Ugo Riccarelli - "Il dolore perfetto"
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Ugo Riccarelli - "Il dolore perfetto"
Vorrei segnalare il libro, vincitore del premio Strega 2004, di Ugo Riccarelli "Il dolore perfetto" (Mondadori). Si tratta di un romanzo ricco di personaggi, poetico, toccante nel quale i temi della libertà, della solitudine, del dolore e della speranza sono trattati magistralmente. Il tutto scritto in modo scorrevole ed appassionante.
Più critici lo hanno accostato a Marquez.
Buone pagine
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L'ho letto quest'estate, e secondo me non era il periodo giusto perché è uno di quei libri da gustarsi in autunno, accoccolati sul divano con un bel plaid sulle ginocchia e una tazza di tè fumante in mano...
E' un bel libro, una bella saga familiare che parte da fine ottocento e arriva fino al secondo dopoguerra, gravitando attorno al Colle, paesino della Toscana. Scritto bene, benissimo, coinvolgente e avvolgente - unico neo la sfiga incredibile che perseguita le famiglie protagoniste, davvero esagerata a volte.
Màrquez? Mah, a parte che di saga familiare si tratta - come per alcuni libri scritti da Gabo - c'entra proprio niente.
Consiglio comunque, non fosse che per lo stile davvero notevole. E per questo "dolore perfetto" che nessuno sa bene cosa sia, ma che prima o poi tutti provano...
E' un bel libro, una bella saga familiare che parte da fine ottocento e arriva fino al secondo dopoguerra, gravitando attorno al Colle, paesino della Toscana. Scritto bene, benissimo, coinvolgente e avvolgente - unico neo la sfiga incredibile che perseguita le famiglie protagoniste, davvero esagerata a volte.
Màrquez? Mah, a parte che di saga familiare si tratta - come per alcuni libri scritti da Gabo - c'entra proprio niente.
Consiglio comunque, non fosse che per lo stile davvero notevole. E per questo "dolore perfetto" che nessuno sa bene cosa sia, ma che prima o poi tutti provano...
"La mia fede è qualsiasi cosa mi faccia sentire bene riguardo all'essere vivo" (Tom Robbins, Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi)
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- lisolachenonce
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Re: Ugo Riccarelli - "Il dolore perfetto"
La sfiga è davvero eccessiva e alla fine rende il libro un po' inverosimile, così come l'eccesso di lirismo nei confronti del luogo.....
Ben confezionato, diciamo...... Da leggere una volta
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Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato (U.Saba)
Piove sui panni stesi / perché niente va mai come dovrebbe...(Kegiz)
Nam concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur.(Sallustio)
...l'erba / lieta, dove non passa l'uomo ((Ungaretti)
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- Lordpolo
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unico neo la sfiga incredibile che perseguita le famiglie protagoniste, davvero esagerata a volte.
La sfiga è davvero eccessiva e alla fine rende il libro un po' inverosimile
ad un certo punto mi ha intristito l'eccessiva, a mio parere, sfiga




Divorato quest'estate sotto l'ombrellone (che poi io al mare vado senza ombrellone, ma rende meglio l'idea

Bello, senza riserve. Ben scritto, periodi ampi, narrazione piana... Concordo con Campalla, uno di quei libri "da caminetto"... Tra l'altro è diventato il libro-strenna del nostro bcday, attendo con ansia la recensione di una corsara semicagliaritana


