Achille Campanile e la fenomenologia del sorriso

[ilmagodilussino]

sono un passatista; credo che in un modo o nell'altro tutto sia già stato detto e scritto e l'arte sia la quintessenza del riutilizzo degli avanzi di cucina.
il mondo, poi, mi è sopportabile solo se filtrato attraverso l'occhio dell' ironia, anche nella più cupa ecatombe.
l'uomo che (sor)ride non muore mai.

non posso fare a meno di achille campanile; mi chiedo, ogni volta che lo metto sulla mia strada, se molto del mio carattere "leggero" non derivi dai pensieri aerei e pesantissimi di quest'uomo.

achille campanile, tragedie in due battute, rizzoli, 2000, ISBN 8817680613 (nuova ed.)

IL COMPETENTE

Personaggi:

UN TALE

UNA SIGNORA

NESSUN ALTRO

In un luogo qualsiasi. Quando vi pare. Come vi pare. All'alzarsi del sipario sono in iscena IL TALE e LA SIGNORA e conversano del più e del meno.

Figure scialbe nello sfondo.

NESSUN ALTRO è sulla scena.

LA SIGNORA

Lei s'intende di bambini?

IL TALE

Diamine, so farli!

(Sipario)

anche l'estremo limite dell'uomo (la morte, cos'altro?!) guadagna grazie all'"inventore del cavallo" un'infinitesima particella di sorriso.
non è sdrammatizzazione del tragico, è di più: e smascheramento della tragedia; che così si rivela per quello che è: commedia tragica.

il povero piero, achille campanile, rizzoli, 1999, ISBN 8817680516 (nuova ed.)

Soltanto il morto sembra aver capito la situazione ed essersi messa l'anima in pace. Finché c’è vita c’è speranza. Finché c’era un filo di speranza, anch'egli s’è agitato, ha fatto gesti incomposti e detto parole insensate. Ma ora non più. Ora è l'unico che sappia far la propria parte. Guardatelo. E’ morto da poche ore e già pare praticissimo di queste cose. Tra i fiori e le candele, steso sul letto, vestito del suo abito migliore, ha già assunto quell'aspetto impenetrabile, quel pallore, quell'immobilità, quella freddezza caratteristiche. Insomma, ha già quello che i francesi chiamano le physique du rôle. Tutti i vivi s’agitano come pulcini nella stoppa, rivelando un’impreparazione deplorevole. Nel morto, nessuna sorpresa. Si direbbe che in vita sua non abbia mai fatto altro che morire. Guardatelo, come è steso sul letto. Non dà retta a nessuno, non fa commenti.
“Ma come? Se poche ore fa pareva non volesse mai staccarsi dalle persone e dalle cose che lo circondavano? Possibile che si sia già rassegnato?”
“Che vuoi che le dica? Non s’occupa più di nessuno, nemmeno di se stesso. Lo vestano, lo svestano, lo chiudano in una cassa, se ne disinteressa completamente.”
“Se vogliono lasciarlo lì, ci resta”.
“Vogliono pregare? Preghino”.
“ Piangere? Piangano”.
“Sta lì, fermo, e lascia fare tutto”.
“Tranquillissimo”.
“Come si trattasse d'un altro, avete notato?”
“Ma dove avrà imparato a fare così bene il morto?”
“Non arrivo a capirlo. E non è questione di cultura, d'età o d'altro. I poveri lo sanno fare come i ricchi. I sapienti come gl'ignoranti. Giovani e vecchi, fin dal primo momento dopo che son morti, se ne stanno col medesimo assenteismo.
“Guardatelo, com'è disinvolto, e imparate. C'è niente da ridire?”
Viene il medico del municipio, tocca, esamina, lo trova perfettamente a posto. Dice: “Fategli un clisterino”.
E se ne va, approvando pienamente.
Viene il prete, benedice il defunto, che lascia fare.
E se ne va.
Vengono gli amici e hanno la sorpresa di trovarlo già perfettamente ambientato sul letto di morte. Non ha messo molto a prendere il nuovo aspetto. I sopravvenienti balbettano smarriti:
“Ma come? Ma quando?”.
Lui non ci pensa nemmeno. Non ha perso un minuto. Ha preceduto tutti nel farsi, come si suoi dire, mente locale. E’ già pronto per l'eternità. Bravo!

[rosarossa]

"ilmagodilussino" ...ti voglio bene!!!

Per favore...va sul thread dei testi teatrali e...dicci qualche cosa.

Campanile è mooolto teatrale, anche quando non lo è.
"La quercia del tasso" recitata (benissimo) da un mio amico, è uno dei miei pezzi preferiti...


rr

[mafarka]

Non mi faccio mai prendere la mano da esagerazioni di sorta ma da sempre considero Achille Campanile uno dei più grandi autori del nostro 900. Con il tempo, anche prima delle benedette ristampe recenti, mi sono procurato l' opera omnia dello scrittore. E' l'unico che rileggo perchè sempre nuovo e fresco, attuale, intramontabile. Esiste anche un discreto sito su di lui. Chi desidera maggiori informazioni su questo autore mis-conosciuto non ha che da chiedermi.
Byeee

[liberliber]

metti il link al sito!

[ilmagodilussino]

rapido come il solito gatto di ghisa.....

http://www.campanile.it/

imperdibile piera degli esposti che legge l'incedio a palazzo folena!

http://www.campanile.it/audio/inc_pafo.rm

[Tallmaris]

Campanile iniziò come giornalista, ovviamente. Una volta gli si disse di scrivere un articolo di cronaca nera su una povera vecchina che ogni giorno andava al cimitero a visitare la tomba del marito, finché lì stesso non è morta... Campanile titolò il pezzo "Tanto va la gatta al lardo...".

Il direttore si disse che quel ragazzo o era un pazzo o era un genio, e secondo me vale la seconda.

Ancora dalle "tragedie in due battute" ecco la mia preferita:

Ad un tavolo, LA VITA, IL TEMPO, LA GIOVINEZZA, L'AMORE giocano a carte:

LA VITA: "passo"
IL TEMPO: "passo"
LA GIOVINEZZA: "passo"
L'AMORE: "passo"

Gettano le carte e se ne vanno.
Sipario.

[ilmagodilussino]

Annunciazio'! Annunciazio'!

disponibile sul sito ufficiale (bello bello) dedicato al grande ed indimenticabile "inventore del cavallo" il form per la richiesta del testo (mai pubblicato!) de "l'acqua minerale", imperdibile: clicca qui

[Lordpolo]

Campanile è uno dei 3 autori "brillanti" insieme a Wodehouse e Guareschi che ho ricevuto in eredità spirituale da mio nonno, che si chiamava come me (non lordpolo eh ) e che non ho mai conosciuto... Pensavo che fosse un autore passato, invece ho scoperto che ha un sacco di fans di tutte le età, che bello Appena ho qualche soldino mi prendo l'opera omnia dei Meridiani, anche se la carta è un po' troppo velina per i miei gusti...
La mia tragedia in due battute preferita?

L'IPPOPOTAMO E IL PENSATORE
Personaggi:
IL PENSATORE
LA FEMMINA DELL'IPPOPOTAMO

La scena si svolge in un luogo dove possano incontrarsi un pensatore e la femmina dell'ippopotamo; che ne so io, in un salone d'albergo, alle foci del Nilo o in simili posti. All'alzarsi del sipario IL PENSATORE pensa ad alta voce.

IL PENSATORE

pensando: L'ippopotamo è un animale completamente inutile nel creato

LA FEMMINA DELL'IPPOPOTAMO
Lo dice lei!

(sipario)

CIAO A TUTTI!