Le regole della casa del sidro - John Irving

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ciucchino
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Le regole della casa del sidro - John Irving

Messaggio da ciucchino »

Un bellissimo libro da cui è stato tratto un altrettanto ben riuscito film. Non si può non rimanere coinvolti dalla vita di Homer: dall’orfanotrofio alla vita con Candy e Wally.
E’ molto interessante come viene trattato il tema dell’aborto. Non solo dal punto di vista della donna, ma dal punto di vista etico del medico: in una società dove l’aborto non è ammesso dalla legge, è etico che un medico si rifiuti di praticarlo? La donna non può scegliere se l’aborto è vietato, ma, proprio perché vietato, il medico, anche se contrario, non può rifiutarsi altrimenti lederebbe il diritto di scelta della donna (oltre che comprometterne la salute visto che probabilmente la donna si rivolgerebbe a qualche “macellaio”). Nel suo orfanotrofio, il dr. Larch ha voluto permettere alla donna di scegliere se abortire o mettere al mondo un orfano senza voler giudicare e rispettandone la scelta. Homer non vuole praticare aborti perché per lui il feto ha un’anima e, nonostante fugga dall’orfanotrofio a cui sembra inevitabilmente legato, dovrà scegliere se continuare la nuova vita che si è costruito o ritornare.
L’unica pecca del romanzo è la figura di Angel: mi sembra un personaggio inutile intorno al quale ruota una parte del romanzo troppo inverosimile.
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)

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liberliber
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Messaggio da liberliber »

ehm io ho trovato il film una pizza mortale, e inoltre ho avuto l'impressione che si trattasse di due storie incollate (malamente) assieme, il libro invece? :roll:
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ciucchino
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Messaggio da ciucchino »

si trattasse di due storie incollate (malamente) assieme
Nel libro, secondo me, non si ha questa impressione perchè la partenza improvvisa di Homer con 2 sconosciuti è resa più plausibile dal personaggio di Melony che io non ricordo ci fosse nel film.
"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
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vanya
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Messaggio da vanya »

un Irving splendido e duro quello delle Regole, che ho amato moltissimo, anche e soprattutto per come tratta il tema dell'aborto e per come riesce a prendere posizione in proposito. e poi la storia, strampalata, surreale ( forse qui un po' meno del solito), romantica e grottesca. ma si sa, a noi drogati di Irving le sue storie fanno impazzire e non ci fanno alzare gli occhi dal libro, espressione trita, ma letterale in questo caso. un gran bel libro in ogni caso, anche per chi non ha amato l'autore in altri romanzi.

dissento però dall'opinione di Ciucchino sulla qualità del film. l'ho trovato pessimo e piatto, una delle peggiori trasposizioni che mi sia capitato di vedere ( anche se mi pare di ricordare che la sceneggiatura fosse, aimè, dello stesso Irving).
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

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Miss Piggott
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Messaggio da Miss Piggott »

Confesso che le Regole è il libro di Irving che mi ha preso di meno.
Non che non mi sia piaciuto, però l'ho trovato un po' più sdolcinato e ruffiano rispetto alla sua produzione abituale...
Bellissimo il modo in cui si parla di aborto, e il personaggio del vecchio medico. Resto comunque dell'idea che Il mondo secondo Garp e Hotel New Hampshire sono molto superiori a Le regole della casa del sidro... 8)
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lizzyblack
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Re: Le regole della casa del sidro - John Irving

Messaggio da lizzyblack »

Comincio col dire che il libro mi è piaciuto molto. La storia è particolare, da una parte molto profonda e dall'altra con elementi che la rendono fantasiosa ma non abbastanza da pensare che non possa succedere veramente. Trovo che i personaggi siano molto ben definiti, ma anche qui non si arriva mai a descriverli tanto da "immobilizzarli" dentro un personaggio preciso; anzi, è molto facile per il lettore poterli immaginare a proprio piacimento. Gli argomenti "importanti" sono tanti: aborto, abbandono di minori, guerra, handicap, adozione, razzismo, violenze. Alcune sono toccate solo di sfuggita (ma non per questo meno considerate), altre decisamente a fondo. In particolare, le pratiche mediche e la coltivazione delle mele sono raccontate con dovizia di particolari (nel secondo caso, poi, ad un certo punto si ha la sensazione di poter essere in grado di partecipare al raccolto e alla torchiatura delle mele per fare il sidro :P).
Non ho visto il film, ma trovo che le varie storie che si intrecciano nel libro siamo molto ben collegate, anzi sicuramente non ho mai avuto la sensazione che si passasse da una storia all'altra senza un legame (il fatto che nel film non fosse presente Melony, è sicuramente un motivo per cui la storia possa sembrare "spezzata").