- lisolachenonce
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infatti, anche nei Malavoglia.........
Infatti anche nei Malavoglia la sfiga è eccessiva, anche se, tutto sommato, a volte lì sono le costrizioni socio-ambientali a peggiorare la sfiga stessa.....
Se proprio vuoi il mio parere spassionato, allora ti dirò che il libro di Riccarelli è sì discretamente scritto, ma con quel tocco di accattivante decisamente messo lì per piacere, e quindi falso, così come è falso il lirismo relativo al paesino della Maremma, non perché la Maremma non sia magnifica e con abitanti piacevolissimi, ma perché descritta in quel libro sembra candy candy...... Da leggere una volta, scorre bene, ma, santa pazienza, non è un capolavoro!!!!!!!!! La chiusa del libro, poi, è assolutamente ridicola!
Con tutto ciò, non sono una fanatica di Verga e, nonostante mi renda conto che descrive ambienti e situazioni certamente reali e quindi da conoscere, non ritengo i Malavoglia una lettura "piacevole". Dovuta, sì, piacevole, no.
Se proprio vuoi il mio parere spassionato, allora ti dirò che il libro di Riccarelli è sì discretamente scritto, ma con quel tocco di accattivante decisamente messo lì per piacere, e quindi falso, così come è falso il lirismo relativo al paesino della Maremma, non perché la Maremma non sia magnifica e con abitanti piacevolissimi, ma perché descritta in quel libro sembra candy candy...... Da leggere una volta, scorre bene, ma, santa pazienza, non è un capolavoro!!!!!!!!! La chiusa del libro, poi, è assolutamente ridicola!
Con tutto ciò, non sono una fanatica di Verga e, nonostante mi renda conto che descrive ambienti e situazioni certamente reali e quindi da conoscere, non ritengo i Malavoglia una lettura "piacevole". Dovuta, sì, piacevole, no.
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- potbook
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Lord...verissimo sui Malavoglia..
ma forse le vicessitudini narrate dal Verga sono pú veritiere, più riportabili al contesto storico, forse proprio perchè ce le facevano studiare a scuola
...nel libro di Riccarelli mi é sembrata lievemente forzata, non toglie nulla al racconto, ma mi ha lasciato un intristimento momentaneo..
ma forse le vicessitudini narrate dal Verga sono pú veritiere, più riportabili al contesto storico, forse proprio perchè ce le facevano studiare a scuola

- campalla
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Eh ok, i Malavoglia erano sfigati, ma qua ci stanno delle cose che sono ai limiti dell'inverosimile!
Spoiler:
[testo modificato in spoiler per non togliere la sorpresa ad eventuali futuri lettori. -gRg-]
Spoiler:
A parte tutto, mi è piaciuto, eh. Però qualcosa per fare la bastiancontraria lo devo pur trovareCampalla ha scritto:E passi la spagnola, e passi la guerra, e passino i morti sparati da Bava Beccaris, e quelli picchiati dai fascisti, ma quello che salta per aria sull'aereo? E quello che muore nella vasca da bagno per non si sa bene che motivo? Insomma, pare quasi che se non schiattano tutti (o quasi tutti) prematuramente Riccarelli non è contento...

[testo modificato in spoiler per non togliere la sorpresa ad eventuali futuri lettori. -gRg-]
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Letto praticamente tutto questa notte (e menomale che al mattino non lavoro
). Leggendo le recensioni direi che siete un po'divisi. Io mi "schiero" decisamente dalla parte di quelli a cui il libro è piaciuto: una lettura davvero bella e commovente. Io più che Marquez c'ho trovato del Calvino (ma non ditemi dove... forse in Sole e nella storia della vasca da bagno, un po' Barone Rampante). Un libro assolutamente da leggere. Per quanto riguarda la sfiga dei personaggi... sì, forse un po' eccessiva, ma d'altra parte, quando un romanzo si intitola "Il dolore perfetto"...

* "Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze." Daniel Pennac
* "And the world will be better for this: that one man, scorned and covered with scars, still strove, with his last ounce of courage, to reach the unreachable star ..."
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- suorgi
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Elegia della sfiga, lirismo eccessivo, troppo simile a questo o a quello, la solita saga famigliare...eccetera
Ma quando uno scrive bene, scrive bene...
io l'ho divorato, uno stile composto e talmente bello da dare i nervi...sì i nervi..

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''A feeling is a moment recollected in tranquillity,, J. Joyce
" Indubbiamente ciascun essere ha, nell'universo dei libri, un'opera che lo trasforma in lettore, posto che il destino favorisca il loro incontro,, A. Nothomb
" Indubbiamente ciascun essere ha, nell'universo dei libri, un'opera che lo trasforma in lettore, posto che il destino favorisca il loro incontro,, A. Nothomb
- ciucchino
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Non mi è dispiaciuto, ma da un libro che ha vinto il Premio Strega mi aspettavo molto di più: i personaggi sono un po’ troppo stereotipati e la sfortuna che colpisce i protagonisti del romanzo è veramente esagerata.
Il finale poi rischia il ridicolo:
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non solo equivoci surreali (dalla lettera di Natalia allo scambio tra Sole e Oreste per sfuggire alla fucilazione), ma la morte dell’ultimo personaggio su un aereo la si poteva proprio evitare.
- mimonni
- Olandese Volante
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Re: Ugo Riccarelli - "Il dolore perfetto"
Anch'io sono del parere che sia un libro un po' ruffiano per quanto riguarda lo stile narrativo. parte bene ( la prima pagina devo averla riletta tre volte da tanto mi è piaciuta) ma poi diventa urtante nel suo essere una snocciolata di tragedie anche inverosimili. Vado a fare qualche rito scaramantico, non si sa mai... 
