Roy Lewis : Il più grande uomo scimmia del Pleistocene

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Diego
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Roy Lewis : Il più grande uomo scimmia del Pleistocene

Messaggio da Diego »

TITOLO: IL PIU’ GRANDE UOMO SCIMIA DEL PLEISTOCENE

AUTORE: ROY LEWIS

EDIZIONI: ADELPHI LA NUOVA ITALIA

Vi faccio le mie scuse. Per me il bookcrossing è sinonimo di libera circolazione di idee. In alcuni interventi che ho fatto, in alcuni argomenti che ho proposto ho cercato di sensibilizzarvi e coinvolgervi in iniziative che mi stanno a cuore. (Stand Up, Angelo Mai, etc...) ma riscuotendo scarso successo è giusto fare un passo indietro. Mi rendo conto che questa è soprattutto una comunità di lettori, e che vive di questo, condivisione di libri. Siete apolitici, liberi, sognatori, andare oltre è ingiusto. Mi permetto allora di segnalarvi qui, questo libro. E' ambientato circa tre milioni di anni fa. E' divertente, la mia copia è stata letta da sei o sette amici ed ora è in viaggio. Dentro c'è un'idea semplice, quella di lasciare il mondo un poco migliore di come l'abbiamo trovato. Scritto da un giornalista, da un soldato, egli traccia il drastico ritratto del nostro modo di essere... e... in me ha suscitato una forte suggestione. Leggetelo, magari potrete capire allora cosa mi ha animato. Approdare in questa isola di pirati, poteva anche essere occasione di lanciarsi in imprese impossibili e giuste. Magari dietro questa mia voglia di mettermi in discussione c'è solo una pesante sconfitta, ma è giusto dire che tutto è nato dall'invito di Edward, il più grande uomo scimmia del pleistocene. Da allora non voglio più smettere di mettermi dalla parte di chi propone e verifica. C'è troppo da migliorare. Essendo io un aspirante scrittore magari tra di voi ci sarà un aspirante giornalista, politico, avvocato, ingegnere... e se tutti avremo in mente questo... chissà.

:mrgreen:
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Mickey81
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Messaggio da Mickey81 »

C'è un ring di mimonni che sta girando da un pò (lo trovi qui)
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mimonni
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Messaggio da mimonni »

:yes!:
pareri discordanti su questo libro ;)
Diego
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Messaggio da Diego »

A me è stato consigliato da una persona famosa. Ed io le ho risposto, un poco di tempo fa... questo: (Non dico chi è, quello che conta è l'idea credo...)

Carissima xxx,


passerà un poco prima di stuzzicare ancora la tua pazienza, consentimi quindi di farmi scappare qualche riga di troppo. Stanotte è il primo maggio, e non ho voglia di scrivere per me, ma di scrivere a te. Grazie per il consiglio su : " Il più grande uomo scimmia del Pleistocene". Sono entrato in libreria, ed avendo dmenticato il titolo completo ho mugugnato un: "Pleistocene... Lewis". Colpa dell' Homo Technologicus, ormai abituato a riversare i pensieri su memorie magnetiche e per cui, prima o poi, le emozioni faranno la stessa fine, e ci innamoreremo di immagini laser 3D. Comunque, con pazienza, il libraio ha commentato: "Si, certo... Lewis, molto divertente". Visto che gli si erano illuminate le pupille, la mia curiosità è addirittura cresciuta. Ad essere onesto avevo snobbato questo libro in passato, come avrebbe detto Calvino esistono libri che poni negli scaffali del "leggerò" e restano qui per un tempo indefinito. Ciò che mi ha sempre frenato è stato il ricorrere nei consigli di quel riduttivo "divertente". Se non fosse stato per te, mi sarei fermato qui, e l' avrei perso. Sono rimasto colpito, quasi stordito da Lewis. Mi hanno impressionato diversi aspetti della storia, ma più di ogni altra cosa lo trovo intelligente, e purtroppo come l'intelligenza ci ha difeso dalla forza delle specie feroci essa non è bastata cinquecentomila anni fa e non basta oggi a renderci uomini migliori. Adesso mi sento atterrito, perché ciò che resta a Terry Pratchett, critica, di una storia così, è che: " il famoso biologo (non ricordo come si chiami) ne avesse riso tanto da cadere dal cammello nel bel mezzo del Sahara!", e ciò che ricordavano i miei amici o il libraio è sempre questo velo di comicità, mentre l'intento di Lewis era indubbiamente più profondo... che dire per esempio del colpo di scena finale sul " cannibalismo", un metaforico cannibalismo della nostra autenticità?! Chissà.

