La forza del passato - Sandro Veronesi

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ciucchino
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La forza del passato - Sandro Veronesi

Messaggio da ciucchino »

La vita tranquilla di un quarantenne scrittore di libri per bambini viene scombinata da uno strano incontro con un tassista abusivo: questo uomo prima lo sconvolge rivelandogli un particolare intimo della sua famiglia che nessuno poteva conoscere, poi gli rivela di essere il migliore amico di suo padre, da poco morto, poi confessa un incredibile segreto: suo padre non era il bigotto generale democristiano, probabilmente filofascista, amico di Andreotti, cristiano convinto e politicamente conservatore bensì un agente segreto del KGB inviato in Italia alla fine della seconda guerra mondiale come supporto alla potenza sovietica nel caso di scoppio di una guerra.
La notizia è assurda: suo padre? Il Generale con cui ha sempre litigato soprattutto per motivazioni politiche? L’amico di Andreotti con cui andava a messa tutte le mattine? E sua madre? Anche lei sapeva e ha taciuto? La storia è assurda ma questo strano personaggio è ambiguo e lo mette in difficoltà: da un lato sembra conoscere perfettamente suo padre e dall’altro sembra un mitomane.
Lo scrittore entra in crisi: prima una fuga irrazionale e precipitosa con la sua famiglia, poi i tentativi di capire quale sia la verità fino ad arrivare alla consapevolezza che la sua vita non è quello che pensava e tutto è in discussione: se stesso (è veramente un bravo scrittore per bambini o un astuto che copia le idee di altri?), suo padre (è veramente l’opposto di quello che lui ha sempre creduto?), sua moglie (è veramente la donna fedele per cui ha sempre mantenuto un comportamento corretto evitando ogni tentazione extraconiugale?).
All’inizio il romanzo non mi convinceva con questa storia così assurda e con uno stile di scrittura un po’ freddo (non mi piace quando l’autore sembra rivolgersi direttamente al lettore). A metà del libro lo stile cambia: un capitolo bellissimo quando descrive l’incidente con il motorino e le sensazioni e emozioni del protagonista, per poi arrivare a un finale inaspettato.
Tutto sommato, quindi, mi è piaciuto e ve lo consiglio. :wink:
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)

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