è vero che Novecento, anche per molti anti-baricchiani

, è il libro + riuscito di Baricco, e sicuramente il fatto che sia stato scritto per il teatro ha positivamente influito sullo stile, che non cede al manierismo e all'autoerotismo letterario, come ha detto qualcuno
Anche a me varie scene e frasi sono rimaste impresse, fra cui appunto quella del quadro:
Novecento, A. Baricco ha scritto:A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, fran, giù, cadono.
Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran.
Non c'è una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto fra sette anni, per me va bene, okai allora intesi per il 13 maggio, okai, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buona notte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto: fran. Non si capisce.
È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto.
Quando cade un quadro.
Quando ti svegli, un mattino, e non la ami più.
Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra.
Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui.
Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio.
Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: " A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave".
Ci rimasi secco.
Fran.