Maria Corti - L'ora di tutti

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Rodolfo II
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Maria Corti - L'ora di tutti

Messaggio da Rodolfo II »

Nel luglio del 1480 un improvviso vento di tramontana fa si che una flotta turca si trovi a veleggiare verso Otranto, che ha la sfortuna di essere il punto più a est d'Italia. I turchi pongono l'assedio alla città che viene strenuamente difesa per alcuni giorni dalle esigue truppe napoletane e dai semplici abitanti della città, fino ad allora abituati a una vita completamente diversa, dedita esclusivamente (o quasi) alla pesca. La situazione si rivela quasi subito disperata e i tormenti degli assediati si fanno indicibili nell'attesa di improbabili rinforzi o dell'ingresso in città dei nemici.

Maria Corti apre questo suo romanzo storico descrivendoci la città di Otranto ai giorni nostri e raccontando il culto dei martiri periti in quell'assedio: ma piuttosto che accodarsi ai moderni pellegrini rumorosi che visitano spesso distrattamente le reliquie delle vittime, preferisce immaginare (o ascoltare direttamente?) le loro voci che le raccontano ciò che hanno visto e vissuto.

Di volta in volta, il racconto proviene da un personaggio diverso: il pescatore che scopre il proprio coraggio nella paura di morire e nell'amore per la famiglia (nonostante la sua carne si riveli naturalmente debole); il nobile napoletano che governa Otranto sforzandosi di comprenderne gli abitanti (che lo vedono molto distante o non lo vedono affatto) e impegnandosi ugualmente nelle discussioni con il dotto rappresentante della corona spagnola e nella difesa in prima linea della città; la giovane Idrusa, bellissima e irrequieta ragazza che non si rassegna alla vita che altri hanno scelto per lei, conscia della propria diversità e di un destino che sarà (inevitabilmente?) infelice; il sopravvissuto all'assedio posto di fronte, insieme ai propri amici, alla più terribile delle scelte; e infine il giovane soldato destinato a vedere il fasto della città risorto dalle ceneri della guerra.

Lo stile della Corti è limpidissimo e appassionato, le descrizioni dei luoghi, delle vite dei personaggi e dei loro animi sono efficacissime e coinvolgenti: questo è un romanzo storico che vuole raccontare anche i sentimenti e i rapporti tra le persone (tra gli amanti e tra gli sposi, tra i genitori e i figli, tra i vecchi e i giovani). Sentimenti che spesso, con la loro universalità, fanno dimenticare che si tratta "solo" di una storia di più di cinquecennto anni fa.

Consigliatissimo.

Maria Corti - L'ora di tutti
Bompiani, 9 euro
E tu vuoi viaggiarle insieme, vuoi viaggiarle insieme ciecamente perché sai che le hai toccato il corpo, il suo corpo perfetto con la mente. (FdA)) - La cosa che più mi piace fare è niente. (WtP) - Ma conosco le coincidenze del 60 notturno, lo prendo sempre per venire da te (RG) Immagine La mia Wishlist
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-gioRgio-
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Re: Maria Corti - L'ora di tutti

Messaggio da -gioRgio- »

Alla recensione di Rodolfo II aggiungo solo quanto ho scritto nella JE quando lo rilasciai:

"E' un romanzo a sfondo storico, ma dentro ci passa il messaggio della storia fatta dai "piccoli", da ogni singolo granello di sabbia che forma una tempesta. Quando la tempesta si e' placata sembra che la spiaggia non sia affatto cambiata, che la storia vi sia scivolata sopra, ma ogni granello ha dato qualcosa di unico, ogni granello ha una storia immensa da raccontare."

Non e' solo consigliatissimo: e' uno dei miei romanzi preferiti in assoluto.
-gioRgio-

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Angelica Falconeri
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Messaggio da Angelica Falconeri »

Vorrei -a proposito dei soldati napoletani - specificare che i suddetti se la squagliarono, altro che difesa....Per gli amanti di questo splendido - ma non unico - romanzo sull'argomento segnalo "Lo scriba di Casole" edizioni Besa, di Raffaele Gorgoni. Pochi come lui conoscono quella tragica storia. Nessuno come lui ne ha illustrato così magnificamente i retroscena politici. Altri titoli su Otranto meriterebbero almeno un accenno, ma - per modestia - sorvoliamo..... buona lettura, Angelica
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Carmilla
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Messaggio da Carmilla »

In effetti c'è poco da aggiungere alla recensione di Rodolfo Anchisi.
Porterei solo l'attenzione sul modo - a mio parere ammirevole - in cui la storia generale procede pur passando dalla storia di un singolo personaggio ad un'altra (si capisce? :eh?: ) e sul modo in cui le informazioni sono distribuite. Ciò che accade può essere compreso, in tutte le sue sfumature, solo alla fine, solo dopo che i punti di vista dei protagonisti sono stati ricomposti proprio come le tessere di un mosaico (sì, lo so, il paragone è banale... :roll: )

Per quanto riguarda gli spagnoli scappati credo che ci si riferisse all'unico che (si immagina) decide di rimanere e non certo per senso del dovere ma per non sfigurare di fronte al suo amore otrantino, pur sapendo di non avere alcuna speranza di sopravvivere.

Cara Angelica, la storia diOtranto mi interessa tantissimo anche per motivi personali. Ho letto il romanzo di Cotroneo anni fa e non mi era dispiaciuto, se conosci altri titoli validi sull'argomento me li consiglieresti?
Grazie
"La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda, e come la si ricorda per raccontarla"
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"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"

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