Porci con le ali

[puma74]

Qualcuno di voi l'ha letto?
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Per il momento sono a metà del libro e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.

Si tratta di un romanzo/diario scritto a quattro mani un po' per gioco da Marco Lombardo Radice e da Lidia Ravera, due giovani intellettuali di sinistra.
Questo diario parla di sesso e politica, racconta le esperienze sessuali e esistenziali di due adolescenti, Rocco e Antonia, degni anni 70, tratta argomenti scabrosi quali l'erotismo, l'omosessualità, la coppia, la solitudine, le relazioni all'interno della famigia e della cerchia di amici.
E' scritto in modo piuttosto scandaloso e ad essere sincera a volte mi lascia a bocca aperta.
Comunque per saperne di più leggete qui.

[potbook]

E' scritto in modo piuttosto scandaloso e ad essere sincera a volte mi lascia a bocca aperta.

puoi quindi ben immaginare che scandalo fu in quegli anni.
Lo si leggeva di nascosto e non si menzionava mai, ma tutti lo abbiamo letto...ovvio quelli della mia generazione

Con gli occhi di oggi lo trovo abbastanza banale e scontato, forse all'epoca sfruttato per voler valorizzare un pensiero di lotta...ma era una sinistra dove non ci si riconosceva molto, quella degli intellettualoidi.

[magenta82]

io l'ho letto da ragazzina, e sì, effettivamente è un po' forte nei toni e in certi passaggi. all'epoca mi colpì molto, rileggendolo a distanza di anni alcuni episodi mi sono sembrati un po' forzati, ma ci ho visto tutto il tenero che le parti di sesso mi avevano fatto trascurare: ricordo ancora la favola che antonia racconta a rocco dopo la prima volta che fanno l'amore.

[puma74]

Durante la lettura ho attraversato due fasi. La prima dove ero un po' scandalizzata dal linguaggio e dalle descrizioni dettagliate del sesso, a volte mi sono sentita addirittura un po' imbarazzata per la troppo franchezza.
Nella seconda fase, che tra l'altro sto vivendo adesso visto che il libro non l'ho ancora finito, spesso mi trovo a sorridere della tenerezza e perché no anche dell'ingenuità e dell'innocenza di questi due ragazzini.

Mi sono trovata a fare anche un paragone, non so se azzeccato, con il libro scandalo di questi giorni, cento colpi di spazzola......e trovo molto più costruito, forzato e malizioso questo che non porci con le ali. Almeno per il momento, mi farò un'idea molto più precisa una volta terminato il libro.

ricordo ancora la favola che antonia racconta a rocco dopo la prima volta che fanno l'amore.

Hai perfettamente ragione l'ho trovata dolcissima.

[Auro]

come potete trovare porci con le ali sconcio se tutte le sere passano davanti ai vostri occhi le veline?
baci bici per rocco e antonia, Auro

[liberliber]

scandaloso o meno, l'ho trovato talmente compiaciuto di sé stesso da mollarlo quasi subito.
In confronto Eco è modesto

[puma74]

come potete trovare porci con le ali sconcio se tutte le sere passano davanti ai vostri occhi le veline?

No nomolto meno sconcio delle veline.

Ieri sera ho scoperto di avere a casa un altro libro di questa Lidia Ravera, Ammazzare il tempo. Come sarà?

[Miss Piggott]

Mah, io l'ho letto la bellezza di 12 anni fa (cioè a 14 anni) nell'edizione "Il pane e le rose" di un'amica di mia madre, e ne ho un bel ricordo...
Sconcio? Forse un po'... Però io trovo più capaci di "turbare" - in modi e per motivi diversi - la sensualità e l'erotismo, che in questo libro mancano completamente...
Non lo rileggerei, cmq. Credo che adesso mi darebbe sui nervi...

[TierrayLibertad]

nell'edizione "Il pane e le rose"

Anch'io ho quell'edizione. Le pagine che ti restano in mano perché semplicemente incollate ma un fenomeno culturale - la produzione Savelli nel complesso - decisamente rilevante.
Il libro poi l'ho letto così tanti anni fa che mi ricordo ben poco. Mi è venuta voglia di rileggerlo (anche se non lo farò per mancanza di tempo)

Ciao
TyL

[Auro]

ehi ehi ehi... abbiamo tutti quell'edizione! io l'ho trovata al libraccio dopo aver letto la versione moderna e l'ho tenuta, mentre ho rilasciato la moderna.

liber, non mi pare piano di sé, parla molto semplicemente di ragazzi che scoprono il sesso. e lo fa senza preoccuparsi troppo dei termini. dov'è la pienezza di sé?
forse per capire meglio il mio (personale) punto di vista vi linko la mia JE.

