Omaggio alla Catalogna (Mondadori 2002, € 6,80) è la storia autobiografica dello scrittore inglese George Orwell, giunto in Spagna all'epoca della rivoluzione anarchica e della guerra civile (1936) con l'idea di scrivere articoli per giornali inglesi, e finito poi volontario nella milizia libertaria del POUM (Partido Obrero de Unificaciòn Marxista) per difendere la Repubblica spagnola contro i fascisti e la Chiesa autori di un colpo di stato sotto la guida del generale Franco. Assieme ad altri volontari internazionali viene assegnato al fronte d'Aragona, passando lunghi mesi di guerriglia di logoramento nelle trincee; ferito alla gola, torna a Barcellona, dove viene coinvolto negli scontri tra anarchico-troskisti e stalinisti del maggio 1937, episodio che colpì molto negativamente l'autore e che viene approfondito in una delle due appendici del libro.
L'opera, in stile romanzato e nel contempo descrittivo e documentario, è un diario di guerra ma anche uno scritto politico, come traspare soprattutto nelle due suddette appendici, vero e proprio atto d'accusa contro il Partito comunista spagnolo che, secondo Orwell e secondo parte della critica storiografica, avrebbe sacrificato la rivoluzione e la vittoria nella guerra civile a vantaggio del calcolo politico di Stalin e della supremazia dei comunisti sulle altre formazioni politiche della sinistra spagnola; contro di queste, dice Orwell, fu portata avanti un' infame campagna di disinformazione, falsità e propaganda, finchè non furono dichiarate illegali e i loro esponenti vennero perseguitati. Lo stesso autore dovette fuggire in Francia assieme alla moglie, dopo aver assistito impotente alla cattura e alla eliminazione di molti validi e leali compagni.
Le inquietudini e le delusioni maturate sul campo di battaglia spagnolo ed il feroce attacco al dittatore sovietico ritorneranno in Orwell negli scritti della maturità, La fattoria degli animali e 1984, due capolavori assoluti della letteratura contemporanea.
Omaggio alla Catalogna è un romanzo stupendo, nel contempo triste ed avvincente; è la narrazione di una sconfitta storica vista con gli occhi di chi ha combattuto per un ideale rivoluzionario, e può rappresentare una riflessione importante per tutti coloro che hanno a cuore la causa democratica, per capire molte cose anche del presente. Il regista inglese Ken Loach ha attinto a piene mani da questo romanzo nel girare il film "Terra e libertà" (1995).
"Leggendo le pagine di Omaggio alla Catalogna, viene istintivo pensare al John Reed di Insurgent Mexico. Per molti versi e fino a un certo punto, le due parabole sono simili, nel succedersi di sradicamento, immersione, vagabondaggio, esilio dalla propria classe. Orwell ebbe la sfortuna di muoversi lungo la fase calante del movimento rivoluzionario, mentre Reed dopo la vittoria della rivoluzione bolscevica e del partito di Lenin e Trotzky. Negli ultimi anni della sua vita, John Reed potè diventare un transfuga della classe dominante; George Orwell morì invece esule in terra di nessuno", si legge dalla postfazione di Mario Maffi.
Molti intellettuali e scrittori combatterono e morirono nella guerra civile spagnola per difendere la Repubblica e la libertà, e diversi combattenti di Spagna furono poi tra i protagonisti della Resistenza in Italia.
Orwell - Omaggio alla Catalogna
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L'unica volta che ho visitato Barcellona l'ho fatto col libro di orwell sotto braccio!
Inoltre ho potuto vedere la tomba di Reed sotto le mura del Cremlino a Mosca (unico occidentale ivi sepolto che abbia avuto questo onore).
Due "enormi" personaggi senza dubbio!
Inoltre ho potuto vedere la tomba di Reed sotto le mura del Cremlino a Mosca (unico occidentale ivi sepolto che abbia avuto questo onore).
Due "enormi" personaggi senza dubbio!
Ultima modifica di Comandante Lupo il sab set 30, 2006 3:33 am, modificato 1 volta in totale.
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fattoria
Di Orwell ho letto solo la fattoria degli animali che, nel suo genere, presenta in maniera molto netta e forte il rapporto con il potere, con la violenza, con la dittatura. Ed anche la psicologia di chi non si piega e di chi fa suoi, invertendoli di senso, i valori efficientisti che molte dittature sfoggiano.
Penso al cavallo che si sfianca di fatica per rispondere nel modo più efficiente alla richiesta di dedizione "mentale" che i poteri militari chiedono.
Risistemando la mia libreria, ho scoperto che Orwell è nato nel Bengala ed ha vissuto anche in Birmania.
Una vita veramente intensa, con una profonda messa in discussione della colonizzazione inglese.
Penso al cavallo che si sfianca di fatica per rispondere nel modo più efficiente alla richiesta di dedizione "mentale" che i poteri militari chiedono.
Risistemando la mia libreria, ho scoperto che Orwell è nato nel Bengala ed ha vissuto anche in Birmania.
Una vita veramente intensa, con una profonda messa in discussione della colonizzazione inglese.
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poco da aggiungere alla puntuale recensione di fulvit, se non che lessi "omaggio alla catalogna" in due intensissimi giorni di campeggio.
"dai frain, vieni a giocare a pallavolo"
"sì, un attimo che finisco il capitolo"
"dai frain vieni che è pronta la grigliata"
"sì, momento che è un punto cruciale"
"dai frain, levati dalla tenda, sennò la smonto con te dentro"
"sì un attimo l'ho quasi fin..."
ziiiiip.
"dai frain, vieni a giocare a pallavolo"
"sì, un attimo che finisco il capitolo"
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Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre. (Stefano Benni)
















