Ho comprato e letto questo libro qui PRIMA di Genova, per cui ci terrei che tutto quello che dico (e magari se qualcuno vorrà aggiungere qualcosa..anche tutto quello che verrà aggiunto) sia improntato alla maaaaassima "correttezza" (insomma: non mi piacerebbe che questa recensione conducesse a pareri politici o similia..solo un libro, insomma)

Beh, devo dire che di libri sull'argomento un pò ne ho letti (anche se non un'esagerazione,devo dire..

I meriti principali della Klein a mio parere sono:
1) avere impiegato due anni della sua vita a fare 'sta roba quando ancora non era argomento di grido: sinceramente, mi rende incline a credere di più a quello che scrive (ma magari è un limite mio,chissà).
2)parlare di queste cose con il...diciamo circa il 30% di opinioni e il 70% di fatti: sebbene una riflessione ad ampio spettro sia necessaria, credo che il dovere principale di un libro semi-giornalistico come questo sia di raccontare le cose che una persona "comune" in generale non ha gli strumenti per sapere.
3) parlare di questo argomento in modo molto lucido e non "vagamente buonista" (mi scusino tutti i lettori..questa è opinione strettamente personale): il libro contribuisce a dare una visione del puro meccanismo economico,senza lanciarsi in terribili anatemi..sta a chi legge metterli o pensarli.
4) (e questo secondo me è il pregio principale) dare una chiave di lettura del problema imperniata sul concetto di "immagine e apparenza",così prevasivo nell'ultima parte del nostro secolo.
Il mio consiglio è: leggetelo, leggetelo davvero, ma fatelo a mente sgombra, lucida e senza pregiudizi. Per cercare di capire come funziona un piccolo spicchio del grande teatro del mondo...e se lo volete cambiare, leggetelo per cercare di capire i modi in cui è inutile tentare di farlo.
Ciao
Matteo