Un giornalista quarantenne di Helsinki, Vatanen, tornando una sera in macchina con un collega da un servizio fuori città investe una lepre che fugge ferita nel bosco. Vatanen scende dalla macchina: la insegue, la cura e inizia con lei il suo vagabondaggio ricco di avventure e incontri per la Finlandia.
Incomincia una nuova vita: un uomo insoddisfatto della sua vita familiare (una moglie odiosa che lui considera “cattiva”), un lavoro che gli ha procurato grandi delusioni, ("l’informazione non passava, veniva annacquata, mascherata, ridotta a una allegra storiella"), una grigiore a cui non trova via di scampo fino all’incontro con la lepre e l’inizio di una vita completamente libera. Gira per il paese, fa strani incontri, fa mille lavori, ha avventure divertenti e surreali… in poche parole questo libro mi è sembrato un inno alla libertà, un invito a fuggire dallo stress e dalla vita assurda della città per trovare la pace nella natura incontaminata di questo paese nordico.
Un libro molto bello da dove emerge il grande amore dell’autore per la natura e per gli animali.
L'anno della lepre - Arto Paasilinna
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