Allora...
Si divide in due racconti brevi: "L'amore al tempo dei morti" e "La partenza".
Nel primo, notiamo un'ambientazione abbastanza steam punk direi. Il protagonista è ossessionato dalla morte della moglie, Sybille, così inizia una ricerca affannosa e snervante. In quell'epoca, degli anni '90 alternativi direi, i morti possono scegliere di essere resuscitati e iniziare quindi a vivere in apposite città dove solo loro possono "gestire la loro vita" (perfetto eufemismo babesco) lavorando, amando...vivendo insomma. C'è un solo problema: i vivi e i morti non possono avere nessun tipo di relazione. Alla fine, dopo una serie di peripezie oniriche, il protagonista deciderà di riavvicinarsi con l'amata...beh non svelo nulla va.
Per quanto concerne il secondo racconto, invece, notiamo un avvicinamento ai racconti dei classici scrittori: la tematica secondo me è un filino più banale, ma non nel senso del termine comunque. In un tardo 2000 le persone, grazie a sofisticati trattamenti coorporei rivitalizzanti, trapianti e chi più ne ha più ne metta, possono vivere fino a tardissima età (130 anni e così via) rimanendo però relativamente giovani. Se scelgono di morire, o come dicono di loro di "andarsene", si recehranno in una specie di hospice in attesa del loro trapasso...
Elementi davvero strambi si mischiano a concetti etici molto forti...
E poi costa davvero poco...

)))