una volta tentati di prestare orecchio, con attrazione e repulsione insieme, alle parole melliflue e insinuanti de: “Il re dei topi” che da il titolo alla raccolta.
Per dirla con le parole di De André in: “Sally” che fanno da introduzione al libro:
“Seduto sotto un ponte si annusava il re dei topi
Sulla strada le sue bambole bruciavano copertoni
Straiato sotto il ponte si adorava il re dei topi
Sulla strada le sue bambole adescavano i signori
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Partecipanti:
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Ultima modifica di fatamorgana67 il mar dic 04, 2007 6:37 am, modificato 25 volte in totale.
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"L'essenziale é invisibile agli occhi" (A. De Saint-Exupéry)
"Per arrivare all'alba non c'é altra via che la notte" (K. Gibran)
"Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre" (Gandhi)

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E chi non é intasato di ring? 
Tutti inseriti!
Ricapitolando:
Alloctona scambia posto con Tallmaris;
Virgilio é ultimissimissimo (per allora i ring saranno smaltiti, se no, uno più, uno meno...
)
Last l'ho posizionata prima dei romani... in coda
Coxcocis inserito e... benvenuto!

Tutti inseriti!

Alloctona scambia posto con Tallmaris;
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Bettyderob e masia in lista!
ps: Betty vicina ad annanda per passaggio a mano

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