la trama è facilmente intuibile visto il successo del film di tim burton. ebbene, come già detto altrove, io appartengo a quella categoria di persone ciniche e crudeli che lo trovarono carino, sì, ma insomma, stucchevolino e soprattutto per nulla commovente (l'unico palpito me lo provocò la scena in cui lei apre la finestra e vede l'uomo in mezzo a tutti quei fiorellini gialli).
il libro risulta meno "fiabesco" del film, e mi ha offerto chiavi di lettura più minimaliste e pacate della vita di questo uomo dalle imprese straordinarie.
l'idea era quella di farne un ray, perchè se ogni libro ha diritto a un destino migliore del rimanere abbandonato in qualche libreria polverosa, il destino di questo libro è di finire tra le mani di tante persone appartenenti a due categorie in particolare:
la categoria di coloro che hanno pianto come trichechi, in modo da fargli rivivere in qualche modo le emozioni del film, possibilmente senza rientrare nella dimensione del tricheco.
la categoria di coloro che si sono lasciati convincere dai pareri entusiasti di conoscenti (con i quali hanno smesso di parlare subito dopo l'uscita dalla sala) a vedere questo film e si sono trovati in una comoda poltrona cercando di strangolarsi con i popcorn per sottrarsi all'imbarazzo di una platea in lacrime e al disgusto provocatogli dall'accompagnatore/trice intento/a a singhiozzare e a strapparsi i capelli per l'eccesso di commozione. se avete provato un fremito di odio verso tim burton quando la vostra dolce metà, con gli occhi lucidi, vi ha chiesto un parere sul film, il libro potrebbe aiutarvi a superare (ahimè, solo parzialmente) il trauma e a smettere di ringhiare ogni qualvolta vi si parla di pellicole "delicate, commoventi, delle vere e proprie fiabe".
partecipanti (always work in progress)











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