Un divorzio tardivo - Abraham B. Yehoshua

[ciucchino]

E’ un libro bellissimo, che vi consiglio di leggere.
Brevemente la trama: il nonno torna dall’America dopo anni per ottenere il divorzio dalla moglie perché si è ricostruito una vita e la sua nuova compagna aspetta un figlio.
Yehoshua, come già nel libro “L’amante”, fa raccontare la storia da diversi protagonisti i quali, con un loro monologo interiore, raccontano la storia con le proprie emozioni, i propri pensieri o la propria indifferenza.
Il primo capitolo è raccontato dal bambino: Yehoshua è bravissimo a rendere i pensieri di questo ragazzino grasso, complessato e goffo che si vede arrivare in caso un nonno che è un estraneo e che dorme per giorni perché sottosopra dal fuso orario
Poi “la palla” del racconto passa agli altri personaggi della famiglia (la successione degli interventi va dal più semplice “il bambino” al più complesso “il nonno”) e pian piano la storia si svela nella sua complessità: la nonna è rinchiusa in un ospedale psichiatrico per aver cercato di uccidere il nonno. Ma perché? E perché solo dopo tanti anni il nonno è tornato per chiedere il divorzio?
E ogni personaggio svela un pezzo della storia in ordine cronologico tranne il capitolo raccontato dalla figlia Yael che ci anticipa la fine. Poi i capitoli continuano con lo stesso stile: ogni personaggio con la propria personalità e sensibilità scopre altri pezzi della storia verso un finale che rimane aperto.
Questo libro può essere letto come una lunga e sofferta dichiarazione d’amore di un uomo ad una donna che passa dalla follia, dalla violenza, dal divorzio e che per tutti, forse anche per chi lo vive, rimane un mistero.
Tutti i personaggi sono particolari e complessi: il genero Kedmi è sicuramente quello che mi ha più colpito con la sua irruenza, insensibilità e senso dell’umorismo feroce.

[ranocchietta75]

...sono sicura che i sostenitori di quest'autore mi daranno conto,pensando che non c'abbia capito niente ma vi spiego il motivo per cui lo sconsiglio.
Innanzi tutto questo libro mette angoscia,si respira angoscia fin dalle prime righe,quando il bambino resta a casa col nonno e sua sorella piccola piange disperata,ma nessuno sa che fare...poi non c'è punteggiatura,quella che c'è è pressochè inesistente,solo qualche punto a conclusione delle frasi..sono arrivata a pagina 50 o più o meno e lo rimanderò a chi me l'ha prestato perchè proprio non ce la faccio.

ps:se ho sbagliato area per il messaggio,spostatemi.

[liberliber]

fatto

[Rodolfo II]

Ignoro dove stesse prima questo messaggio, ma a me sembra una recensione... negativa fin che si vuole, ma una recensione...

[liberliber]

era in consigli per gli acquisti

[Rodolfo II]

Ok, scusa! Ma forse ho letto il messaggio appena prima che lo spostassi...
per punizione dovrò mica leggere il libro?

[laura_s]

Caspita, Ranocchietta, prova con l'Amante, vedrai com'è più abbordabile (per stile e temi) (mica si ride, comunque!). Ti farà voglia di leggere tutto il resto di Yehoshua (di cui secondo me il capolavoro è Il signor Mani).

E se poi ti viene la passione per la punteggiatura bizzarra, con Il vangelo secondo Gesù (o anche Il vangelo secondo Gesù Cristo, se non sbaglio il primo è Bompiani e il secondo Einaudi) di Saramago ti sembrerà di essere sulle montagne russe.

Non sono esattamente getti di flusso di coscienza, ma ci si avvicinano. Indispensabili.

l

[ranocchietta75]

poca punteggiatura mi fa rabbrividire.....

[Miss Piggott]

Zazie, dov'è Zazie?
Ho bisogno di supporto in questa operazione!
Che non si dica nemmeno per scherzo che Saramago non sa mettere la punteggiatura
E nemmeno Yeoshua!

A parte gli scherzi, io con la punteggiatura sono abbastanza schizzinosa: trovo che su troppi giornali (e documenti aziendali) si sia diffusa l'abitudine di separare l'oggetto dal verbo in assenza di incidentali.
Frasi come "l'uomo, era andato a fare la spesa." o "il prodotto, ha subito un decremento nelle vendite." mi fanno venire la pelle d'oca.
Denotano la più assoluta mancanza dei rudimenti della scrittura.

Ma per scrittori come Yeoshua e Saramago la punteggiatura "inusuale" è il modo per far entrare il lettore nel flusso della scrittura, un flusso che si muove con tempi e modi diversi da quelli a cui siamo abituati.
Io sono stata letteralmente "assorbita" dai romanzi di questi due autori, proprio perchè il loro stile, e quindi anche e soprattutto l'uso della punteggiatura, riuscivano a rendermi del tutto avulsa dalla mia condizione di "lettrice" per farmi diventare parte stessa del romanzo, per farmi respirare con esso...
Ok, l'ho detto...
Spero che in qualche modo risulti comprensibile...

[vanya]

riuscivano a rendermi del tutto avulsa dalla mia condizione di "lettrice" per farmi diventare parte stessa del romanzo, per farmi respirare con esso...

comprensibile e per quanto mi riguarda condivisibilissimo! non avresti potuto dirlo meglio!
io li adoro entrambi

[laura_s]

Miss, ma guarda che il mio era un peana per Y e S. Un incoraggiamento a cavalcare l'onda della punteggiatura bizzarra per guardare il mondo da un punto di vista molto insolito.

No? Non si capiva? Mannaggia alli pescetti. Seguirò un corso di scrittura imbrigliata.

l

[ciucchino]

per me invece è un libro bellissimo

[ranocchietta75]

LO RESTITUISCO MA...mi propongo di riprovarci,con questo e altri suoi scritti.

[liberliber]

colpa mia ciucchino, spostandolo non ho pensato di controllare se c'era già
Thread fusi!

[Miss Piggott]

Tranqui, laura, si capiva benissimo.