"Boleto de regreso, un viaggio di non sola andata" - Michele di Giorgio
"Due amici, alla soglia delle grandi scelte della vita, si precipitano in un'avventura squattrinata e incosciente, in bilico tra ragione, sentimento e istinto, che li porterà da un capo all'altro del mondo. SOstenuto da una pura parvenza di progetto (un biglietto di sola andata per New York), il viaggio, che si prospettava come il canto del cigno dei tempi e dei dell'adolescenza, ne riscopre, invece, giorno dopo giorno, la passione di guardare, assorbire, godere di ogni cosa, ogni persona, con i sensi attenti e la mente divertita e positiva: l'imprevisto e la diversità di luoghi e culture lontani, l'incontro con l'amicizia e la complicità dall'altra parte del mondo, l'incanto di un paesaggio, un vecchio pontile in rovina..."
Quanti di noi, magari proprio l'anno della fine delle superiori, hanno sognato di fare un viaggio del genere? Per molti è rimasto un sogno, qualcuno l'ha fatto in parte, qualche altro ci è riuscito...questo è il racconto di un ragazzo che l'ha fatto ed ha imparato a proprie spese la differenza tra l'essere turista e l'essere viaggiatore.
@Boleto de regreso - Michele di Giorgio
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
Carissima... io ancora lo sogno un viaggio così. Sogno una direzione da seguire, un luogo dove arrivare, un vaggio che parte da come sono adesso e capace di portarmi in posti lontani per vedere poi... alla fine se sono sempre rimasto lo stesso.
Un viaggiatore forse è colui che non programma né prenota, ma che crede sia il viaggio stesso la propria casa. Non lo so?!

Un viaggiatore forse è colui che non programma né prenota, ma che crede sia il viaggio stesso la propria casa. Non lo so?!