
Cosa pensereste se una mattina vi svegliaste… diversi? Ma non nell’umore, piuttosto nell’aspetto. Non parlo di un semplice trovarvi più magri o più grassi, più belli o più brutti, immaginate di scomprirvi un’altra cosa. Ad esempio un insetto sgradevole.
Questo è ciò che è accaduto al povero Gregor Samsa nel racconto “La metamorfosi” di Franz Kafka.
La narrazione è praticamente tutta dal punto di vista del personaggio principale, Gregor ed affronta le sue paure, le sue ansie, il suo trarre ipotesi, congetture e riflessioni sulla sua metamorfosi.
Questo libro fa parte della mia collezione di letture fatte molti anni fa. Lavoravo ancora in fabbrica e lo leggevo nelle tratte di andata e ritorno in pullman. Ma questo è un racconto più che un romanzo e si legge praticamente tutto d’un fiato.
C’è qualcuno che in esso ci vede uno spunto di autobiografia annunciata, quasi la previsione, l’intuizione di quella che sarebbe stata la sua malattia (la tubercolosi) ed il suo stato precariamente costante di salute.
Kafka muore a Vienna il 3 giugno 1924.
Se desiderate saperne di più su questo scrittore, visitate la sua pagina su Wikipedia.
Ecco di seguito alcuni flash presi dal libro.
(pagina 157) - “Riposava sulla schiena, dura come una corazza, e sollevando un poco il capo vedeva il suo ventre arcuato, bruno e diviso in tanti segmenti ricurvi, in cima a cui la coperta da letto, vicina a scivolar giù tutta, si manteneva a fatica. Le gambe, numerose e sottili da far pietà, rispetto alla sua corporatura normale, tremolavano senza tregua in un confuso luccichio dinanzi ai suoi occhi”
(pagina 167) - “E si mise all’opera per spostare, con una oscillazione sempre uniforme, il corpo in tutta la sua lunghezza fuori del letto. Lasciandosi cadere in questa maniera, il capo, che cadendo voleva tenere ben sollevato, doveva rimanere logicamente illeso. La schiena sembrava essere dura, e cadendo sul tappeto non si sarebbe forse danneggiata. La preoccupazione più grave era per lo schianto che sarebbe avvenuto”
(pagina 181) - “Spesso se ne stava lì intere e lunghe notti, senza dormire un minuto e raschiando per delle ore il cuoio. Oppure, senza spaventarsi della fatica, spingeva una seggiola verso la finestra, si arrampicava sul davanzale puntellandosi sulla sedia e vi si affacciava poi, evidentemente per un vago ricordo del senso di liberazione che provava una volta a spaziare fuori con lo sguardo”
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TITOLO: La metamorfosi
AUTORE: Franz Kafka
Non v'indico editore e codice isbn perché di questo romanzo/racconto ne hanno stampati di edizioni diverse a prezzi diversi, in qualsiasi libreria basta dire autore e titolo e di sicuro ne avranno una versione.
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