Enzo Striano - Il resto di niente

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irene732001
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Enzo Striano - Il resto di niente

Messaggio da irene732001 »

Enzo Striano
Il resto di niente

Bellissimo romanzo storico/biografia ambientato durante i moti partenopei del 1799; è la storia di Eleonora Pimentel de Fonseca, che fu la fondatrice ed unica redattrice del giornale rivoluzionario “Monitore napoletano”,.
Pur non essendo appassionata di romanzi storici, l’ho trovato avvincente ed emozionate. Eleonora è un personaggio complesso, di una femminilità quasi femminista – a dispetto dell’epoca in cui vive – con tutte le aspirazioni e le passioni, ma anche le difficoltà e i disagi che questo comporta.
Non conoscevo Striano : lo stile è interessante, anche se alle volte non molto scorrevole, ma nelle descrizioni della Napoli del ‘700 si possono quasi avvertire i profumi e gli odori.
So che ne hanno tratto un film, che però non ho visto.[/img]
Lucy: "Oh, guarda! Una grossa farfalla gialla! E' insolito vederne una in questa stagione, a meno che non venga dal Brasile... Dev'essere così!Certe volte lo fanno, sai... Volano sul dal Brasile e..."
Linus: "Non è una farfalla, è una patatina fritta!"
Lucy: "Ma guarda! E' vero! Chissà come ha fatto una patatina ad arrivare fin qui dal Brasile?"
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Miss Piggott
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Messaggio da Miss Piggott »

Io ho desiderato leggerlo per anni.
Ne aveva una copia una delle mie migliori amiche, che l'aveva iniziato e abbandonato una decina di volte. Nemmeno le sue due coinquiline ce l'avevano fatta.
Un giorno mi sono presa coraggio e me lo sono fatta prestare.
Certamente non è un romanzo scorrevole, ma io l'ho trovato molto bello, e il personaggio di Lenor è notevole...
Una eroina per cui non puoi fare altro che parteggiare, che vive la sua femminilità e la sua intelligenza come molte di noi due secoli dopo...
Interessante, ma non per tutti. :wink:
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Rastaman
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Messaggio da Rastaman »

Concordo il romanzo l'ho trovato bellissimo, poetico e struggente. Davvero gli affreschi della città sono resi magistralmente; riguardo alla figura della Fonseca, io penso che sia messa in una prospettiva del tutto femminista oltre che rivoluzionaria.

Ho visto anche il film. Non un capolavoro ma molto interessante, anche per la tecnica usata della cinepresa a spalla con moltissimi primi e "primissimi" piani . Non ho trovato la Maria de Medeiros perfettamente adeguata al ruolo di protagonista. Molto bella, infine, la ricostruzione delle regie galere.
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.

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