Oriana Fallaci
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- zoe
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Oriana Fallaci
Come spesso succede alla scomparsa di uno scrittore tutti ne parlano e in libreria spuntano in bella mostra i suoi libri.
Io la Fallaci non l'ho mai letta e mi piacerebbe saper di più di questa donna che sta dividendo buona parte dei lettori e non solo.
Cosa avete letto di lei? Cosa vi ha lasciato, smosso?
Che libro mi consigliate e perché?
Io la Fallaci non l'ho mai letta e mi piacerebbe saper di più di questa donna che sta dividendo buona parte dei lettori e non solo.
Cosa avete letto di lei? Cosa vi ha lasciato, smosso?
Che libro mi consigliate e perché?


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Quando penso a tutti i libri che mi resta da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. - Jules Renard -
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Ho letto Lettera a un bambino mai nato da adolescente, e non mi ha lasciato nulla.
Sono da sempre molto sensibile sul tema dell'aborto, eppure quel libro non mi ha toccata per nulla. Non mi è piaciuto, ma non mi ha nemmero irritato come molti liri che non mi sono piaciuti...
Poi ho provato a leggere Un uomo, e non ce l'ho fatta.
Direi che per me Oriana Fallaci è stata una causa persa ancora prima dell'11/09...
Sono da sempre molto sensibile sul tema dell'aborto, eppure quel libro non mi ha toccata per nulla. Non mi è piaciuto, ma non mi ha nemmero irritato come molti liri che non mi sono piaciuti...
Poi ho provato a leggere Un uomo, e non ce l'ho fatta.
Direi che per me Oriana Fallaci è stata una causa persa ancora prima dell'11/09...







- Xenia
- Olandese Volante
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Io ho letto Lettera a un bambino mai nato ed è stato come un pugno nello stomaco, specie la prima parte (la seconda è un po' pesante, ma il libro in sé è cmq molto snello). A me ha lasciato molto, l'ho trovato forte, doloroso, ma molto profondo, molto responsabile, qualcosa che ti fa riflettere.
Oltre a questo ti consiglio anche Un Uomo: romanzo molto doloroso e a tratti crudele sulla storia della ditattura dei generali in Grecia negli anni '80, e di chi aveva il coragfgio di opporsi...
Oltre a questo ti consiglio anche Un Uomo: romanzo molto doloroso e a tratti crudele sulla storia della ditattura dei generali in Grecia negli anni '80, e di chi aveva il coragfgio di opporsi...
Accadono cose che sono come domande; passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
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Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
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Se ti piace il giornalismo sobrio ma con tanta partecipazione e umana curiosità, Niente e così sia e Un uomo. Lettera a un bambino la vedo come una mercificazione di un'esperienza troppo intima. E' un BUON libro, è un libro per alcuni versi straziante, ma probabilmente IO (e ripeto IO) non sarei mai stata in grado di espormi in modo così plateale. Su alcune cose sono molto pudica.
l
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- chia snoopy78
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Io ho letto Lettera a un bambino mai nato e mi ha colpito molto, l'ho trovato straziante e senzaltro è un libro che fa pensare. Poi ho letto il romanzo Insciallah ed ho fatto fatica ad arrivare alla fine.
Ho letto anche i libri post undici settembre e nonostante tutto li ho trovati molto interessanti e con tanti spunti di riflessione.
Ho letto anche i libri post undici settembre e nonostante tutto li ho trovati molto interessanti e con tanti spunti di riflessione.
Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto (H.D. Thoreau)
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- lisolachenonce
- Olandese Volante
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Lessi "Niente e così sia" a 20 anni e fu una folgorazione. Già il suo modo di descrivere gli orrori di una guerra, di qualsiasi guerra, è estremamente efficace, ma intervallarli con brani di Pascal mi ha dato davvero tanto. (Lo so chedetto così suona un'operazione terrificante di presunzione letteraria, ma giuro che nel leggerlo provai una sensazione di naturalezza). La storia finisce con una domanda, su quale sia il senso della vita...
Ho letto anche "un uomo", bello e umano, ho letto "lettera ad un bambino mai nato" e non ce l'ho fatta a sopportare il dolore, ho letto "Inshallah" e l'ho trovato faticoso da leggere per l'artificio di far parlare tutti in dialetto, ma che comunque ribadisce l'orrore della guerra e della sua totale assurdità.
Non ho ancora letto, ma prima o poi capiterà, "Penelope alla guerra" e se "il sole muore".
Ho letto anche "un uomo", bello e umano, ho letto "lettera ad un bambino mai nato" e non ce l'ho fatta a sopportare il dolore, ho letto "Inshallah" e l'ho trovato faticoso da leggere per l'artificio di far parlare tutti in dialetto, ma che comunque ribadisce l'orrore della guerra e della sua totale assurdità.
Non ho ancora letto, ma prima o poi capiterà, "Penelope alla guerra" e se "il sole muore".
Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato (U.Saba)
Piove sui panni stesi / perché niente va mai come dovrebbe...(Kegiz)
Nam concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur.(Sallustio)
...l'erba / lieta, dove non passa l'uomo ((Ungaretti)
LE MIE ETICHETTE E I MIEI RING
Su anobii sono lisolachenoncè
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- piccola ribelle
- Re del Mare
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- Iscritto il: mar lug 01, 2003 4:41 pm
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Ho letto molti dei libri della Fallaci , fermandomi a Un uomo.
Quello che mi ha veramente catturato è stato il libro Penelope alla guerra
Ti riporto una sintesi che ho trovato:
La prima opera narrativa di Oriana Fallaci: la storia di una donna che, straniera a New York, non esita a sfidare le convenzioni (e le ingiustizie) di una società maschilista. Penelope che non si rassegna al ruolo domestico di chi tesse la tela aspettando il ritorno di Ulisse, ma, Ulisse lei stessa, Giò viaggia alla ricerca della sua identità e della sua libertà. Si disfa con freddezza della sua verginità, si innamora con ribellione di un uomo debole e incerto che si rivela omosessuale, affronta con coraggio il triangolo in cui si trova coinvolta da Richard (l'uomo che ama) e Bill (l'uomo amato da Richard). Dieci anni dopo, il volto di Giò, la protagonista di questo romanzo, potrebbe essere quello dell'io narrante di "Lettera a un bambino mai nato".
Mi ha affascinato per tanti motivi: la trama del libro, la scrittura particolare e soprattutto il fatto di averlo letto a 20 anni.
Quello che mi ha veramente catturato è stato il libro Penelope alla guerra
Ti riporto una sintesi che ho trovato:
La prima opera narrativa di Oriana Fallaci: la storia di una donna che, straniera a New York, non esita a sfidare le convenzioni (e le ingiustizie) di una società maschilista. Penelope che non si rassegna al ruolo domestico di chi tesse la tela aspettando il ritorno di Ulisse, ma, Ulisse lei stessa, Giò viaggia alla ricerca della sua identità e della sua libertà. Si disfa con freddezza della sua verginità, si innamora con ribellione di un uomo debole e incerto che si rivela omosessuale, affronta con coraggio il triangolo in cui si trova coinvolta da Richard (l'uomo che ama) e Bill (l'uomo amato da Richard). Dieci anni dopo, il volto di Giò, la protagonista di questo romanzo, potrebbe essere quello dell'io narrante di "Lettera a un bambino mai nato".
Mi ha affascinato per tanti motivi: la trama del libro, la scrittura particolare e soprattutto il fatto di averlo letto a 20 anni.

