Grossman cerca di capire e di far capire le ragioni di chi vive sulla propria pelle il conflitto tra Israeliani e Palestinesi intervistando i profughi nei campi palestinesi e i coloni ebrei. Con grande onestà intellettuale, cerca di comprendere le ragioni del profondo odio che i palestinesi provano per gli ebrei giustificato dalle condizioni inumane in cui sono costretti a vivere, dal fatto di essere stati sradicati dalla loro terra, di essere delle pedine nelle mani degli altri governanti arabi, dal trattamento disumano a volte inferto dai soldati israeliani.
E’ un libro scritto nel 1988 pochi mesi prima dell’inizio dell’Intifada ma purtroppo molto attuale. Grossman non vuole dare facili soluzioni o dire chi ha torto o ragione, ma vuole mettere in guardia tutti sul fatto che la violenza genera violenza e bisogna assolutamente fermare questa spirale di odio. Sono molto interessanti queste interviste da dove emergono le differenze tra due diverse visioni del mondo, ma è terribile la consapevolezza di come non si faccia nulla per fermare l’odio da cui non può nascere che violenza e intransigenza.
Il vento giallo - David Grossman
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Re: Il vento giallo - David Grossman
Dello stesso autore e sullo stesso argomento segnalo anche "La guerra che non si può vincere"
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Piove sui panni stesi / perché niente va mai come dovrebbe...(Kegiz)
Nam concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur.(Sallustio)
...l'erba / lieta, dove non passa l'uomo ((Ungaretti)
LE MIE ETICHETTE E I MIEI RING
Su anobii sono lisolachenoncè
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