Haruki Murakami, "Tokyo blues norwegian wood"

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johnnyfichte
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Haruki Murakami, "Tokyo blues norwegian wood"

Messaggio da johnnyfichte »

Universale Economica Feltrinelli
paperback, 331 pp., € 7,50
cm 12,5x19,5x1,5 con glossario dei termini giapponesi

Murakami scrive questo romanzo in Italia, in parte durante una permanenza in Sicilia, nella mia isoletta adorata.
Intrecci di ricordi attutiti dalle rimozioni di un adolescente originale che adora The Great Gatsby e ama rileggere gli stessi libri piuttosto che leggerne di nuovi di volta in volta.

Curioso romanzo costruito intorno all'ingiunzione della triste Naoko: "Non dimenticare mai che sono esistita."

Una comunità terapeutica che vive in un bosco che in inverno si ricopre interamente di bianco, una chitarra, l'amica Reiko che suona Norwegian Wood che Naoko adora. Erotiche apparizioni notturne, lunghe passeggiate insieme fianco a fianco, un giovane amico defunto e i lavoretti e gli alloggi tipici degli universitari a fare da sfondo. Una curiosa educazione sentimentale e la storia del divenire adulti.

Bel libro che ogni tanto sembra un po' anche un manga.
Il maldicente non duri sulla terra,
il male spinga il violento alla rovina.
Sal 140,12
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GaliAnna
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Messaggio da GaliAnna »

Ho letto questo libro grazie al ring di Surfergirl, per pigrizia copio-incollo la mia je.

Giudizio: :no!:

Ho cordialmente detestato tutta la prima parte di questo libro, non tanto per il contenuto quanto per lo stile - che probabilmente va attribuito più al traduttore che allo scrittore, ma alcune frasi e alcune costruzioni sintattiche le ho trovate davvero terribili e illeggibili, proprio fastidiose! :evil:

La seconda parte (magari è proprio quella scritta in Italia! :wink: ) mi è risultata meno ostica e ce l'ho fatta, l’ho finito! :D

Anche perché in realtà ho trovato la storia abbastanza intrigante e mi ha incuriosità, nonostante le difficoltà che ho avuto ad approcciarmi a questo stile, quindi l'ho letto relativamente in fretta. Ma sarà a causa della diversa cultura, non sono mai riuscita ad entrare a pieno nella storia e non sono riuscita ad identificarmi nè a condividere la visione di nessuno dei personaggi del libro.

Inoltre ritengo che, sebbene sarà anche vero che il Giappone è lo stato con la più alta percentuale di suicidi, mi sembra che qui si esageri, la sensazione è quella di una situazione assolutamente surreale, che perde le caratteristiche di naturalezza e verismo che paiono essere nell'idea dell'autore.
Surreale per tante cose, per esempio non si parla mai dei genitori del protagonista, come se non esistessero, Midori è una persona insopportabile, per quanto abbia subito nella vita, invece di essere più tollerante diventa assolutamente iniqua e critica (si può togliere il saluto a qualcuno per una pettinatura nuova??????????), Sturtruppen è un personaggio inutile e si spendono un sacco di pagine a raccontare episodi che non fanno ridere.
Naoko forse è l’unico personaggio “sano” del libro.

Storia d'amore? Poco o niente. L'amore qui c'entra e se ne vede davvero poco! Sono tutti rapporti poco sani in cui la donna pretende e Watanabe si piega in modo, tra l’altro, acritico.

Ripeto, sarà una questione di culture diverse, sarà che è un libro da leggere verso i vent’anni (appunto l’età dei protagonisti), sarà quel che sarà, ma non mi ha entusiasmato proprio per niente. :no!:

E mi dispiace, ne avevo sentito parlare tanto bene! Magari è anche una questione di apsettative troppo alte.

In definitiva, credo che sia stata la morbosità della storia a incuriosirmi e a spronarmi a continuare nella lettura speravo di trovarci qualcosa, invece non ci ho trovato quasi niente.

Johnny mi trova d'accordo sul fatto che ogni tanto sembra un pò manga.

