E allora vi faccio una piccola recensione di "Petite musique des adieux" (The gingerbread woman) di Jennifer Johnston. Mi dispiace che non sia stato tradotto in italiano, ma visto che nel forum ci sono molti anglofoni e francofoni qualcuno avrà modo di leggerlo.
E' un libro bellissimo. Innanzitutto perché non è una storia d'amore.

Clara e Lar si incrociano per caso sulle alture di Dublino. Sono due esseri feriti, provati, duramente colpiti dall'esistenza. Portano entrambi una ferita che fatica a rimarginarsi (per Clara si tratta anche di una cicatrice fisica, tra l'altro).
Sono completamente diversi, niente li unisce: la politica, la religione, il temperamento.
Eppure si incontrano e l'incontro, pur pieno di tensione e incomprensioni, modifica il corso dei loro destini. Bastano pochi giorni perché niente sia più come prima e ognuno decida di affrontare il proprio passato, il proprio destino, le proprie ferite.
Un racconto a due voci, due dolori, due vite che cercano di risollevarsi e trovare il proprio cammino.
E io amo Clara con tutto il cuore

Daphné de Saint-Saveur, sul Figaro Madame scrive "In accompagnamento ci sono Schubert, Verdi e delle arie di jazz che ritmano la pagina. E, sullo sfondo, una Dublino dorata, tonica, quasi danzante".
Ne faccio un ring, in francese.
