'Un matrimonio da dilettanti' di Anne Tyler

[liberliber]

Finalmente mi ricordo di recensire questo bellissimo libro
© 2004 'The Amateur Marriage' | 2004 ed. Guanda | euro 15,00 | ISBN 88-8246-707-4 | pp. 306
(uscito anche in economica TEA a 8 euro).

Recensione su Café letterario

Davvero Anne Tyler non delude mai. Anche se il mio preferito rimane 'Le storie degli altri', questo resta sui consueti livelli eccezionali di quest'autrice, che riesce a rendere in maniera incredibile la quotidianità dei personaggi e delle situazioni senza scadere mai nel banale (pure quando i personaggi e le situazioni invece lo sono). Bello anche il cambiamento di punto di vista narrativo (molto sottile, dato che rimane in terza persona ma passa da lui a lei e viceversa). Era tanto che non mi commuovevo alla fine di un libro.

[Xenia]

Davvero Anne Tyler non delude mai. Anche se il mio preferito rimane 'Le storie degli altri'

sigh... e pensare che tutta entusiasta per i commenti di zia liber ho comprato "le storie degli altri" e ne sono rimasta purtroppo parecchio delusa... tranne qualche spunto piacevole a me la storia non ha convinto, i personaggi migliori sono le vecchiette
magari se lo ritrovo su BC riprovo con "un matrimonio da dilettanti"

[liberliber]

il l'ho letto con un libro BC preso in un'occasione speciale
qualcunque altra cosa della Tyler tu voglia, ce l'ho

[afrodita]

Ache io ho letto tutto della Tyler e i miei preferiti in assoluto sono nell'ordine:
-Per puro caso
-Le storie degli altri
-Turista per caso

[luna78]

So che qualcuno mi odierà... ma questa è la mia recensione del libro su anobii:

Mi spiace dirlo, ma è il più deludente romanzo che abbia letto di questa autrice.
Non ho sopportato il protagonista fin dalle prime pagine e la situazione non è migliorata con il tempo.
Era irritante, fastidioso, amorfo, una di quelle persone che si lamentano della propria vita ma tendono a non fare nulla per cambiarla fino a che non è proprio inevitabile, salvo poi dare la colpa di ciò che è accaduto a chiunque tranne che a sè stesse.
Non faceva che recriminare il comportamento della moglie, ma la verità è che lui sorvolava sulla loro vita familiare con fare infastidito e quasi come se ci fosse finito in mezzo per sbaglio.
Non collaborava, non contribuiva, era una figura capace solo di pagare i conti e fare sfuriate estemporanee e sconclusionate.

Anche la moglie non mi piaceva particolarmente con quel carattere petulante e stizzoso, ma quanto meno si dimostrava più coerente con sè stessa o quanto meno più presente in famiglia, seppur in modo invadente ed ossessivo.

Inoltre troppi salti temporali, troppe questioni prese in esame in modo superficiale o buttate lì come dati di fatto, senza antefatti o spiegazioni.
Con l'eccezione dei due protagonisti tutti gli altri personaggi restano in superficie e non viene detto nulla che ti porti ad amarli o detestarli. Che ci fossero o meno era quasi irrilevante.

Peccato, perchè il modo di scrivere mi piace molto e ho apprezzato altri suoi romanzi. Spero andrà meglio con il prossimo.

[liberliber]

ti perdono

solo perché hai fatto le magliette però