Alberto Ragni
Orchestra Tramonti
Ed. Scritturapura
pagg. 226
13,50 euro
Questa è una storia di un padre e di un figlio, ma anche di un’Italia di provincia, con le sue storie consumate nel tempo di una mazurca, durante un’estate nel cuore degli anni ottanta. Andare su e giù, da un bagagliaio di un pullman fino ad un palco carichi come schiavi è un lavoro poco piacevole, anche se gli orchestrali lo chiamano facchinaggio artistico e ci scherzano su. Così rotola via la vita di Fausto Tramonti, caporchestra di un ensemble che porta il suo nome e dà il titolo al libro. Assieme a Fausto, più lesto con le note della tromba che con le parole, viaggiano il figlio Tommaso che suona la tastiera ma sogna la laurea in Psicologia, Victor, sempre in bilico tra la batteria e la cattedra, Sarasvati, sassofonista indiano e discepolo di Bagwan, Dino e il basso di Marcello. C’è sempre un momento in cui, a Latina come alla Cà del Liscio di Ravenna, l’illusione seducente del raso pettinato e delle scarpe lucide, delle note allegre della polca e del fumo caldo delle Marlboro, l’illusione va in frantumi, e la provincia appare proprio ai bordi della vita vera. Si ammucchiano i concerti e si sovrappongono le date, le albe diventano sempre più ravvicinati e si rischia di lasciar scivolare via la vita sulle note del Tango del Ragioniere, la storia minima di un impiegato e della sua sposa. Con la sua copertina minimalista ed elegante in bianconero, ed il suo formato da blocnotes, Fausto e la sua orchestra di liscio si stanno facendo conoscere in tutte le librerie.
Orchestra Tramonti - di Alberto Ragni
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie