Una storia di amore.
Un percorso dentro se stessi.
Il pensare di una scrittrice.
Forse questi gli ingredienti che danno sapore alle parole, alle "memorie", di Anais Nin, alla passione di questa donna per la scrittura e per Henry Miller.
@ Henry e june, Anais Nin
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Ultima modifica di zoe il lun lug 24, 2006 1:24 pm, modificato 1 volta in totale.


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Tutti ricreiamo il mondo come lo vediamo, lo guardiamo. -A.S. Byatt -
Quando penso a tutti i libri che mi resta da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. - Jules Renard -
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Si, ricordo anch'io di aver avuto dei punti dove non procedeva, non riuscivo ad adandare avanti, ma io ho un rapporto strano con la Nin... devo ancora capirlo 



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Quando penso a tutti i libri che mi resta da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. - Jules Renard -
Niente da dire sullo stile o la scrittura della Nin, ma il libro proprio non l'ho digerito.
Mi sono costretta a finirlo, e, ad ogni pagina, ero sempre più irritata dagli atteggiamenti e dai pensieri di Anais Nin: questo riuscire sempre a giustificarsi, a trovarsi scuse. Tutto è lecito per lei, in nome della letteratura e dello scrivere. L'imperativo è "fare esperienza", calpestando lungo la strada tutti coloro che le stanno intorno. Primo fra tutti il marito, poi il cugino e via di questo passo fino agli stessi Henry e June, dei quali, inizialmente, invece, sembrava quasi in balia, come una vittima.
Un libro, così come la sua autrice e protagonista che, nel bene e nel male, non lascia indifferenti.
Da leggere.
Mi sono costretta a finirlo, e, ad ogni pagina, ero sempre più irritata dagli atteggiamenti e dai pensieri di Anais Nin: questo riuscire sempre a giustificarsi, a trovarsi scuse. Tutto è lecito per lei, in nome della letteratura e dello scrivere. L'imperativo è "fare esperienza", calpestando lungo la strada tutti coloro che le stanno intorno. Primo fra tutti il marito, poi il cugino e via di questo passo fino agli stessi Henry e June, dei quali, inizialmente, invece, sembrava quasi in balia, come una vittima.
Un libro, così come la sua autrice e protagonista che, nel bene e nel male, non lascia indifferenti.
Da leggere.
* "Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze." Daniel Pennac
* "And the world will be better for this: that one man, scorned and covered with scars, still strove, with his last ounce of courage, to reach the unreachable star ..."
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Sorprendente leggere Nin con un tono di giudizio etico che lo stesso abbé Mounier, prete preconciliare, conversore di Huysmans e grandissimo frequentatore dei meglio salotti parigini fin de siècle mai avrebbe usato. Lo scrittore ha tutti i diritti, salvo quello di contravvenire alla legge costituita. Nin a tutti arrecò piacere e ancora ne arreca, con una lingua scintillante e peripezie vitali che sono di modello a chi vuole vivere vitam.
Non era mia intenzione salire in cattedra o essere moralista
. Liberissima la Nin di far tutto ciò che vuole e di scriverne, liberissima io di trovare irritante il suo calpestare le persone e il giustificare ogni propria azione in nome di un presunto "bene superiore della letteratura". Non ho certo criticato il suo andare comunque sempre alla ricerca della nuova esperienza, della nuova emozione o sensazione.
Con la mia recensione intendevo solo manifestare la mia idiosincrasia per il comportamento di Anais "personaggio", non certo un giudizio morale su Anais "scrittrice".
Ho letto racconti della Nin che mi sono piaciuti, ma lei sarebbe stata una persona che difficilmente avrei anche solo salutato per strada, ovviamente basandomi solo sulla lettura parziale di alcuni suoi scritti dichiaratamente autobiografici come "Henry e June".

Mai letto niente in vita mia con un tono di giudizio etico. Mi hanno sempre urtato però le persone (scrittori o spazzini che fossero) che riescono sempre e comunque ad avere una buona scusa, soprattutto da raccontare a se stessi.bandana ha scritto:Sorprendente leggere Nin con un tono di giudizio etico
Con la mia recensione intendevo solo manifestare la mia idiosincrasia per il comportamento di Anais "personaggio", non certo un giudizio morale su Anais "scrittrice".
Ho letto racconti della Nin che mi sono piaciuti, ma lei sarebbe stata una persona che difficilmente avrei anche solo salutato per strada, ovviamente basandomi solo sulla lettura parziale di alcuni suoi scritti dichiaratamente autobiografici come "Henry e June".
* "Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze." Daniel Pennac
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