E’ da settembre che mi riproponevo di leggere qualcosa di Javier Cercas, grazie all’ottima impressione ricavata dall’incontro di Mantova. Soldati di Salamina ha più o meno confermato l’impressione: Cercas è un autore appassionato e soprattutto curioso, che ama giocare con il proprio alter ego romanzesco e sviluppare intrecci che attingono dalla storia del suo paese e scavano nella profondità degli individui, alla ricerca del segreto impulso di ogni azione.
Un giornalista e scrittore deluso, un Javier Cercas da non confondere con l’autore, si lascia poco a poco catturare da una vicenda accaduta durante la guerra civile: un illustre intellettuale falangista scampa alla fucilazione grazie all’inspiegabile aiuto di una guardia repubblicana che, scopertolo, lo lascia andare.
Un ottimo spunto, peccato che nella prima parte del libro proprio non si riesca a volare. La storia del Cercas personaggio, il suo girare intorno alla storia fino a farsene prendere, è un susseguirsi di riferimenti storici che affaticano e non catturano l’attenzione.
Continuate però la lettura e sarete premiati: la ricostruzione della vicenda entra nel vivo a metà del romanzo e da qui alla fine si rimane incatentati alla pagina e al lento ricostruirsi della storia, in un continuo scambio tra presente e passato, Storia e racconto.
Un libro da leggere per riflettere sulla guerra civile, sugli esseri umani e sul gioco della scrittura
Javier Cercas - Soldati di Salamina
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- zazie
- Olandese Volante
- Messaggi: 3653
- Iscritto il: mer nov 06, 2002 10:06 pm
- Località: Milano (oramai)
- Contatta:
Javier Cercas - Soldati di Salamina
Ultima modifica di zazie il mar dic 05, 2006 10:29 am, modificato 1 volta in totale.