E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Io ho sempre voluto leggere "lettera a un bambino mai nato" solo ceh ogni volta dico lo compro la prossima volta. Ora non mi va di comprare un suo ibro solo perchè lei non c'è piùallora aspetterò, mi sono detta. Sabato una mia amica me lo ha prestato, premetto ch enon ho mai letto libri prestati perchè voglio siano miei, lo leggerò fra qualche mese
- Rosencrantz
- Corsaro Verde
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- Iscritto il: mar giu 01, 2004 9:38 pm
- Località: Verona
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Credo di aver letto quasi tutti i libri della Fallaci, e nella maggioranza li ho amati molto.
Ok, li ho letti tutti tranne gli ultimi. Ho provato (giuro) a leggere La rabbia e l'orgoglio, ma non sono arrivata alla fine.
Nonostante l'ultima apologia d'odio che ha scritto, posso dire che i suoi libri mi hanno letteralmente "investito" (nel senso di un TIR) l'adolescenza,
Io non li rileggo da anni, e non so quanto possano essere coinvolgenti attualmente, a tanti anni da una società e da una morale decisamente diversa dall'attuale. Per intenderci: Lettera ad un bambino mai nato credo abbia avuto un impatto ben diverso su chi lo ha letto nell'anno di pubblicazione rispetto ad un lettore d'oggi (e vabbè, io l'ho letto nel 1985/86).
Quello che mi piaceva della Fallaci era lo spirito critico. Non che negli ultimi tempi l'avesse perso, no, è che era diventato fango. E vabbè,
Premesso tutto ciò (la Fallaci mi tocca molto, non riesco a non essere prolissa) consiglierei sopra tutti NIente e così sia e Un uomo. Di seguito anche Penelope alla guerra (molto bello, ma sempre da inquadrare nel tempo che fu, secondo me) e Intervista con la Storia.
Se il sole muore può essere carino anche per capire i motivi di tanto attaccamento della Fallaci agli Stati Uniti. Ne è sempre stata completamente e irrazionalemente infatuata, anche se sembrava cercasse di controllarsi (spirito critico?).
Oh, attenzione: se non sopportate la retorica, anche se molto bene scritta, meglio stare alla larga da qualsivogliai opera della Fallaci
Ok, li ho letti tutti tranne gli ultimi. Ho provato (giuro) a leggere La rabbia e l'orgoglio, ma non sono arrivata alla fine.
Nonostante l'ultima apologia d'odio che ha scritto, posso dire che i suoi libri mi hanno letteralmente "investito" (nel senso di un TIR) l'adolescenza,
Io non li rileggo da anni, e non so quanto possano essere coinvolgenti attualmente, a tanti anni da una società e da una morale decisamente diversa dall'attuale. Per intenderci: Lettera ad un bambino mai nato credo abbia avuto un impatto ben diverso su chi lo ha letto nell'anno di pubblicazione rispetto ad un lettore d'oggi (e vabbè, io l'ho letto nel 1985/86).
Quello che mi piaceva della Fallaci era lo spirito critico. Non che negli ultimi tempi l'avesse perso, no, è che era diventato fango. E vabbè,
Premesso tutto ciò (la Fallaci mi tocca molto, non riesco a non essere prolissa) consiglierei sopra tutti NIente e così sia e Un uomo. Di seguito anche Penelope alla guerra (molto bello, ma sempre da inquadrare nel tempo che fu, secondo me) e Intervista con la Storia.
Se il sole muore può essere carino anche per capire i motivi di tanto attaccamento della Fallaci agli Stati Uniti. Ne è sempre stata completamente e irrazionalemente infatuata, anche se sembrava cercasse di controllarsi (spirito critico?).
Oh, attenzione: se non sopportate la retorica, anche se molto bene scritta, meglio stare alla larga da qualsivogliai opera della Fallaci


