A passa di gambero. Guerre calde e populismo mediatico.Umberto Eco.
Bompiani, € 17,50
In questo libro Eco ha raccolto diversi suoi pezzi scritti dal 2001 al 2005 che sono apparsi su giornali, riviste e siti Intenet.
Due sono i fili conduttori: le guerre calde e il populismo mediatico.
La sensazione è che “… la storia, affannata per i balzi fatti nei due millenni precedenti, si riavvoltoli su se stessa…”. A dimostrazione di questo, Eco sottolinea come la situazione geografica corrisponda a quella di inizio Novecento (e ciò rende ancora più drammatico, se possibile, il pensiero dell’inutile sterminio di milioni di morti durante due guerre mondiali!), il superamento della guerra fredda (che paradossalmente aveva comportato per l’Europa decenni di pace) e il riattivarsi di “guerre calde” con toni da santa crociata, il riemergere di fondamentalismi religiosi e del contenzioso post-cavouriano tra Stato e Chiesa, il diffondersi di tecnologie che sembrano riportarci al passato (geniale considerare l’IPOD come di una reinvenzione della radio!), il riaprirsi della polemica antidarwiniana, un aumento dell’antisemitismo (con i “Protocolli”) e del razzismo in genere, il ritorno del “pericolo giallo” etc.
E poi l’analisi precisa e accurata sull’affermazione di Berlusconi: il “populismo mediatico” prevede il superamento della mediazione con il Parlamento per rivolgersi direttamente al popolo grazie ai mezzi di comunicazione di massa sfruttandoli con l’abilità di un “venditore” (loda la sua mercanzia, si contraddice e crea confusione per distogliere l’attenzione su altri aspetti, si proclama continuamente vittima di fraintendimenti o abusi come nella favole di Fedro del lupo con l’agnello, etc ).
Un libro molto interessante e, in particolare, la parte “Alcune riflessioni sulla guerra e sulla pace” (conferenza tenuta a Milano per la Comunità di Sant’Egidio nel luglio 2002) dove in maniera molto chiara si esemplificano le differenze tra la “neoguerra” e le paleoguerre.
A passo di gambero - Umberto Eco
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- @mazzone
- Corsaro Nero
- Messaggi: 1130
- Iscritto il: mer ott 12, 2005 2:02 pm
- Località: Rovereto (TN)
- Contatta:
Ehm lo confesso l'ho comprato lo stesso giorno che è uscito in libreria, ma per vari motivi non sono andata oltra la prima pagina
Però in gnerale mi attira molto. Devo trovare il momento opportuno

Però in gnerale mi attira molto. Devo trovare il momento opportuno
poi Lilli è guarita e la guerra è finita
e i tedeschi se ne sono partiti
ma per molti anni ha sognato gli spari
e non le usciva la voce.
da "L'unica superstite" -Appunti Partigiani MCR

amazzone su BC.com
WOW...ma nessuno che ne fa un ring??





La Beat Generation è un gruppo di bambini all'angolo della strada che parlano della fine del mondo - J. Kerouac -
Viandante, la via non c'è, la via la si fa andando. - A.Machado -



In effetti è un libro interessante, ricco di spunti e scorrevole da leggere.
E' una panoramica sul mondo contemporaneo che però non tralascia riferimenti storici: l'autore dice la sua su molti temi della politica, della società, della comunicazione, del costume, con stile graffiante e incisivo e senza far troppo pesare la sua erudizione.
Consigliabile a chi desidera conoscere il punto di vista di Umberto Eco sul mondo del 2000.
E' una panoramica sul mondo contemporaneo che però non tralascia riferimenti storici: l'autore dice la sua su molti temi della politica, della società, della comunicazione, del costume, con stile graffiante e incisivo e senza far troppo pesare la sua erudizione.
Consigliabile a chi desidera conoscere il punto di vista di Umberto Eco sul mondo del 2000.