Nostalgia dell’eroe – José Ovejero
pag 314; Voland.
N.d.A. In quanto stagista Voland mi sono presa l’impegno di leggere quanti più libri è possibile del loro catalogo, ricco di proposte editoriali di alto profilo e certamente non banali.
Ho cominciato da questo libro che era, al momento del mio ingresso in redazione, l’ultimo pubblicato.
Ecco quindi la mia recensione:
In un pomeriggio di maggio del 1980 il giovane Ramòn affronta finalmente con la nonna Amparo l’argomento tabù della propria famiglia: il nonno, Neftalì Larraga.
Inizierà da lì, per il ragazzo, un vero e proprio viaggio della memoria, la ricostruzione della vita e delle vicissitudini del nonno eroe, il nonno rivoluzionario la cui figura lo aveva sempre affascinato sin da bambino. E così il romanzo si snoda seguendo Ramòn che segue a sua volta le orme del nonno su e giù per la Spagna e infine a Cuba.
Neftalì infatti, figlio di un brav’uomo dipendente di uno zuccherificio americano, aveva poco più di diciotto anni quando era stato costretto a fuggire dalla Cuba di Machado e dello strapotere degli americani.
Si era subito diretto in Europa, alla volta della Spagna, verso una causa giusta per cui combattere. E l’aveva trovata nella guerra contro la rivolta franchista.
Ma in Spagna, oltre all’impegno civile e militare, Neftalì avrebbe anche incontrato la donna della sua vita, Amparo, che ormai invecchiata, ritroviamo all’inizio del romanzo.
La vittoria di Franco imporrà a Neftalì di lasciare moglie e figlia in Estremadura, presso la famiglia d’origine della donna. Tornerò a prenderle, si dice Neftalì durante il suo viaggio di ritorno nella Cuba del feroce Batista.
E il pensiero della sua famiglia lontana lo accompagnerà per tutta vita, durante la latitanza nelle zone più selvagge dell’isola, durante gli anni vissuti con la donna che lo salverà dalla morte e gli darà molti figli.
Neanche l’impegno nella rivoluzione e l’attività costante alla vita della Cuba di Castro – con le delusioni inevitabili che ne deriveranno - riusciranno a distoglierlo dal rimpianto di avere lasciato, dietro di sé, la parte più vera della sua vita.
Nostalgia dell’eroe è un libro che sa essere allo stesso tempo sia ricostruzione storica di due tra gli avvenimenti più importanti del Novecento, che romanzo di formazione. La storia dei Larraga (al di qua e al di là dell’Oceano) è narrata in una maniera che ricorda le saghe sudamericane di Garcìa Marquez senza esserne uno sterile tentativo di imitazione.
Ovejero padroneggia la struttura del romanzo senza inciampare, sa come creare dei personaggi verosimili – personaggi che intuisci deve avere amato, mentre scriveva il libro - e possiede uno stile scorrevole e leggero ma non banale.
Insomma, un bel romanzo che ti prende subito e che rivela un autore molto dotato. Ovejero è stato da poco insignito, in Spagna, del Premio Primavera de Novela.
Per Voland è uscita una sua raccolta di racconti intitolata Come sono strani gli uomini, mentre per Feltrinelli un libro di viaggio dal titolo La Cina per ipocondriaci.
Nostalgia dell'eroe - José Ovejero
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