Isaac B. Singer - Gimpel l'idiota
24 racconti che mi hanno affascinata dove il soprannaturale si mescola continuamente con il quotidiano. Ci si ritrova immersi nella cultura ebraica con personaggi incredibili: “idioti” in realtà forse più saggi di chi li prende in giro, ignoranti insieme a studiosi completamente immersi nelle letture sacre e ligi alla tradizioni, religiosi e scettici, gente di malaffare e gente in miseria, e poi angeli, demoni tentatori, folletti, spiriti che si reincarnano etc…
Tra i racconti spicca quello che dà il titolo alla raccolta: Gimpel, lo sciocco continuamente ingannato e preso in giro dalla sua comunità ma che crede a tutti “perché tutto è possibile, come sta scritto nella saggezza dei Padri”. Con l’ennesima burla, lo convincono a sposare la peggiore creatura del posto e anche questa moglie lo ingannerà e lo maltratterà. Ma Gimpel amerà teneramente anche i figli che la moglie gli fa credere suoi.
Gimpel non sa odiare e quando lo spirito del male lo convincerà a fare una vendetta (risibile e mai realizzata), rimarrà talmente sconvolto da trascorrere il resto della vita in severissima espiazione.
Tutti i racconti sono belli (“Esther Kreindel seconda” e “Jachid e Jechidà” in particolare), ma assolutamente da non perdere è l’ultimo racconto “Breve venerdì”: una tenera parabola di amore e di morte.
Singer - Gimpel l'idiota
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