Amin Maalouf è uno scrittore libanese dotato di tre qualità importanti: sintesi, chiarezza e immaginazione. Quando nel 1983 ha deciso di dedicarsi alla divulgazione storica ha impiegato al meglio queste qualità, creando un’opera snella e avvincente.
Delle crociate sappiamo quello che abbiamo appreso a scuola o quello che la nostra curiosità ci ha spinti a indagare, restando in entrambi i casi nei limiti di una lettura più o meno filoccidentale, se non nel giudizio perlomeno nel punto d’osservazione.
Il libro di Maalouf, semplicemente, riscrive quella storia dal punto di vista di coloro che, arabi ma non solo, subirono l’invasione dei “franchi”. Non si tratta di un pamphlet, la narrazione si tiene lontana dai giudizi e quando li esprime cerca di comprendere gli avvenimenti più che distribuire colpe e meriti.
Detto questo, il quadro d’insieme che ne deriva è radicalmente diverso da quello a cui siamo abituati.
In primo luogo, appare evidente che il conflitto è davvero uno scontro tra civilità… medicina, giustizia, arte, sono moltissimi i settori in cui il confronto è tutto a svantaggio degli occidentali, che compensano le mancanze con il coraggio militare e la ferocia.
In secondo luogo, emerge dalla parte dell’islam uno scenario politico estremamente variegato e complesso.
Particolarismi e ambizioni personali sono in effetti le caratteristiche che accomunano tutti i protagonisti di queste vicende, dando luogo a infiniti intrecci che sono quanto di più lontano si possa immaginare dalla visione manichea delle crociate.
Se però volete a tutti i costi trovare i “buoni” Maalouf non vi deluderà. Sono molti i gesti di coraggio e lealtà e in alcuni preziosi momenti, la sincera curiosità di incontrare l’altro, mettendo assai pragmaticamente da parte le differenze religiose.
Ecco un altro punto essenziale: consapevolmente o meno, Maalouf ridimensiona il peso assegnato dalla fantasia popolare al contenzioso religioso. Certo, la fede gioco un ruolo importante in questa lunga storia, ma a conti fatti si tratta pur sempre di un’arma nelle mani della politica.
Un libro consigliato a chi ha voglia di abbandonare qualche pregiudizio e a chi pensa che la storia sia spesso più avvincente della finzione.
Amin Maalouf - Le crociate viste dagli arabi
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concordo in pieno!chi pensa che la storia sia spesso più avvincente della finzione.

ci dai qualche altra informazione sul libro? edizione, prezzo.
"...in esso vivevano uomini aridi e oscuri al pari di corde di violino, esseri dai quali si potevano però trarre tutti i valzer, tutte le lacrime, tutti i suoni del mondo." Ilja Ehrenburg




