Le particelle elementari - Michel Houellebecq

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ciucchino
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Le particelle elementari - Michel Houellebecq

Messaggio da ciucchino »

Le particelle elementari sono i costituenti più semplici della materia ed è in esse che Michel, un gelido biologo vicino al Nobel, cerca il significato della vita. Il suo sogno è clonare gli esseri umani per assicurare loro un asettico futuro di immortalità e perfezione. Bruno, il fratellastro, non potrebbe avere un destino più diverso: insegnante di lettere, razzista, ossessionato dal sesso, frequentatore assiduo di club scambisti e camping naturisti.
I due fratelli, così diversi, hanno in comune una madre hippy che ha abbandonato entrambi alle loro nonne per fuggire in California; i padri come figure inesistenti (il padre di Michel morto misteriosamente e quello di Bruno troppo occupato ad arricchirsi); una infanzia difficile (e terribile per Bruno nel college in cui viene rinchiuso dove deve sopportare ogni angheria dai più grandi); una naturale propensione per la solitudine e l’infelicità (Michel è così algido e refrattario da ogni emozione da non voler vedere e comprendere l’amore della sua amica di infanzia).
Un libro molto particolare dove lo scrittore non indietreggia nelle descrizioni delle perversioni e delle sofferenze e che è una dura critica contro il movimento degli anni 50-60: un momento dove i giovani pensavano di poter esprimere al meglio i propri ideali, la liberazione sessuale come conquista e diritto, sentimenti di amore e pace che confluiranno nella “New Age”. Lo scrittore però demolisce tutte queste illusioni (addirittura un protagonista arriva ad affermare che i serial killer degli anni’80 sono i figli, non solo biologici ma inevitabili, della cultura degli anni 50-60). Questa madre così spregiudicata e libera è in realtà una donna egoista che abbandona i figli senza alcun rimorso, il fondatore di una comunità hippy in California si rivela essere un semplice pervertito il cui figlio arriva a girare snuff movie, la morte della madre a Saorge circondata da pochi personaggi oramai “passati di moda” e con accanto due figli: Bruno la odia e Michel la incontra per la prima volta!
Il romanzo è duro e mette a nudo illusioni, utopie e fallimenti della nostra società. Anche quando i due fratelli sembrano aver finalmente incontrato una donna da amare il destino si accanisce.
E’ sicuramente un’interpretazione molto acida e sarcastica delle ideologie del dopoguerra.

“I critici hanno troppo interpretato il mio libro, quasi fossero drogati in crisi d’astinenza. Tutto è legato alla scomparsa di un’ideologia convincente, e la gente pretende messaggi sul comportamento da seguire a breve termine. E di messaggi, ceri lettori, non ce ne sono. Io racconto solo una vicenda. Semmai descrivo problemi senza l’ombra di una soluzione.”
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)

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massiprof
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Messaggio da massiprof »

Questo è il romanzo che mi ha fatto "scoprire" Houellebecq. Mi ha lasciato un'impressione controversa, perché francamente, forse per la mia scarsa cultura scientifica, certe pagine mi sono parse pesanti da leggere e da comprendere, mentre altre parti narrative scorrevano sicuramente in maniera più veloce.

Di Houellebecq mi colpisce il modo di parlare dell'argomento sesso: pur utilizzando un linguaggio decisamente esplicito, la sua prosa riesce a rendere piacevole anche le pagine più pornografiche.

Mi ha colpito moltissimo la totale sfiducia nel genere umano, accentuata da un finale che è un vero pugno nello stomaco e che, in fondo, poco si discosta dalle tematiche affrontate in "La possibilità di un'isola" (che peraltro ho gradito maggiormente come struttura narrativa).
A partire da una certa età, la vita diventa amministrativa - soprattutto (Houellebecq)

Una casa senza libri è come una pornostar senza vagina (Pinketts)
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hipopo
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Messaggio da hipopo »

OT on
Ma prof ! Ma ciao !
OT off
Onestamente io questo romanzo non l'ho proprio capito e ancora meno ho capito alcune delle recensioni entusiastiche che ne ho letto in giro. Mi ha lasciato con un grande "boh"... :think:
* "Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze." Daniel Pennac
* "And the world will be better for this: that one man, scorned and covered with scars, still strove, with his last ounce of courage, to reach the unreachable star ..."
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simo
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Messaggio da simo »

