Nel primo pomeriggio assolato di questa primavera me la sono proprio goduta questa originale ed acuta disamina dei rapporti uomo-donna, ironica quel tanto che basta a suscitare qualche sorriso che preannuncia riflessioni più serie, volutamente costruita in una ambientazione che gioca sugli anacronismi per risultare più brillante ma senza strafare, a tratti anche toccante e commovente (l’epitaffio che Adamo dedica alla compagna e la preghiera di Eva, che sia augura di morire per prima, mi hanno colpita molto).
L’ingenuità dei protagonisti, il loro interrogarsi sul mondo che li circonda e su se stessi, l’impegno che mettono nel cercare spiegazioni agli eventi di cui sono spettatori, avrebbero potuto finire per risultare pesanti, per essere percepiti come artificiosi, se non ci fosse stato, tra le righe, uno sguardo indulgente, scanzonato e scevro da qualsiasi intento critico sulle debolezze umane, sulle tematiche morali così sfuggenti: il risultato è davvero un piacevole divertissement, che porta con sé anche un’idea che mi ha accompagnato durante tutta la lettura…………vuoi vedere che se andassi a rileggere ora Tom Sawyer e Huckleberry Finn potrei riconsiderare il ricordo che mi hanno lasciato quando, allora ragazzina, li trovai “semplicemente” romanzi di avventura ?!
E............per tornare al quesito di partenza (se sia adatto come regalo per un neo-moroso) direi che secondo me porta con sè un messaggio piuttosto impegnativo, ma ........... mi avrebbe fatto tanto piacere che fosse stato regalato a me per una occasione simile !