Dalla biblioteca ho preso in prestito alcuni nuovi libri sulla mitologia greca e ho letto un sacco di cose su Icaro - sapete, quello delle ali di cera che si squagliarono - ma non permetterò che la cosa mi sfugga di mano. (Sirene, Patty Dann)

Su BC.COM sono Rosen
Re: Oriana Fallaci
Cara Zoe,
se non l'hai ancora fatto, leggi Un Uomo di Oriana. io non sono una invasata
ma credimi mi ha cambiata la vita e dato un giudizio su quello che significa l'Amore. E' il libro che amo piu al mondo. Poi fammi sapere, mi interessa.. 
se non l'hai ancora fatto, leggi Un Uomo di Oriana. io non sono una invasata


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- Spugna
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La Fallaci, quanto l'ho amata e quanto ora la detesto.
Ho letto quasi tutto di lei, sono riuscita a trovare anche "Gli antipatici" libro da lei fatto togliere dal giro, per quanto possible, rinnegato, dimenticato.
Mi ha sconvolto vederla sputare veleno e odio nelle sua ultima trilogia, proprio lei che avevo sempre ritenuta una persona giusta e obbiettiva.
Ha una prosa travolgente, sembra che ti parli, riesce ad ammaliare, affascinare, non scolli gli occhi dal libro finché non l'hai finito.
E' stata una giornalista di vecchio stampo: è andata in mezzo alla guerra, alla gente, si è spudoratamente schierata, ha scritto con coraggio, senza remore, ha urlato la sua verità.
Che è stata la mia fin quasi alla fine: gli unici libri in cui non la riconosco più e nettamente mi discosto sono appunto gli ultimi tre.
Resta una scrittrice fantastica. E la mia più cocente delusione.
Leggila.
Ho letto quasi tutto di lei, sono riuscita a trovare anche "Gli antipatici" libro da lei fatto togliere dal giro, per quanto possible, rinnegato, dimenticato.
Mi ha sconvolto vederla sputare veleno e odio nelle sua ultima trilogia, proprio lei che avevo sempre ritenuta una persona giusta e obbiettiva.
Ha una prosa travolgente, sembra che ti parli, riesce ad ammaliare, affascinare, non scolli gli occhi dal libro finché non l'hai finito.
E' stata una giornalista di vecchio stampo: è andata in mezzo alla guerra, alla gente, si è spudoratamente schierata, ha scritto con coraggio, senza remore, ha urlato la sua verità.
Che è stata la mia fin quasi alla fine: gli unici libri in cui non la riconosco più e nettamente mi discosto sono appunto gli ultimi tre.
Resta una scrittrice fantastica. E la mia più cocente delusione.
Leggila.
non capisco. La stimi ma la disprezzi. Il pensiero della trilogia dipende dai fatti a noi resi noti dopo l'11 settembre (ma vivi già molto prima). Lei ha sempre condannato qualsiasi forma di tirannia e qualunque potere che togliesse dignità all'uomo. Non capisco quindi questo tuo successivo allontanamento. La trilogia non fa che confermare un pensiero che pone le sue basi nei precedenti lavori o sbaglio. Comunque ti dico una cosa, che indipendentemente dalla condivisione del suo credo, vorrei tanto ci fossero donne (e uomini) con quella sua tipica passione.Quanto lo vorrei..
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- Spugna
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