Ora entro un pò in confidenza. Mi è capitato in questi giorni di andare a vedere il film su John Fante: "Chiedi alla polvere". Cosa hanno a che fare Lewis e Fante? (dirai tu).

Odio terribilmente Fante, infatti non ho letto molto di lui. Odio il talento sproporzionato, vittima di un narcisismo fine a sé stesso. In un certo senso ciò che odio in Fante è ciò che lo allontana da Lewis. Spicca in Fante l'aristocratica consapevolezza della propria genialità, vissuta come possibilità di fortuna e ambizione, ma anche come punto di inconsistenza fine a sè stessa. L'opposto della condivisione di idee e dell'originale impianto di Lewis. Nella sala del cinema mi trovavo circondato dalla penombra, e mi sono smarrito nella descrizione di Los Angeles, mi è scivolata addosso una descrizione polverosa in cui si inseguivano alcune atmosfere che avevo maldestramente impiegato nel capitolo 6 di "Chi è Alice?". Ignoravo quel passaggio di Fante, eppure le mie cadenze, le scelte che avevo fatto per raggiungere la stessa fisicità di una città sovrastata dalla stratificazione umana, mi sono parse così disastrose e inappropriate se poste in confronto con quanto invece ascoltavo. Ho sentito stringersi una tenaglia proprio sotto le costole, e avrei voluto sprofondare in un buco fino all'inferno dall'imbarazzo! Ho quasi pianto!

Scusa. Vengo al punto.

Esistono scrittori che posseggono la magia di rievocare frasi di una forza narrativa impressionante. Fante e Baricco mi danno questa sensazione. Ci sono poi altri autori, come Sepulveda (penso alle Rose di Atacama) o Lewis, che scivolano con la tensione delle proprie idee sulla schiena del saper scrivere, ma che lambiscono appena il fascino della letteratura pura, e rimangono... Divertenti.

Purtroppo i nostri tempi finiscono per inghiottire i veri scrittori. E questi diventano personaggi, tu sei una delle rarissime eccezioni a questa regola catastrofica. Dovrei a questo punto consigliarti un romanzo. Ti consiglierò invece un Non-Romanzo. Quello che a mio avviso avrebbe potuto essere uno tra i migliori risultati letterari del nostro tempo, e invece resta la gruccia di legno di un film, e lo schizzo affrettato di un autore distratto da altro. Parlo di "900" di Baricco. Se lo hai già letto o lo leggerai non puoi che pensare che sia intenso, vero, ma ti rimane l'amara sensazione, tra lampi di puro talento, di chiederti quale immenso libro sarebbe stato se l'autore avesse avuto la passione e la convinzione di credere in quel progetto.

Ti ho scritto questi miei pensieri sconnessi, perché ti appartiene un dono che persone " normali" (come me), inseguono tra gli spettri della notte, ma faticano a cercare e sanno che magari in certe imprese non riusciranno mai, senza per questo darsi per vinte, ma.... tu possiedi la stessa forza di dire, e con xxxx mi hai colpito per la sottigliezza e la ricerca di un intento preciso, allora, visto che ho l'occasione di raggiungerti con queste parole adesso, spero che già stai meditando un'ardua impresa che farebbe felici noi tutti, uomini e fantasmi di uomini scimmia, o come avrebbe detto qualcuno cinquecentomila anni fà: " Fate che il vostro motto sia di lasciare il mondo un poco migliore di come l'avete trovato."

Un abbraccio,

Diego.
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lisolachenonce
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Re: Spirito di iniziativa.

Messaggio da lisolachenonce »

Già appunto. Ma il romanzo finisce con la frase "fine del pleistocene", mi pare...
Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato (U.Saba)
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Nam concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur.(Sallustio)
...l'erba / lieta, dove non passa l'uomo ((Ungaretti)
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Frine
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Messaggio da Frine »

ricordiamoci, inoltre, che con la sua dipartita egli contribuì a forgiare le fondamentali istituzioni sociali del parricidio e della patrifagia, capaci di dare continuità sia alla comunità sia all'individuo.
Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre. (Stefano Benni)

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massiprof
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Messaggio da massiprof »

L'ho letto un bel po' di tempo fa e mi aveva colpito positivamente, anche perché l'idea dell'evoluzione come una serie di scoperte casuali è gustosissima. Vi consiglio anche La vera storia dell'ultimo re socialista, che rivisita la storia dell'Inghilterra tra Otto e Novecento.
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