Il corso delle cose - Andrea Camilleri

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Towandaaa
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Il corso delle cose - Andrea Camilleri

Messaggio da Towandaaa »

Il linguaggio non è ancora quello ricco di espressioni siciliane che troviamo nei romanzi di cui è protagonista Montalbano, ma ci sono già tante immagini che ricorrono poi nei lavori successivi. Esemplari in tal senso l'aneddoto su quanto possa essere loquace e significativo anche solo uno sguardo (o meglio, una "taliata") e la spiegazione che il marito cornuto offre del suo voler entrare in casa della moglie dalla finestra (come un amante) e non dalla porta.
Quest'ultimo brano, inoltre, ha immediatamente evocato alla mia mente le sottili e magistrali disquisizioni fatte dal protagonista de "Il gioco delle parti" di Pirandello: non solo perchè espresse in merito ad una analoga vicenda di infedeltà coniugale, ma anche e soprattutto per l'importanza del tema di fondo che consiste nella netta distinzione tra la realtà vera delle situazioni (che solo i diretti interessati possono conoscere) e la loro apparenza agli occhi degli estranei.
A ciò si aggiunga poi un altro tema fondamentale: quello della molteplicità delle interpretazioni che possono essere date di uno stesso fatto, tante quanti sono i soggetti che si cimentano nella ricostruzione dell'evento. E ancora una volta come non tornare ai pirandelliani "Così è (se vi pare)" e "Uno, nessuno e centomila" ? E come non ripensare anche all'esplicita sintesi che di questo concetto darà in seguito lo stesso Camilleri ne "La forma dell'acqua" (l'acqua non ha una forma in sè, ma assume quella del recipiente che la contiene) ?
Là come qua: un'unica vicenda che si presta a diverse possibili spiegazioni. Là come qua: un contesto sociale in cui nessuno vede, sente o parla, anche se tutti vedono, sentono, parlano e agiscono di conseguenza.
E l'arte, la maestria, sia di Pirandello che di Camilleri nel descrivere tali vicende sono tali che nel lettore l'aspettativa del "vedere come va a finire" finisce per passare in secondo piano rispetto al piacere immediato di cogliere, calandovisi dentro, la sinuosità del corso delle cose.
Veramente un bel romanzo.
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Sonnenbarke
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Re: Il corso delle cose - Andrea Camilleri

Messaggio da Sonnenbarke »

Per essere un esordiente (è il primo romanzo di Camilleri) è davvero promettente! :P
Come diceva Towandaaa, il linguaggio non è ancora quello di Montalbano, ma si vede che la direzione presa è quella, ed è molto godibile da leggere.
Corbo non è Montalbano, ma è comunque un gran bel libro, che mi sento di consigliare a tutti gli amanti di Camilleri.
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Milonga
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Re: Il corso delle cose - Andrea Camilleri

Messaggio da Milonga »

Mi associo alle recensioni positive! Ho scoperto Camilleri con Montalbano, e mi sono innamorata del suo stile e del suo modo di presentare i personaggi e i luoghi delle sue storie. L'ho poi seguito anche nei romanzi non della serie, scoprendo con piacere la sottile vena ironica e l'animo profondamente siciliano che, come fa notare Towandaaa, porta a volte a parallelismi con il suo illustre conterraneo Pirandello.
Questo libro mi mancava, e devo dire che come romanzo d'esordio ha tutte le carte in regola per non deludere :-)
La vicenda quasi banale degli spari notturni si dipana in un crescendo di ipotesi e congetture, fino al colpo di scena finale. Alcuni brani, come quello dello sguardo tra il protagonista e la vicina di casa, sono dei piccoli capolavori.
Non posso che consigliarlo!
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