Io ho provato a leggerlo diverse volte, ma non sono mai riuscita ad andare oltre pagina 20. L'atmosfera l'ho trovata molto cupa. Non è un libro per me!!
"Un libro deve essere un'ascia per rompere il mare di ghiaccio che e' dentro
di noi." Franz Kafka
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irene732001
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Messaggio da irene732001 »

Appena terminato, con grandissima fatica.
Non mi è piaciuto affatto; le noiose e saccenti divagazioni scientifiche (oè Michel, ma che ti credi, di essere l'unico al mondo con una laurea scientifica?!) sono tutto sommato la parte che ho trovato meno ostica... il resto del libro mi è sembrato piuttosto spocchioso.
Lucy: "Oh, guarda! Una grossa farfalla gialla! E' insolito vederne una in questa stagione, a meno che non venga dal Brasile... Dev'essere così!Certe volte lo fanno, sai... Volano sul dal Brasile e..."
Linus: "Non è una farfalla, è una patatina fritta!"
Lucy: "Ma guarda! E' vero! Chissà come ha fatto una patatina ad arrivare fin qui dal Brasile?"
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Dolce
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Messaggio da Dolce »

L'ho visto alla Feltrinelli in versione economica e sono stata tentata di prenderlo, ma, dopo aver letto le vostre recensioni... scappoooooo!!!(via dal libro, naturalmente!)
Grazie, corsari! :yes!:
"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza." (Dante, Inferno XXVI)
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Mickey81
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Messaggio da Mickey81 »

l'ho preso in economica ma visto quello che avete scritto non sono molto invogliata a leggerlo!
ma a qualcuno è piaciuto sto libro? :think:
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laura_s
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Messaggio da laura_s »

Io di H. ho letto il dominio della lotta o come si intitola e mi ha fatto venire il mal di pancia. Mi ricordo vagamente di una persona nichilista che fa cose nichiliste fra cui sesso nichilista e alla fine annichila il lettore, a cui viene voglia di dire al personaggio: ma perché non ti sei sparato quando ancora non eri nichilista, così ti risparmiavi il nichilismo della vita?

Ho come il sospetto che l'autore volesse imitare Sartre. Tentativo malriuscito.

l
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mimonni
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Messaggio da mimonni »

l'ho appena finito. a me è piaciuto.
leggere houellebcq e dire mi è piaciuto non vuol dire che sia stata una passeggiata leggerlo. i suoi paralleli tra società e biologia molecolare mi sono parsi interessanti al di là della comprensione pratica che ne ho potuto trarre.
dagli scritti di h. ( avevo già letto sospensione del dominio...che peraltro mi aveva messo psicologicamente in crisi ) non si può aspettarsi niente di piacevole ed affrontarne la lettura richiede di doversela sentire di intraprenderla. sono d'accordo sulle basi sartriane da cui si parte, ma secondo me qui si va un passo oltre.
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magenta82
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Messaggio da magenta82 »

Io lo amo, è tra i miei libri preferiti in assoluto. Altamente sconsigliato se siete depressi/e e se vi infastidiscono opinioni scorrette nei confronti di donne e minoranze etniche. Dato che c'è l'edizione economicissima potete provarci, ma non mi assumo responsabilità :D

Forse il mio preferito è "Estensione del dominio della lotta" e cito (così magari vi fate un'idea):

"Nella nostra società il sesso rappresenta un secondo sistema di differenziazione, del tutto indipendente dal denaro; e si comporta come un sistema di differenziazione altrettanto spietato, se non di più. (...) In un sistema economico dove il licenziamento sia proibito, tutti riescono più o meno a trovare un posto. In un sistema dove l'adulterio sia proibito, tutti riescono più o meno a trovare il proprio compagno di talamo. In una situazione economica perfettamente liberale, c'è chi accumula fortune considerevoli; altri marciscono nella disoccupazione e nella miseria. In una situazione sessuale perfettamente liberale, c'è chi ha una vita erotica varia ed eccitante; altri sono ridotti alla masturbazione e alla solitudine".

Non è Camus, non è Celine, non è Sartre, è fuor di dubbio. Ma se paragonato alla miseria di tanta letteratura "giovane" contemporanea, è su un altro livello proprio (my two cents).
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La vita normale non mi interessa. Cerco solo i momenti più intensi. Sono alla ricerca del meraviglioso (Anais Nin)

per contattarmi usate mp dal forum, da bc.com o l'email magentabc/at/gmail.com.
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