Ora passo ai lati negativi. Personalmente ho trovato che, a volte, l'autore fosse un po'... logorroico! In alcuni punti, e in particolare dopo la metà del libro, sembra che le pagine non scorrano mai O_o. Ho riscontrato che alcune cose poi, arrivando alla fine, sono decisive per la storia intera, ma altre forse un po' troppo dilungate...
La seconda nota dolente, ovviamente non per colpa dell'autore, è la traduzione di questa particolare edizione (Tascabili Bompiani, aprile 2002). Ci sono vari errori di traduzione visibili anche senza testo a fronte (per citarne uno, "eventually" viene più volte tradotto con "eventualmente", dando un significato completamente diverso alla frase). Il tentativo di far parlare i bambini e i braccianti in maniera sgrammaticata viene reso ridicolo dall'uso eccessivo di particelle pronominali ridondanti e dal continuo uso di "a me, a te, a noi" come rafforzativi finali. In altri punti c'è proprio un pessimo lavoro di revisione, con frasi sconnesse che sembrano non avere un significato.
Il consiglio è, se potete, leggetelo in lingua originale (anche se la grande quantità di termini medici e botanici potrebbe allo stesso modo rendere difficile la lettura), oppure optate per un'edizione tradotta più recentemente.
Liz

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Gahan
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Re: Le regole della casa del sidro - John Irving

Messaggio da Gahan »

Questo libro è rimasto nella mia lista TBR per un sacco di anni e questa estate mi sono decisa a portarlo con me in vacanza.
Non avevo mai letto niente di Irving ma ho trovato il libro scorrevole, intrigante e coinvolgente.
Anch'io ho trovato noiosa la parte relativa al personaggio di Angel adolescente e penso che verso la fine l'abbia tirata un po' troppo per le lunghe: di fronte all'ennesima gravidanza indesiderata ho pensato "basta! ha stufato!".
Le vicende raccontate sono molto dure e crude e le scelte dei personaggi sono spesso discutibili, ma comunque la storia mi ha preso fin dall'inizio e i personaggi mi sono un po' "rimasti addosso". Con questa espressione intendo dire che a volte mi affeziono tantissimo ai personaggi e mi sembrano persone reali, mi sembra quasi di conoscerli. Questo libro mi ha fatto questo effetto.
Mentre lo leggevo in vacanza, ogni tanto mi fermavo e facevo il riassunto ai miei compagni di viaggio. Qualcuno è inorridito davanti a tutti quei particolari di anatomia, chirurgia, ecc. motivo per cui forse non consiglierei la lettura proprio a tutti.
Mi piacerebbe in futuro leggere qualcos'altro dello stesso autore.
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francesina
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Re: Le regole della casa del sidro - John Irving

Messaggio da francesina »

Gahan ha scritto: Mi piacerebbe in futuro leggere qualcos'altro dello stesso autore.
Irving è uno dei miei scrittori preferiti e la lettura dei suoi libri resta dentro a lungo: ha un tocco geniale ed è un grande narratore, anche se è vero che spesso si dilunga e i suoi romanzi tendono ad essere lunghetti.
Io ti consiglio caldamente Il Mondo secondo Garp (credo di averlo regalato praticamente a tutti i miei amici!) e Hotel New Hampshire!
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

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ikky
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Re: Le regole della casa del sidro - John Irving

Messaggio da ikky »

Di Irving io avevo letto grazie ad un ring Hotel New Hampshire e mi era piaciuto.

Le regole della casa del sidro mi sa che l'avevo comprato e liberato senza leggerlo causa trasloco. Il film non mi aveva entusiasmato per cui non avevo fretta di leggere il libro, ma mi sono ricreduta. Il libro mi e' piaciuto molto e definitivamente lo consiglio. Io l'ho letto in lingua originale quindi non posso commentare sull'edizione italiana. Il film taglia molto rispetto al libro, direi che taglia parti essenziali. Tutta la prima parte che spiega perche' il dr Larch sia diventato un abortista, e la storia tra Homer e Candy che dura ben oltre il ritorno di Wally. Il libro tratta di questioni delicate, di relazioni interpersonali, di quanto sia difficile scegliere, della paura di non soddisfare le aspettative, di quanto sia difficile dire la verita' quando c'e' il rischio di ferire chi si ama.

Se qualcuno vuole la versione inglese prima che la liberi mandatemi un MP.
I miei ring: http://bookcrossing.com/mybookshelf/ikky

Non spedite nulla senza avvisare, mi sono trasferita all'estero
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Gahan
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Re:

Messaggio da Gahan »

vanya ha scritto: dissento però dall'opinione di Ciucchino sulla qualità del film. l'ho trovato pessimo e piatto, una delle peggiori trasposizioni che mi sia capitato di vedere ( anche se mi pare di ricordare che la sceneggiatura fosse, aimè, dello stesso Irving).
Incuriosita nei giorni scorsi ho guardato il film e mi trovo d'accordo con Vanya.
Nel film è trasposto un decimo di quello che viene raccontato nel libro.
Non solo Melony è stata completamente tagliata fuori, ma anche Angel, e poi tutto il flashback sulla vita del dottor Larch, il percorso di crescita di Homer... Nel libro Homer viene accolto ad Ocean View come un figlio e dorme nella stessa stanza di Wally, non nel dormitorio insieme agli operai.
Sono ancora più contenta di aver letto il libro e di non aver visto solo il film!
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Therese
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Re: Le regole della casa del sidro - John Irving

Messaggio da Therese »

Io ho visto solo il film e non mi era piaciuto. Quindi leggerò il libro! ;)
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)

cinefila integralista

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