Titolo originale: The Miracle Life of Edgar Mint
Traduzione di: Sergio Claudio Perroni
463 pag., €17 e rotti, pare – Edizioni Bompiani (Narratori Stranieri)
ISBN 88-452-4845-3
Così inizia questo romanzo di Brady Udall, una delle ultime rivelazioni della letteralura statunitense.Se potessi dirvi soltanto una cosa sulla mia vita, opterei per questa: a sette anni un furgone postale mi ha spappolato il cranio. Un evento formativo decisamente cruciale.
Ed in effetti la vita del piccolo Edgar P. Mint è fortemente condizionata da questo evento. Il prima e il dopo incidente si separano, perché il prima si cancella dalla memoria di Edgar e quello che succede dopo è talmente caotico da costituire materiale per un paio di vite e 3 o 4 romanzi!
L'ospedale in cui Edgar viene curato. La scuola per bambini indiani (Edgar è figlio di un bianco e di una Apache). La famiglia mormone che lo accoglie e vuole adottarlo.
Finché tutti i pezzi di questo puzzle apparentemente irrisolvibile si compongono. Ciò che deve essere si compie. E la vita di Edgar diventa "normale", inizia il suo periodo di "apprendimento". Al contrario del solito, infatti, nella sua prima parte di vita Edgar sperimenta le esperienze più astruse ed estreme, per arrivare poi alla fase della calma e dell'apprendimento, tipica dell'infanzia, solo a 14 anni...
La narrazione passa in continuazione dalla prima alla terza persona e per tutta la lettura si ha l'impressione di vedere il mondo, anche fuori dalle pagine del romanzo, con gli occhi di Edgar, con i pensieri filtrati da un cervello un po' rattoppato...
Raccomandatissimo!