[liberliber]

mah, Auro, è stata una sensazione e in quanto tale assolutamente soggettiva... e sicuramente influenzata dal fatto di averlo letto assolutamente fuori dal contesto del periodo in cui è stato scritto e dopo che ci siamo, come dicevi tu, abituati a cose ben più 'scandalose'.

Però proprio mi dato quell'impressione di: adesso scriviamo qualcosa di scandaloso e scioccante (per i tempi eh), e a ogni pagina mi sembrava: non ti ho scioccato abbastanza? non ti ho scandalizzato abbastanza? allora eccoti questo e quest'altro!
E soprattutto: ma guarda come siamo bravi a scrivere le cose controcorrente e inaccettabili per la nostra società, noi veri ribelli che non ci facciamo vincolare dalle convinzioni.

Davvero irritante (per me).

[Auro]

beh erano, appunto, altri tempi.
e quel libro per i miei e per i tuoi genitori ha segnato un'epoca. anzi, per quanto riguarda i meii, forse erano già belli che "formati".
è stato bello (per me) leggerlo e sapere che sono anche quelle i loro libri di formazione, cose che rilette adesso fanno sorridere, ma che non sono poi così diverse da quello che è successo alla nostra generazione.
baci bici, A

[puma74]

Complimenti Auro, tanto di cappello per la tua JE la trovo fantastica e molto in sintonia con il mio pensiero.
Che malinconia ripensare ai miei sedici anni.

[liberliber]

ti dirò, Auro, non generalizzerei così sulle generazioni...
io non mi ci sono riconosciuta per niente (e non ci ho riconosciuto i miei).

Poi sul contesto (loro, non di tutti quelli che hanno vissuto quel periodo) non discuto, ma rimango della mia idea - ripeto, soggettiva - su quello che dicevo dopo, e cioè sullo stile. Supponenente e fastidioso. A mio parere, naturalmente.

[Auro]

questo è come la vedo io.
hai presente bridget jones? quante trentenni si dentificano con lei? tutte? io? tu? non lo so, ma il discorso è che il libro delle trentenni degli anni 2000 sarà bridget jones. a prescindere.
e quel libro le prossime generazioni dovranno leggerlo così, come un libro che ti racconta della trentenne isterica che conta quante sigarette fuma, quanti cocktail beve e che sbaglia sempre fidanzato.
se trasponi antonia a trent'anni nel duemila collima perfettamente. sia nello stile, che nella supponenza.
si chiamano "romanzi di formazione" e non per forza devono rispecchiare la realtà di tutti, ma rimarranno sempre icone di un determinato momento sociale, che ci piaccia o meno. e devono essere letti in questi termini, purtroppo senza essere tacciati di supponenza, ma di linguaggio comune.
come potevano scrivere altrimenti un romanzo nei tempi in cui le donne, molte donne, non tutte le donne, ma moltissime donne (e sono tutte donne che io, te e le bridget di oggi devono ringraziare per avere - oggi - la pillola, l'aborto, il divorzio e la consapevolezza di essere anche - per fortuna - non solo fattrici, ma anche persone) urlavano per strada "l'utero è mio e lo gestisco io"? con le api, i fiori e sguardi languidi?
questo è come la vedo io, che se leggo un libro che parla di sadomaso, magari un po' di cose fuori dal comune me le posso anche aspettare.
imho, come dici tu.
A

[liberliber]

come potevano scrivere altrimenti [...] con le api, i fiori e sguardi languidi?
questo è come la vedo io, che se leggo un libro che parla di sadomaso, magari un po' di cose fuori dal comune me le posso anche aspettare.

non è quello che ho detto vedi:

E soprattutto: ma guarda come siamo bravi a scrivere le cose controcorrente e inaccettabili per la nostra società, noi veri ribelli che non ci facciamo vincolare dalle convinzioni.

trovo che discutere dello stile non sia rigettare il contenuto. Ho volutamente separato le due cose: non li trovo supponenti per quello che dicono ma per come lo dicono. Perciò non concordo con te quando dici:

senza essere tacciati di supponenza, ma di linguaggio comune.