Siccome so che molti lo hanno letto e apprezzato, mi piacerebbe leggere il loro parere! :yes!:
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vesna
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Messaggio da vesna »

Galiana, la scrittura di Murakami è volutamente surreale, i suoi personaggi sono volutamente strani, fastidiosi, antipatici.
Io il libro lo trovato bello, molto ma molto vivido, musicale e a tratti cinematografico, anche se la trilogia del uomo pecora è tutto un altra cosa.
Murakami lo odii o lo ami.
In certi versi è come cercare a tutti i costi una logica spiegazione alla scena del nano di "Twin Peaks" di Lynch. Sempliciamente non ce logica, è fantasia pura fatta di un mosaico di indizzi e particolari che sono difficilmente individuabili.
Se hai odiato questo, che è il meno intricato e illogico ti sconsiglio di leggere gli altri.
baci

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GaliAnna
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Messaggio da GaliAnna »

Vesna,

ho cercato anche su ibs.it e anche lì i commenti sono quasi tutti positivi. Mi sembra che parlinoo di un altro libro...

Mi trovo, chiaramente, d'accrodo solo con le due critiche, in particolare quella che dice che le sono piaciute solo le ultime pagine, anche è a me è piaciuta solo l'ultima parte, tra l'altro non troppo il finale.

A te cosa è piaciuto di questo libro?
vesna ha scritto:Io il libro lo trovato bello, molto ma molto vivido, musicale e a tratti cinematografico
In che senso musicale? :think:

Mi sa che semplicemente sono nella categoria dei Murakami-no :no!: e basta.
Ma mi sa che ci provo a leggerne un altro, sono rimasta troppo male che sia piciuto a tutti, tranne a me!! :uaah!:
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vesna
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Messaggio da vesna »

musicale nel senso che è impregnato di musica.
credo che ci sono citazioni di almeno 40 pezzi musicali, partendo dai beatles (il titolo è ovviamente omaggio alla loro canzone), passando da Monk, Ray Charles, Brahms, Jobim, Ravel, Mozart, Doors, Evans etc etc.
C'era in giro un ring che è passatto dalle mani di Banshee (lo visto da lei , io nn ero iscritta visto che lo letto gia il libro) che viaggiava anche con un cd :mrgreen:
adoro il modo in cui Murakami definisce tensione narativa, sensazioni, pensieri e desideri dei suoi personaggi usando la musica.
baci

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Messaggio da marty85 »

tokio blues è uno dei miei libri preferiti!! l'ho letto 2 o 3 volte ed è sempre bellissimo!! ogni volta mi sembra di essere fuori dal mondo, mette ansia ma un'ansia piacevole (secondo me...)!

il migliore di murakami, insieme a "dance dance dance"....
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laura_s
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Messaggio da laura_s »

A pari merito con TB, L'uccello che girava le viti del mondo: fa venire voglia di sposare Murakami a occhi chiusi, anche con la barba di tre giorni e le ciabatte ai piedi. Scendete nel pozzo anche voi, poi mi dite.

l
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vesna
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Messaggio da vesna »

secondo me pero il migliore rimane "sotto il segno della pecora", che è il primo della trilogia pecoresca

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Messaggio da tilly77 »

Stavo per scrivere: "io sono di parte, Murakami lo amo e me lo sposerei" quando ho letto il post di laura_s :lol: D'accordissimo con lei anche su L'uccello che girava le viti del mondo, è sconvolgentemente bello, un romanzo geniale. Tokyo Blues è sicuramente più realistico (anch'io sconsiglio a Galianna di provare altro, visto che ha trovato surreale TB, se legge Dance dance dance o Sotto il segno della pecora temo li scagli contro il muro! :shock: ) ma lo stile di Murakami tendente al surrealismo c'è tutto.
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lizzyblack
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Re: Haruki Murakami, "Tokyo blues norwegian wood"

Messaggio da lizzyblack »

