Vi interessa far girare un libro fra i bookcorsari coinvolgendo le Poste nella cosa? Questa e' l'area che fa per voi: ring, ray, box, chain, BookXerpting e tutte le stranezze che ci verranno in mente in futuro!
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Sono un paio di giorni che sono immersa in questo mondo e non ho tutta questa fretta di uscirne.
Voglio saperne di più, voglio documentarmi, vorrei capirci qualcosa.
Nell'attesa di trovare altri libri e film sul tema ho deciso di aprire un ring che partirà a settembre.
Per chi non l'ha letto e vorrebbe.
Del libro e di questa storia se ne è già parlato in recensioni e in altri duethread
Lista partecipanti: Rastaman (Napoli) Virgilio (Roma) fatamorgana67 (Roma) syro (Reggio Emilia) maracujia (Milano) GaliAnna (Milano) mizzy (Milano) mimonni (Como) lizzyblack (Como) agnul (Milano) dadaista (Bologna / Paris / Merano-Meran) CASA
Ultima modifica di babina il gio giu 12, 2008 1:42 pm, modificato 30 volte in totale.
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.
my bookshelf
"L'essenziale é invisibile agli occhi" (A. De Saint-Exupéry)
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"Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre" (Gandhi)
Dunque, babina, scusami, ma mi ritiro. Ho appena scoperto che lo stesso libro fa parte delle proprietà del mio consorte ... che vergognaaaaa!!! (i fumi del vitello tonnato mi danno alla testa! )
Babina, volevi saperne di più sull'Argentina, sugli anni della sua dittatura, sui desaparecidos o sull'america latina di quel periodo?
io mi interesso di America Latina ed intanto ti suggerirei i recenti film di Solanas: Memoria del saccheggio e La dignità degli ultimi.
Non sono sulla dittatura, ma raccontano di un Paese in cui il disequilibrio economico prosegue ciclicamente, influenzando pesantemente la vita sociale.... la vita in generale.
Un dvd molto interessante, sul golpe in Chile però, è da poco uscito per la Feltrinelli. Riprende la campagna elettorale pre-golpista e i primi periodi del governo, fino al bombardamento che avviò il periodo della dittatura.
Tempo fa avevo anche liberato un libro inaspettato sulla dittatura in Brasile, della quale si sa sempre poco.
Hai visto qualche anno fa "Hijos"? un film sui figli dei dissidenti che venivano strappati ai genitori appena nati e dati a generali e militari.
C'è anche un film che ha girato poco, ripreso da un racconto di Neruda: Nowhere land - mi sembra, traduzione di "Nessun luogo", che era il nome che i militari avevano dato al luogo in cui detenevano alcuni desaparecidos cileni.
Se vuoi, posso pensare ancora qualcosa.
Proprio oggi ho letto una notizia che mi era stata segnalata sull'argentina, comparsa sull'Unità:
Condannato aguzzino di garage Olimpo
Dopo oltre vent´anni dalla fine della sanguinaria dittatura argentina dei militari comandati da Jorge Videla (´76-´83), l'ex agente dei servizi segreti della Polizia Federale, Julio Simon, 65 anni, è stato condannato a 25 anni di carcere per aver sequestrato e torturato, nel 1978, Josè Poblete e sua moglie Gertrudis Hlaczik e per essersi appropriato della loro figlia Claudia che aveva appena otto mesi.
Si tratta di una sentenza in qualche modo storica perché questa è la prima condanna dopo l' annullamento nel 2005 da parte della Suprema Corte di Buenos Aires, delle cosiddette leggi dell'impunità, che avevano permesso a numerosi protagonisti della dittatura di uscire dal carcere. Nel 1987, infatti, quelle leggi avevano cancellato di fatto le responsabilità penali di ufficiali e sottufficiali perché «costretti da ordini superiori»
La condanna di Simon, detto "El turco Julian" per la sua ferocia, è stata applaudita in aula dai rappresentanti delle organizzazioni per la difesa dei diritti dell'uomo. Come hanno raccontato in aula numerosi sopravvissuti, Simon era uno dei più feroci torturatori del famigerato centro clandestino di detenzione "Olimpo" ed è stato ritenuto colpevole di aberranti violazioni dei diritti umani.
Ma questa condanna non è che la prima. Dopo l´annullamento delle leggi dell´impunità sono stati riaperti 959 processi con un totale di 211 imputati. Simon oltre a quello appena concluso è imputato in diversi altri processi per la scomparsa di almeno altre 145 persone.
Durante la dittatura i desaparecidos furono circa 30 mila. Nella maggior parte dei casi le loro famiglie aspettano ancora giustizia.
E speriamo davvero che sia solo la prima di una lunga serie di condanne.
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.
Rasta,
alcune condanne, se ci saranno, saranno formalità, perchè ormai i generali, caporali, tenenti o non so cos'altro del periodo della dittatura hanno più o meno sui sessant'anni, quindi è facile che avranno gli arresti domiciliari, però sarà un segno forte.
Se pensi che la "ley de obediencia debida" aveva liberato praticamente tutti e i torturati e le madri dei desaparecidos avevano visto circolare liberamente, dopo pochissimi anni, chi aveva gettato l'Argentina nell'orrore, almeno è un gesto che rende onore alla loro memoria ed al loro lutto.
Ci sarà un altro giorno anche per l'America Latina?
Già. La solita storia: la "giustizia" che strizza l'occhio ai potenti e/o ex-potenti di turno.
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.
Si, l'articolo è molto interessante. E amaro anche. Specie se si riflette sul fatto che ciò sta accadendo anche in alcuni paesi dove si sta cercando faticosamente di cambiare.
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.
Ho letto l'articolo di Galeano, che all'inizio mi sembrava abbastanza generico, poi i richiami più specifici alla soya ed all'acqua mi sono sembrati degli importanti campanelli d'allarme sui fuochi fatui che spesso si accendono in America Latina.
Il progetto del caffè Tatawelo ha, come filosofia di fondo, proprio l'autonomia alimentare delle comunità del Chiapas attraverso la differenziazione della produzione, ma il processo è lento e deve per fortza partire dal basso, dalla gente; se parte da un governo che lo fa cadere a pioggia non attecchisce nella coscienza e nella pratica e la prospettiva del guadagno facile per uscire dall'indigenza avrà sempre la precedenza.