Se io interpreto il linguaggio come scritto sopra è un'interpretazione. In quanto tale è soggettiva, e non trovo sia possibile dire che è oggettivamente falsa. Sarebbe falsa se riferita al contenuto (cosa che non è) ma se è sul linguaggio e sull'interpretabilità io non credo ci sia una versione vera e una falsa o una interpretazione giusta e una sbagliata.

Possono esserci libri dal forte significato scritti in maniera pessima.... o no? Ma questo forse aprirebbe una discussione un po' lunghetta

[Auro]

non ho detto che la tua interpretazione è oggettivamente falsa, dico solo che il linguaggio usato dalla maggior parte dei giovani e dalle famiglie più giovani (attenzione, non ho detto tutte, eh...) era quello, dopo anni di bocche lavate con il sapone, i ragazzini potevano dire culo, cazzo, cazzo, cazzo (quante volte lo dicono nell'incipit?), ma anche figa, culo e tette. potevano mettersi la mani "in pasta" a vicenda, potevano andare orgogliosi del masturbarsi, dello scoprirsi come esseri sessuali, dei loro sentimenti precoci ma sinceri.
ma per fortuna! e se questo è quello che si voleva comunicare, come volevi che lo dicessero?
e permettimi di dire che:

E soprattutto: ma guarda come siamo bravi a scrivere le cose controcorrente e inaccettabili per la nostra società, noi veri ribelli che non ci facciamo vincolare dalle convinzioni.

la società a quel tempo era esattamente quella descritta nel libro. era quella del sesso da giovani, dell'amore libero, dell'emancipazione.
ed è stato questo che ci ha portato ai nostri tempi. e purtroppo - ora - al fondamentalismo in cui ci stiamo piano piano ficcando.
loro erano perfettamente in linea. beati loro. noi (sì lo so sto generalizzando, abbi pietà di me, ma ho finito tutte le circoluzioni per esprimere un concetto che sia uno che non vada a ledere l'individualità di ogni singolo inidividuo) potremo solo essere ricordate come noiose e insignificanti bridget, isteriche, paranoiche e raramente soddisfatte.

e poi, oh, se non ti è piaciuto, pace. eh...
A

ah si' scusa: non ritengo il libro un libro dal forte ignificato. è un libro divertente, gustoso e che è una bella immagine di una società che non c'è più. da qui ad avere un grande significato... (imho)

[puma74]

la società a quel tempo era esattamente quella descritta nel libro. era quella del sesso da giovani, dell'amore libero, dell'emancipazione.
ed è stato questo che ci ha portato ai nostri tempi. e purtroppo - ora - al fondamentalismo in cui ci stiamo piano piano ficcando.
loro erano perfettamente in linea. beati loro.

Mi sono trovata a leggere questo libro proprio dopo aver dato uno sguardo ad un articolo su PANORAMA initotolato "ALLA RICERCA DEL PIACERE PERFETTO", dove in pratica si parla delle paure dei giovani d'oggi ad affrontare il sesso, dei tabù, della ricerca del piacere in film porno, in farmaci e oggetti vari....L'articolo fa proprio riferimento ad alcuni libri del passato tra cui appunto PORCI CON LE ALI e la stessa autrice dice testuali parole: "Era un diario sessual-politico, in cui c'era il diritto al piacere, anche solitario, perché no? Oggi c'è una specie di esibizione costante di tracotanza sessuale, persino nel modo di vestire. E il sesso è qualcosa di tristemente meccanico, con la pillola che tiene l'attrezzo dritto fino a 80 anni. Siamo in una società che non vuole faticare né provare dolore, quindi è incapace del vero piacere. È una società diserotizzata, perché senza più il senso del peccato. Oggi scriverei la storia di una ragazza che si fa monaca".
Perciò vista la situazione descritta in questa rubrica secondo me dobbiamo solo metterci le mani nei capelli e invidiare almeno un po' gli adolescenti degli anni '70 che avevano il coraggio e la voglia di raccontarsi, a volte anche esagerando.
Comunque se può interessarvi l'articolo da me citato, eccolo.

[silviazza]

L'ho preso un anno fa senza sapere cosa fosse (come il mio solito) e, anche se Auro ed io non siamo decisamente due persone uguali-uguali , mi avete fatto venire voglia di leggerlo

[Auro]

brava silviazza, scopano come ricci.
e non c'entra nulla la procreazione assistita.
potremmo finalmenter trovare un punto di contatto.
baci bici, Auro Possibilista