- Rosencrantz
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Bella questa recensione, proprio bella.
Io ho letto sia La fattoria degli animali che 1984 e mi sono piaciuti veramente molto, soprattutto il secondo.
Questa recensione è così bella che non è che qualcuno ne potrebbe fare un ring?
(Adulazione assolutamente disinteressata).
Io ho letto sia La fattoria degli animali che 1984 e mi sono piaciuti veramente molto, soprattutto il secondo.
Questa recensione è così bella che non è che qualcuno ne potrebbe fare un ring?


Dalla biblioteca ho preso in prestito alcuni nuovi libri sulla mitologia greca e ho letto un sacco di cose su Icaro - sapete, quello delle ali di cera che si squagliarono - ma non permetterò che la cosa mi sfugga di mano. (Sirene, Patty Dann)

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ring? hai detto ring?
dove firmo???
(insomma, se qualcuno si offre io mi prenoto)
dove firmo???
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e ricordati che i lupi peggiori sono quelli con il pelo dentro (N.Jordan)
MAI GIOCARE ALLA CAVALLINA CON UN UNICORNO (M.Shea)
Da piccola mi ero autoconvinta che i regali me li portava Coppi sulla sua bicicletta... non vi dico le mazzate con gli altri bambini (Campalla)


Punteggiatura. Sono vivo e vegeto. Sono vivo. E vegeto. (P.Cananzi)
MAI GIOCARE ALLA CAVALLINA CON UN UNICORNO (M.Shea)
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Punteggiatura. Sono vivo e vegeto. Sono vivo. E vegeto. (P.Cananzi)
Orwell proveniva da una famiglia di funzionari coloniali inglesi, e fu da quest'esperienza nelle colonie dell'impero britannico che maturò le sue idee antiiautoritarie. Le nozioni apprese nelle scuole militari che frequentò da giovane gli tornarono utili sul campo di battaglia spagnolo, dove infatti, dice l'autore in Omaggio alla Catalogna, lui era uno dei pochi della sua compagnia a saper usare le armi, mentre molti commilitoni erano animati da furore rivoluzionario ma difettavano di preparazione militare; di contro, i nazionalisti di Franco ricevevano addestramento ed aiuto dalla Germania nazista (Hitler inviò in Spagna la famigerata Legione Condor, la squadriglia aerea responsabili del terribile bombardamento di Guernica immortalato nell'omonimo dipinto di Picasso) e dall'Italia fascista, che inviò un corpo di spedizione di 30mila uomini.
Consiglio vivamente, oltre alla lettura di Orwell, anche la visione di Terra e Libertà del regista Ken Loach (se riuscite a trovarlo). E' sputtanatamente di parte, ma sembra davvero uscito fuori dalle pagine dello scrittore inglese.
Consiglio vivamente, oltre alla lettura di Orwell, anche la visione di Terra e Libertà del regista Ken Loach (se riuscite a trovarlo). E' sputtanatamente di parte, ma sembra davvero uscito fuori dalle pagine dello scrittore inglese.