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Era tanto che non leggevo qualcosa di Roth, ma come sempre già dalle prime pagine il suo modo di scrivere, di raccontare, il suo modo di farti entrare nelle pieghe del suo "ragionare e pensare" mi affascina come non mai, facendomi, spesso, dimenticare anche il nodo della storia.
Sono solo all'inizio, vedremo come proseguirà questo sua riflessione sulla sessualità di un uomo sessantenne sul desiderio di questo per una giovane splendida ventiquattrenne non che sua allieva.
L'animale Morente e Il Lamento di Portnoy sono secondo me il meglio di Roth. Che quando non si scrive addosso (vd. Ho sposato un comunista e La macchia umana) è un genio.
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Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò. Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB) Tom Cruise dice le bugie (DP)
Finito pochi giorni fa (grazie a circetta! )...che dire affascinante!
E' il primo libro di Roth che leggo, e ha uno modo di scrivere davvero avvincente che ti lega al libro, affilato e tagliente come un bisturi, non gira intorno alle cose, le centra in maniera decisa!
E poi che bello trovare un finale tutt'altro che scontato...
Io scelgo Portnoy e Pastorale americana. Ma anche Shylock. L'animale morente mi è piacicchiato ma è un po' troppo verboso (ah ah ah. E da quando Roth è sintetico? Da mai. Però quando è troppo è troppo).
laura_s ha scritto:E da quando Roth è sintetico? Da mai. Però quando è troppo è troppo
dicevi a me laura?
No, forse mi sono spiegato male, non dicevo sintetico ma diretto...se una cosa te la deve dire lo fa senza girarci intorno,poi magari ci si sofferma un po' su quella cosa, ma questo magari me lo puoi dire meglio tu, ripeto è il suo primo libro che leggo!
Magari prossimamente cerco quelli che hai citato tu!
No, dicevo a me!!! ;) mi stavo rispondendo da sola quando ponevo la questione sulla "sinteticità" di Roth. Comunque, con Portnoy ci si diverte alla grande. Con Pastorale ho pianto per tutto il tempo. Esperienze interessanti, entrambe!
L'animale morente è stato il mio primo libro di Roth, e mi è piaciuto moltissimo. Talvolta prolisso, ma mai banale. Trovo inoltre assolutamente apprezzabile la capacità di Roth di comprendere il complesso universo femminile (vale per tutti l'affermazione che fa Roth sulla scelta della biancheria intima...)
Ma non ho elementi per fare paragoni, per cui non sono un valido campione statistico. La persona che mi ha consigliato di leggerlo ora mi raccomanda pastorale americana. Che faccio, accetto il consiglio?
eppoi prometto che, non appena arrivato a due libri letti, torno a postare qui con maggior spirito critico...
La violenza è l'ultimo rifugio degli imbecilli - Hari Seldon
E' l'unico libro che ho letto di Roth e temo che sia stato sufficiente per rendermi antipatico questo scrittore. Forse ho preso troppo in antipatia il personaggio del libro. Comunque, rimanendo su un genere e su uno stile simile al suo, preferisco di gran lunga Xavier Marias (in particolare Domani nella battaglia pensa a me e Un cuore così bianco) e il Saramago de L'uomo duplicato.
A vacanza conclusa dal treno vedere
chi ancora sulla spiaggia gioca si bagna
la loro vacanza non è ancora finita:
sarà così sarà così lasciare la vita?
Secondo il mio parere personale, vada per Saramago, ma Marias non ha la verve cazzona del buon Philip. IMVHO, ovviamente.
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Intrù ha scritto:L'animale morente è stato il mio primo libro di Roth, e mi è piaciuto moltissimo.
Esattamente lo stesso per me, e devo dire che questo primo romanzo mi ha spinto a leggerne altri. Però questo ha per me un fascino tutto particolare, soprattutto per la figura di Consuela che è assolutamente convincente.