Un grande esistenzialista, strano che non se ne sia ancora parlato 
Il mio primo incontro è stato ai tempi del liceo con LO STRANIERO e le immagini che mi ha lasciato di questa Algeri cosi intima e allo stesso tempo cosi estranea hanno fatto così che di lui conservassi sempre un buon ricordo.
Poco più tardi (ehm.. molto!!!) è stato vero amore con la sua opera teatrale CALIGOLA , amore è dir poco, questo eroe così vivo nella sua cattiveria e nel rancore che provava verso il mondo ha avuto su di me un impatto scioccante, il dolore può portare alla follia? Splendido
Ora mi sto confrontando con LA PESTE, altro dramma esistenziale dell'uomo che nonostante le condizioni drammatiche vuole continuare ad essere. Ricorda molto da vicino il mio adorato Cecità di José Saramago (consigliatissimo per altro!!)Cosa ne pensate di questo autore? Mi piacerebbe moltissimo leggere LA CADUTA oltre al suo adattamento teatrale de "i demoni" di dostoevskji, per l'appunto I DEMONI.
Vani
