Commenti e altri commenti e rispettive trame da ibs.it:
"Nella Vienna di fine Ottocento ha inizio tra visioni e apparizioni la notte brava del dottor Fridolin, medico alla moda sposato a una donna bellissima. In un'atmosfera allucinata e onirica l'uomo si imbatte in quattro donne che gli si offrono inutilmente: la figlia di un paziente defunto, una prostituta, la ragazza-bambina figlia di un affitta-costumi, una donna nuda e bellissima, incontrata a una festa in maschera in una villa misteriosa. Tornato a casa, frustrato per non avere commesso l'adulterio, ascolterà dalla moglie il racconto di un sogno in cui lui veniva tradito."
"Nella Vienna fin de siècle, un medico e la moglie conducono una vita di quieta felicità. Ma un ballo in maschera, e l'incontro con due misteriose figure in domino rosso, fanno precipitare i protagonisti in una nottata di incomprensibile avventure, di cui risulterà impossibile discernere la realtà dal sogno. Una novella in cui si coglie l'eco delle teorie psicanalitiche su cui lavorò Freud in quegli stessi anni ma che non è affatto la traduzione poetica di una qualche dottrina scientifica o filosofica, ma semmai un luogo in cui si condensa e trova lucidissima espressione il malessere esistenziale di un'intera epoca."
Ho letto questo romanzo grazie a un ring di Faust.
E non mi è piaciuto per niente.
Dal momento che tra le j.e. ho notato opinioni contrastanti, ho pensato che si sarebbe potuta spostare qui la discussione e magari approfondirla. A me piacerebbe.
Per i noti motivi di pigrizia e l'ora tarda che non concilia le recensioni, copio-incollo la mia j.e. a vostro suo e consumo:

Beh, che dire?
Non ci siamo, non è un libro per me, no no...
Ho sempre desiderato leggere questo libro perché non avevo capito il film. Ora ho capito e non ci trovo nulla di che.
Mi accodo al commento di Claudia, mi sembra davvero che tutto il libro sia la descrizione della voglia del protagonista di tradire la moglie, di fare qualcosa di trasgressivo e della conseguente continua giustificazione di questa voglia.
E da questo punto di vista l'ho trovato davvero banale. Nessuna originalità e/o dignità nella ricerca dell'avventura e nell'oblio...il protagonista riesce a dimenticarsi non solo la moglie, ma anche la figlia, e non il proprio lavoro. Come dire "sono un medico", ma non _necessariamente_ un "marito e un padre".
Il personaggio su cui si regge il libro mi è apparso quindi non solo banale, ma meschino e proprio piccolo (come uomo) e la sua avventura altrettanto meschina e piccola.
Non vedo, come invece indicato da chi mi precede, questa analisi della pulsione femminile, descritta nel pessimo (a mio parere) racconto di un sogno in cui la donna assume le solite fattezze diaboliche
Se si tratta di pulsioni femminili, lo sono comunque filtrate e raccontate dall'occhio di un uomo. Ma a mio parere non sono descrizioni di desideri di trasgressione femminili.non a caso ride della crocifissione del marito
In definitiva, il libro per lo meno si capisce, l'idea è intrigante, ma quanto a sondare l'animo umano, prima e dopo questo romanzo, c'è stato di meglio!
