Ad essere sincera, non dovrei farlo neanche adesso: dovrei attendere che anche il mio socio lo abbia letto e poi buttare giu’ qualcosa a quattro mani.
Ma stasera sono venuta presa cosi’.
Ho terminato “Il regno degli animali”, il libro capitatomi in sorte al meet up di Bologna, e mi fa piacere raccontare le impressioni che ne ho ricavato.
Si tratta di un libro di favole africane, redatte da un giovane senegalese di nome Mbacke Gadji (sarei curiosa di sapere come si pronuncia).
Premetto che a me le favole sono sempre piaciute un sacco, fin da quando ero piccola, con una predilezione per le favole tradizionali. A mio parere le favole si prestano a tante chiavi di lettura: puoi affrontarle con la fantasia a briglia sciolta, lasciandoti solo trasportare… ma anche cercarvi qualcosa della terra che le ha partorite. Arrivando a complicatissime riflessioni antropologiche che, purtroppo, non sono alla mia portata.
Ma sto divagando.
Le fiabe africane raccolte in “Il regno degli animali” mi sono piaciute molto. Sono tenere ma niente affatto ingenue. Il legame con la natura e’ fortissimo… e ti aiuta a comprendere quanto, per quel popolo, sia importante il rapporto con la terra, il bestiame, gli animali che popolano la savana e, di conseguenza, la quotidianita’.
Rispetto alle nostre favole europee mi sono apparse meno “truculente”. La violenza non e’ fine a se stessa… ma conseguenza naturale della lotta per la sopravvivenza. Tanto per fare un esempio… non ho trovato un orco che sgozza le figlie credendole pollicino e i fratellini addormentati! Piuttosto lepri astute che gabbano iene voraci, o cerve punite per la loro alterigia.
Ma anche le favole che parlano di uomini sono molto belle, con significati anche profondi. Per esempio “Un amore particolare”, che racconta il tabu’ dell’incesto… o “Bu-bu ngari il vitello spirito” che parla dell’amicizia.
Una lettura veramente piacevole. Lo passero’ a JamesBond e poi penso che lo “offrirò” ai bookcrosser conterranei. Sono sicura che a qualcuno di loro fara’ piacere metterci gli occhi sopra.
Bond
