Storia di un esodo - Istria 1945 - 1956 (650 pag.)
di Cristiana Colummi, Liliana Ferrari, Gianna Nassisi e Germano Trani
a cura dell'Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli-Venezia Giulia
Trieste 1980
Tratta di:
.guerra e occupazione nazista e resistenza nella Friuli-Venezia Giulia
.i fatti di Fiume tra il 1945 e 1947
.i fatti dell'Istria tra il 1945 e 1947
.l'esodo da Pola
.i fatti di Trieste tra il 1945 e 1947 con la questione istriana nella stampa
.le organizzazioni dei profughi
.la zona B dalla rattifica del trattato di pace alla rottura del Cominform
.le elezioni nella zona B del 1950
.dalle elezioni alla nota angoamericana dell'8 ottobre 1953
.gli esuli a Trieste tra il 1947 e 1953
.il primo grande esodo
.il problema dell'inserimento degli esuli
.i problemi della quantificazione del fenomeno dell'esodo
.i provvedimenti legislativi a favore degli esuli
Esodo 50 anni dopo di Ranieri Ponis
a cura dell'Associazione delle Comunità Istriane
Trieste 1995 (non per la vendita)
E' la pubblicazione del discorso di Ponis (giornalista capodistriano) durante la manifestazione rievoctiva dei cinquant'anni dal primo segmento dell'esodo (corredato da foto dell'esodo)
Buie nei ricordi
a cura del Circolo Buiese "Donato Ragosa" Trieste
In questo c'è solo un capitolo "ricordi di un profugo".
Per il resto è una visione nostalgica dell'ambiente buiese che fu. Con tanto di sonetti dedicati a Buie, le varie contrade e campagne, detti popolari e proverbi, soprannomi e famiglie residenti a Buie.
Buie d'Istria è la città della mia famiglia.
L'esodo di Arrigo Petacco
Le foibe? <<Varietà di doline frequenti in Istria>>, spiega una delle nostre più diffuse enciclopedie. E non aggiunge altro. Del fatto che esse siano diventate le tombe di migliaia di italiani vittime della <<pulizia etnica>> slava non si parla neppure sui libri di scuola. Eppure è storia di ieri, una storia contemporanea ad altre tragedie e ad altri massacri di cui giustamente si ricorda ogni dettaglio, si onorano le vittime e si condannano i carnefici. Su quanto è accaduto tra il 1943 e il 1947 in quelle regioni un tempo italiane, grava invece da mezzo secolo un assordante silenzio. Questo capitolo della nostra storia, che si vorrebbe cancellare dalla memoria collettiva, riemerge finalmente, con le sue luci e le sue ombre, nel libro che Arrigo Petacco ha scritto al termine di una lunga ricerca archivistica. Una ricostruzione lontana da ogni interpretazione ideologica, ma minuziosa e puntuale nel documentare l’atroce verità di un genocidio.
Terra rossa di Marino Varini (pseudonimo di Marino Mengaziol)
Aldo Martello Editore 1953
Chi è marino mengaziol? Semplicemente una persona che ha voluto condividere la storia della sua famiglia e dell’esodo dall’istria. 460 pagine di italianità dell’istria.
Il libro non si conosce molto, come non si conosce molto l’autore che non ha più pubblicato nulla non perchè abbia smesso di scrivere bensì perchè, guarda caso, nessun editore ne volle più saper qualcosa.
Il libro stesso “terra rossa”, edito nel 1953 (in sole 3000 copie) non ha più avuto ristampe ed è diventato raro trovarlo in giro (la mia infatti è una rara copia del ‘53 pagata non poco). L’autore, tra le cose, è stato minacciato di morte da fazioni comuniste e jugoslave.
Anche se l’autore è stato tacciato di manicheismo io consiglio la lettura di “terra rossa” ai triestini per primi e a chiunque voglia sapere com’è stata la storia degli italiani d’istria dal 1870 all’esodo; oltretutto, ai giorni nostri, il giudizio di manicheismo è stato rivisitato con un edificante “storicamente veritiero”.
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Ciao Silvia. A proposito di Terra Rossa, ho trovato questa recensione di Maurizio Bekar. Per chi fosse interessato mi pare di capire che il libro sia stato ripubblicato tra il 93' e il 94'.
"Un libro deve essere un'ascia per rompere il mare di ghiaccio che e' dentro
di noi." Franz Kafka
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