L'introduzione mi ha fatto cascare le braccia, ma siccome non trovo divertenti o simpatiche le intro di King ma i libri mi piacciono ho deciso di tentare lo stesso. Questa non è una vera recensione (magari la metterò più avanti), perché sono appena a metà libro, ma ho deciso di scriverla lo stesso perché c'è qualche cosa che mi lascia un po' perplessa.
Primo: King, tu che sei un maestro nella caratterizzazione dei personaggi, perché hai tratteggiato Harold in un modo così banale (secchione, ciccione, imbranato, sfigato, l'unico che spara e non centra mai il bersaglio... gli mancano gli occhiali... o li ha e me li son persi? Sembra il ciccio del Signore delle Mosche)
Secondo: il libro scorre, è vero, altrimenti mi sarei fermata ben prima di pagina 450, però... la trama quando comincia? La questione dell'uomo nero è solo un pretesto per raccontare le storie dei singoli personaggi e la "trama" che mi aspetto io non inizierà mai?
Terzo: su certi personaggi sono state spese decine di pagine, su altri dieci righe... chissà chi saranno i protagonisti e chi i "molti di noi che non sopravviveranno" (come dice la vecchia)...
Quarto (questo è fare la punta allo ..., me ne rendo conto


Io continuo a leggerlo per due banali motivi: il mio tesoro ha detto che ne vale la pena e mi fido, inoltre King non mi ha deluso quasi mai (tranne Christine



Per nascondere un pezzo spoiler:
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