James Ellroy - L'angelo del silenzio

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Misunderstood
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James Ellroy - L'angelo del silenzio

Messaggio da Misunderstood »

Oscar Mondadori
8 €

Di Ellroy avevo letto poco (solo L.A. Confidential) e questo libro sonnecchiava triste dietro una pila alta come un pivot NBA, in attesa di farsi notare da me (in copertina una donna seminuda non era sufficiente ad attirarmi). E Sabato scorso ho deciso di svegliarlo, quasi resuscitarlo. Seppure il tema portante sia la storia di un serial killer (anzi, due), il libro è molto vivo. A metà strada tra il noir e lo psicothriller. Quasi sempre sono uso leggere prima di dormire e solitamente nella mezz'ora che precede quei momenti già raccolgo mentalmente le tracce della lettura del giorno prima e ne pregusto il riavvio: in questo caso, durante le prime due sere, non mi ero fatto invischiare da questa frenesia e quasi mi sorprendevo di me stesso nel riprendere in mano questo libro. Insomma, bello sì, ma non coinvolgente come avevo sperato. Superata la prima metà la storia mi è entrata nel sangue (e di sangue ce n'è parecchio tra le pagine) e sono ricominciati i 'flash pre-comodino'. In sostanza, le sorprese non finiscono mai.
Tutto in prima persona (sia del protagonista che del poliziotto alla sua caccia), riesce ad indagare sia sui meandri psicologici di un killer che su quelli del suo antagonista. Ovviamente, essendo Ellroy un vecchio mascalzone (vita grama la sua, almeno prima di diventare uno scrittore di successo), sa di cosa scrive. In sostanza, per catturare un bravo ladro, ci vuole un ottimo ladro (la metafora non c'entra con la trama del libro, bensì con la capacità di Ellroy nel penetrare nell'oscurità del male).
Finale con sorpresa.
Buono sia per la spiaggia che per una baita solitaria in Alaska (ultima spe: ti ci accendi il caminetto). Mi ha inquietato ma non abbastanza da fermarmi nell'andare in cucina per farmi un panino di mortadella alle tre di notte.

Voto: 7 -

G.
Non tutti i mali vengono per nuocere: alcuni vengono con la precisa intenzione di ammazzarci.
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