La storia è costruita come un mosiaco, come un affresco i cui protagonisti gravitano intorno a palazzo yacoubian, un palazzo degli anni trenta in cui vivono in tanti, anche se in tante condizioni diverse.
L'ho trovato molto vivace e stimolante, e ho scoperto aspetti che non mi sarei aspettata nell'Egitto di oggi, nel bene come nel male (le donne naturalmente sono le prime a pagare).
E' naturalmente affrontato anche il tema dell'islamismo estremista, trattato con uno sguardo molto lucido e obiettivo cercando di sondarne le origini, i motivo fondanti, piuttosto che limitarsi a descrizioni scontate.
Insomma, un libro che fa sorridere, che tocca moltisismi temi (matrimonio, omosessualità, politica, religione) e fa riflettere.
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