"Oggi, per instaurare un regime, non c'è più bisogno di una marcia su Roma né di un incendio del Reichstag, né di un golpe sul palazzo D'Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione" (Indro Montanelli)
Massimo Travaglio, giornalista de "la Repubblica" e "l'Unità" e autore del blockbuster "L'odore dei soldi" e Peter Gomez, giornalista de "L'Espresso" e collaboratore di "Micromega", raccolgono in questo libro le storie di tutti i "faziosi bugiardi" allontanati dal video o dalla carta stampata negli ultimi anni, dagli ormai famosi casi di Biagi/Luttazzi/Santoro alla Guzzanti e Massimo Fini, a Paolo Rossi e a De Bortoli, ex direttore del "Corriere".
Seguono poi capitoli dedicati ai telegiornali nazionali, a Vespa e alla La Rosa, concludendo con La7.
Diviso in capitoli dedicati ad ogni singolo personaggio, "Regime" racconta in modo brillante e quasi leggero le miserie nazionali, in un libro che alcuni potrebbero definire "fazioso", se non fosse basato su fatti, nomi, date. Chiaro, gli autori partono, per così dire, prevenuti, ma non si nascondono dietro promesse di imparzialità, il libro è dedicato proprio alla nuova censura mascherata da politicamentecorretto, e tutto ciò di cui parlano è documentato.
Estremamente interessante, preciso e scorrevole, da leggere per farsi raccontare dai diretti interessati cosa è accaduto in questi ultimi tre anni.
Qualche mese fa lo avevo preparato per il lancio di un ring, ma in quei giorni la mia copia è stata autografata da Marco Travaglio




in pratica sto facendo spam...?