Diciamo che all'inizio non mi piaceva molto. Sempre per il fatto che trovo gli scrittori giapponesi troppo tristi, con un'incredibile tendenza alla depressione. Però ci sono delle cose che mi sono piaciute molto di questo libro. Intanto il fatto che tutti i personaggi siano unici, così che in ognuno si possa trovare qualcosa che ci piace e qualcosa che non ci piace, e in qualcun altro qualcosa che ci ricorda noi stessi. Poi il libro si lascia leggere bene, nel senso che è ben scritto e quindi non viene voglia di piantarlo lì, ma c'è una certa curiosità di sapere come andrà a finire. E' sicuramente molto introspettivo, quindi si può essere d'accordo su alcune cose e rifletterci su, e magari su altre pensarla in modo un po' diverso.
A me è piaciuto molto il personaggio di Reiko.
Comunque alla fine è una storia d'amore, il che è abbastanza piacevole.
Sta di fatto che non sposerei Murakami, e che comunque non è esattamente il tipo di libri che mi piace leggere, perchè sono davvero molto tristi. Per quanto sia d'accordo che un po' di infelicità ci aiuti ad apprezzare meglio la felicità, in questo libro l'infelicità va davvero oltre i confini :roll: Ci sta anche che io raramente leggo tutta l'opera omnia di un autore libro dietro libro :P Probabilmente dopo una pausa mi piacerebbe leggere ancora qualcosa di Murakami :wink:
Liz

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MartinaViola
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Re: Haruki Murakami, "Tokyo blues norwegian wood"

Messaggio da MartinaViola »

Il libro mi è piaciuto ma ha scatenato il mio lato più paranoico facendomi identificare a tratti con ognuno dei personaggi.
Leggendo il romanzo, ho avuto l'impressione che Watanabe cercasse di farsi carico dei problemi di tutti gli altri personaggi che ruotano intorno a lui come satelliti; pensavo che Watanabe sarebbe crollato sotto il peso di queste realtà che cercano di sovrapporsi prepotentemente alla sua, che sarebbe fuggito dalla responsabilità di essere sempre un buon amico e un buon amante. Invece Watanabe resiste e, nonostante non riesca a cambiare molto di coloro che gli ruotano intorno, supera il limbo adolescenziale ed approda nell'età adulta.

Lo stile di Murakami è sinuoso e delicato, al pari della letteratura nipponica mainstream, eppure l'autore si allontana da quest'ultima descrivendo la nuova gioventù giapponese, i cui riferimenti culturali - musica, letteratura, cinema - sono gli stessi di quella occidentale.

L'unico "problema" di questo libro è il suo essere angosciante, finirlo lascia un senso di vuoto...per quanto conosco la letteratura giapponese - poco - si tende spesso al deprimente e murakami non fa eccezione, ci deprime alla maniera dello scrittore giapponese contemporaneo; questo aspetto può piacere ad alcuni ed irritare altri.
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Re: Haruki Murakami, "Tokyo blues norwegian wood"

Messaggio da Éowyn »

La "mia" edizione è quella Einaudi, del 2006, con l'introduzione di Giorgio Amitrano. Orbene, signori Einaudi e Amitrano... andatevene a fan :silenced: lo! :|
Come cavolo è possibile che in un' introduzione ci siano spoiler su spoiler? Com'è che un'introduzione è praticamente un riassunto completo dell'intero libro al punto di rovinarne la lettura? Costava tanta fatica mettere il commento a fine libro?
Caz :silenced: ooooo! :evil:

Detto ciò: ho iniziato a leggere scoraggiata a causa di tutti gli spoiler letti e solo da metà libro in poi sono riuscita a gustarmelo appieno. Veramente buono.
Reiko è decisamente il personaggio che ho preferito:
"... ma va bene, sai, quando è così. Perchè comunque tira fuori quello che sente. È quando non si riesce a tirarlo fuori, che c'è da aver paura. Allora le emozioni si accumulano dentro il corp e si induriscono. E quando molte emozioni si sono indurite muoiono dentro il nostro corpo. Quando questo succede c'è poco da scherzare"
Here be spoilers
Il mio consiglio è molto semplice. Punto primo, quando uno è attratto così fortemente da qualcuno come tu da questa ragazza, Midori, è naturale che se ne innamori. La cosa potrà adare bene o non andare bene, ma l'amore è così. E seguirlo è la cosa più naturale. Io la penso così. Anche questa è una forma di sincerità.
[cut]
La mia impressione del tutto personale è che questa Midori debba essere una ragazza deliziosa. Dalla tua lettera si capisce chiaramente quanto tu sia attratto da lei. Ma capisco benissimo che tu possa essere attratto allo stesso tempo da Naoko. Non è mica un crimine. È una cosa che succede spesso a questo grande mondo.
È come quando c'è una splendida giornata e tu sei in barca e il cielo è così bello ma è altrettanto bello il lago. Smettila di tormentarti tanto. Ogni cosa segue comunque il suo corso , e per quanto uno possa fare del suo meglio, a volte è impossibile che qualcuno rimanga ferito. È la vita. Faccio un po' il grillo parlante ma è ora che tu cominci ad imparare certi meccanismi della vita. A volte tu ti sforzi troppo di adattare la vita ai tuoi meccanismi.
Murakami Haruki, Norwegian wood (Tokyo Blues)

