Amélie Nothomb- Acido solforico
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Amélie Nothomb- Acido solforico
Venne il momento in cui la sofferenza altrui non li sfamò più: ne pretesero lo spettacolo.
Se l'idea stessa di reality non vi sembra sufficientemente barbara, immaginate di sommare orrore a barbarie e avrete Concentramento, il campo di sterminio in versione televisiva. Televisione verità, naturalmente, dove i partecipanti sono reclutati con rastrellamenti, solerti kapò si impegnano per annullare ogni dignità fisica e morale e la prova della settimana è sopravvivere alla selezione per la camera a gas.
Solo l'adorabile perfidia di Amélie Nothomb poteva assumersi il compito di raccontare l'ultima frontiera della perversione del piccolo schermo e uscirne con un inno alla purezza.
Solo lei poteva cogliervi un'altra occasione per dipingere un amore che divinizza il suo oggetto: quello della detestabile kapò Zedna per la prigioniera CZK 114, eroina che accoglie il proprio ruolo divino impersonando il bene assoluto che non può accettare il compromesso senza tradire la propria natura.
Non manca l'ironia, nel racconto della Nothomb, ma c'è spazio soprattutto per l'atto d'accusa verso il telespettatore, riconosciuto come l'autentico carnefice. Una bella frecciatina arriva anche per i mass media che dietro l'ipocrita alibi di condannare la crudeltà del programma ne cavalcano la popolarità e ne accrescono di continuo l'audience.
L'appuntamento annuale con la scrittrice belga non tradisce le aspettative regalando un racconto convincente su un tema ad alto rischio di retorica. Rischio che Amélie Nothomb affronta e supera con grazia, sorretta ancora una volta da una scrittura asciutta ed evocativa al tempo stesso.
Commento a margine non presente nella mia recensione ufficiale: è bellissimoooooooooo!
Se l'idea stessa di reality non vi sembra sufficientemente barbara, immaginate di sommare orrore a barbarie e avrete Concentramento, il campo di sterminio in versione televisiva. Televisione verità, naturalmente, dove i partecipanti sono reclutati con rastrellamenti, solerti kapò si impegnano per annullare ogni dignità fisica e morale e la prova della settimana è sopravvivere alla selezione per la camera a gas.
Solo l'adorabile perfidia di Amélie Nothomb poteva assumersi il compito di raccontare l'ultima frontiera della perversione del piccolo schermo e uscirne con un inno alla purezza.
Solo lei poteva cogliervi un'altra occasione per dipingere un amore che divinizza il suo oggetto: quello della detestabile kapò Zedna per la prigioniera CZK 114, eroina che accoglie il proprio ruolo divino impersonando il bene assoluto che non può accettare il compromesso senza tradire la propria natura.
Non manca l'ironia, nel racconto della Nothomb, ma c'è spazio soprattutto per l'atto d'accusa verso il telespettatore, riconosciuto come l'autentico carnefice. Una bella frecciatina arriva anche per i mass media che dietro l'ipocrita alibi di condannare la crudeltà del programma ne cavalcano la popolarità e ne accrescono di continuo l'audience.
L'appuntamento annuale con la scrittrice belga non tradisce le aspettative regalando un racconto convincente su un tema ad alto rischio di retorica. Rischio che Amélie Nothomb affronta e supera con grazia, sorretta ancora una volta da una scrittura asciutta ed evocativa al tempo stesso.
Commento a margine non presente nella mia recensione ufficiale: è bellissimoooooooooo!
- Xenia
- Olandese Volante
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grazie
è bello vedere ch ci sono autori/ici che riescono a mantenere alto il livello anche con una produzione abbastanza abbondante... la Nothomb merita sempre si essere presente nella TBR (anche se io sono ancora piuttosto indietro e ho tanti suoi libri precedenti da "recuperare")
è bello vedere ch ci sono autori/ici che riescono a mantenere alto il livello anche con una produzione abbastanza abbondante... la Nothomb merita sempre si essere presente nella TBR (anche se io sono ancora piuttosto indietro e ho tanti suoi libri precedenti da "recuperare")
Accadono cose che sono come domande; passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
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Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
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- aicha
- Corsaro Rosso
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- Località: Istanbul. Stressata pure qua!!
Molto bene! Mi sa che ho scoperto una scrittrice che mi piace assai
Io non avevo mai letto niente della Nothomb fino a un mese fa quando in biblioteca ho preso Antichrista, perché mi ha attratto il titolo, mi è piaciuto molto... Adesso è il turno di questo nuovo, allora
Zazie la prossima volta che ci vediamo mi devi fare una classifica dei più meritevoli di Amélie Nothomb, perché mi voglio sparare un po' di libri suoi
Io non avevo mai letto niente della Nothomb fino a un mese fa quando in biblioteca ho preso Antichrista, perché mi ha attratto il titolo, mi è piaciuto molto... Adesso è il turno di questo nuovo, allora
Zazie la prossima volta che ci vediamo mi devi fare una classifica dei più meritevoli di Amélie Nothomb, perché mi voglio sparare un po' di libri suoi
'Your freedom ends where my nose begins'
- zoe
- Olandese Volante
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Ne ho letti solo tre di questa donna arguta, ma per ora sono anch'io per La metafisica dei tubi!!!!!
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Tutti ricreiamo il mondo come lo vediamo, lo guardiamo. -A.S. Byatt -
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- claudia1964
- Re del Mare
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A me è piaciuto molto anche "biografia della fame"
Nei momenti in cui ti sarà difficile prendere una decisione, pensa al più povero dei poveri, al più debole dei deboli e chiediti se la tua decisione lo renderà un pò più padrone del suo destino (Gandhi)
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- zoe
- Olandese Volante
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Ho appena iniziato a leggerlo grazie al ring di magenta, ne ho lette poche pagine, ma già sa di Amelie. Scrittura scarna, diretta come un pugno nello stomaco.
Come ho sottolineato nel libro una scena mi ha ricordato il "reclutamento" dei giovani uomini e donne nel film di Pasolini, Salo e le 120 giornate di Sodoma.
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- zoe
- Olandese Volante
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Finito! Mi è piaciuto tanto, si si.
Questo libro mi ha dato degli spunti di riflessioni, dei pugni nello stomaco, una lettura diretta e bella tosta sulla società nella quale viviamo...
Avevo un po' paura di una delusione di fronte a questo suo nuovo libro, ma non è stato così, per niente.
Grande Amelié
Questo libro mi ha dato degli spunti di riflessioni, dei pugni nello stomaco, una lettura diretta e bella tosta sulla società nella quale viviamo...
Avevo un po' paura di una delusione di fronte a questo suo nuovo libro, ma non è stato così, per niente.
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- arkimedy
- Spugna
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Solo a me non è piaciuto quasi per nulla? O almeno, dalla mia autrice preferita è stata una mezza delusione...
'Se un libro non vi è piaciuto, abbandonatelo. Se vi è piaciuto, abbandonatelo per farlo leggere a qualcun altro. Se vi è piaciuto così tanto, ricompratelo.'
(Daniel Pennac)
Gli dei hanno dato agli uomini due orecchie e una bocca per poter ascoltare il doppio e parlare la metà.
(Talete)
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