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Re: Haruki Murakami, "Tokyo blues norwegian wood"

Messaggio da MartinaViola »

infatti l'introduzione di amitrano era meglio metterla alla fine, meno male che io la leggo sempre alla fine...dopo quello che baricco mi ha combinato con chiedi alla polvere!
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Re: Haruki Murakami, "Tokyo blues norwegian wood"

Messaggio da tilly77 »

Beh la colpa più che di Amitrano è dell'editore, introduzioni piene di spoiler non sono davvero accettabili, soprattutto da case editrici come la Einaudi, mi sarei inca**ata anch'io al posto di Eowyn!
Io invece ho la vecchia edizioni Feltrinelli con copertina rossa e verde "sparaflashante", ormai usurata da mie riletture e prestiti... **
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Re: Haruki Murakami, "Tokyo blues norwegian wood"

Messaggio da MartinaViola »

invece negli einaudi capita spesso di trovare queste introduzioni all'inizio che praticamente svelano tutto e di più...a me è capitato più di una volta.
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Re: Haruki Murakami, "Tokyo blues norwegian wood"

Messaggio da lizzyblack »

Io per fortuna non le leggo mai, le trovo abbastanza inutili. :lol: Ho anche io l'edizione Einaudi, e mi ha dato fastidio che in quarta di copertina non ci fosse uno straccio di trama. Solo due commenti di quotidiani ed un commento della casa editrice. Mi infastidiscono perchè, ovviamente, non scriveranno mai commenti negativi, e quindi li trovo superflui :no!:
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Re: Haruki Murakami, "Tokyo blues norwegian wood"

Messaggio da 2teepot »

capita spesso di trovare queste introduzioni all'inizio

Si, ma capitava tempo fa per i Classici; ed ora un'usanza desueta... :think:

Ora però che ho letto tutto quanto sopra mi tocca proprio leggerlo 'sto Tokyo blues norwegian wood :D
Si abbraccia un'ombra e si ama un sogno. (Soderberg)
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Re: Haruki Murakami, "Tokyo blues norwegian wood"

Messaggio da Éowyn »

MartinaViola ha scritto:infatti l'introduzione di amitrano era meglio metterla alla fine, meno male che io la leggo sempre alla fine...dopo quello che baricco mi ha combinato con chiedi alla polvere!
Ora so che quando leggerò "Chiedi alla polvere" non dovrò leggermi il commento di Baricco.
lizzyblack ha scritto:Io per fortuna non le leggo mai, le trovo abbastanza inutili.
Anch'io di solito le salto, ma non sapendo nulla di Murakami volevo "farmi un'idea" ...
... dal farmi un' idea allo sapere tutto il libro c'è una bella differenza :roll:
Ho anche io l'edizione Einaudi, e mi ha dato fastidio che in quarta di copertina non ci fosse uno straccio di trama. Solo due commenti di quotidiani ed un commento della casa editrice. Mi infastidiscono perchè, ovviamente, non scriveranno mai commenti negativi, e quindi li trovo superflui :no!:
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Re: Haruki Murakami, "Tokyo blues norwegian wood"

Messaggio da MartinaViola »

Éowyn ha scritto:Ora so che quando leggerò "Chiedi alla polvere" non dovrò leggermi il commento di Baricco.
proprio come amitrano, baricco spiega tutto il libro di fante, svelando lo svolgersi della trama dalll'inizio alla fine. come ci sono rimasta male...avrei voluto picchiarlo! per questo non ho letto quella di amitrano. :D
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