Francamente l'ho trovato molto sopravvalutato. Il protagonista è così antipatico che lo prenderei a sberle e va ben oltre il normale egocentrismo adolescenziale (che poi per metà libro è oltre l'adolescenza).
E alla fine non dice cosa succede a diversi personaggi magari non fondamentali ma comunque non irrilevanti (suo fratello ecc...).
Datato.
Avvertenza: Evitare di leggerlo in edizione scolastica, il curatore di quella che avevo sottomano è un idiota, fa passare a chiunque la voglia di leggere il libro e svela nelle note iniziali parecchie cose, oltre a metterci commenti personali che sicuramente influenzano la lettura, decisamente superflui.
Il giardino dei Finzi Contini
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Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
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Meglio mail che mp. Grazie.
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Assolutamente d'accordo sul sopravvalutato, mi aspettavo una storia di impegno politico, di opposizione al regime, invece ho trovato una storia d'amore pure banalotta.
o mi è sfuggito qualcosa, oppure avevo troppe aspettative!

o mi è sfuggito qualcosa, oppure avevo troppe aspettative!
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
cinefila integralista
Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
- Mi dispiace per te.
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- vanya
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io lo trovai bellissimo, per l'atmosfera più che per la storia in sè che in effetti non è nulla di straordinario. ma qust'aria di decadenza, di fine di qualcosa, la malinconia che c'è in ogni pagina mi piaqcuero molto. e la voglia di vedere Ferrara mi è rimasta.
ma avevo 16 anni, adesso forse ne avrei un'opinione diversa
credo tra l'altro sia uno dei pochissimi romanzi da cui è stato tratto un film altrettanto bello, se non di più, in cui De Sica era riuscito a mettere tutta la linfa del libro.
ma avevo 16 anni, adesso forse ne avrei un'opinione diversa

credo tra l'altro sia uno dei pochissimi romanzi da cui è stato tratto un film altrettanto bello, se non di più, in cui De Sica era riuscito a mettere tutta la linfa del libro.
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
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- francesina
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Re: Il giardino dei Finzi Contini
Un'ottantina di pagine e ne terminerò la lettura.
Non so ancora dire se lo trovo sopravvalutato o meno, ma senz'altro è decisamente diverso da quanto mi aspettassi... le pagine scorrono lente senza però essere noiose, il che credo contribuisca a creare quell'atmosfera malinconica e di decadenza di cui parlava Vanya e che in effetti rappresenta il fascino del libro.
Per il resto la storia in sé non ha grandissimo spessore, con il protagonista/narratore trovo difficile impersonificarsi e i due fratelli Alberto e Micol a me sembrano parecchio spocchiosetti. E dire che avevo una compagna di scuola chiamata Micol per l'amore dei genitori verso questo romanzo: il nome in sé lo trovo bellissimo, ma l'idea di una figlia con quel carattere...
Non è un libro da regalare a tutti insomma, ma anche solo per il senso della fine che trasmette sottilmente e per un ritmo che ormai solo in alcuni classici si ritrova ne consiglio la lettura.
Non so ancora dire se lo trovo sopravvalutato o meno, ma senz'altro è decisamente diverso da quanto mi aspettassi... le pagine scorrono lente senza però essere noiose, il che credo contribuisca a creare quell'atmosfera malinconica e di decadenza di cui parlava Vanya e che in effetti rappresenta il fascino del libro.
Per il resto la storia in sé non ha grandissimo spessore, con il protagonista/narratore trovo difficile impersonificarsi e i due fratelli Alberto e Micol a me sembrano parecchio spocchiosetti. E dire che avevo una compagna di scuola chiamata Micol per l'amore dei genitori verso questo romanzo: il nome in sé lo trovo bellissimo, ma l'idea di una figlia con quel carattere...

Non è un libro da regalare a tutti insomma, ma anche solo per il senso della fine che trasmette sottilmente e per un ritmo che ormai solo in alcuni classici si ritrova ne consiglio la lettura.
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
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- Gahan
- Olandese Volante
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Re: Il giardino dei Finzi Contini
Di questo libro ho trovato molto bello il linguaggio, è un italiano ricco, descrittivo, un italiano diverso, che non si legge più nei romanzi contemporanei.
Non mi piacevano però i continui incisi, quelle parentesi aperte e richiuse dopo molte righe, mi facevano perdere il filo del discorso.
Nemmeno mi è piaciuta l'infarcitura di termini ebraici di cui non conosco il significato... Forse sarò ignorante ma il termine goi che compare più volte proprio non sapevo cosa volesse dire, alla fine ho dovuto andarmelo a cercare. Ecco forse, nell'edizione scolastica ci sarebbero state le note a pié pagina con la traduzione... ma nella mia edizione no, per cui questo è stato un aspetto che ha rallentato ulteriormente la lettura.
Per quanto riguarda la trama, l'ho trovata lenta e noiosa, ho fatto molta fatica a leggerlo. Non succedeva mai niente, solo passata abbondantemente la metà cominciano a susseguirsi episodi che rendono la lettura un pochettino interessante. Non ho provato simpatia per i personaggi, non mi sono immedesimata con nessuno di loro. Concordo sulla sensazione di decadenza, ma mi ha messo una tristezza infinita...
Sopravvalutato? Non so. A me viene da pensare che lo facciano leggere a scuola (io lo avevo evitato per un soffio, ma mi era toccato Svevo!) solo perché affronta (seppur marginalmente) il tema degli ebrei, quando in realtà è un romanzo di formazione.
Sicuramente io ho molte lacune riguardo la letteratura italiana del '900 quindi, tutto considerato, sono contenta di averlo letto.
Non mi piacevano però i continui incisi, quelle parentesi aperte e richiuse dopo molte righe, mi facevano perdere il filo del discorso.
Nemmeno mi è piaciuta l'infarcitura di termini ebraici di cui non conosco il significato... Forse sarò ignorante ma il termine goi che compare più volte proprio non sapevo cosa volesse dire, alla fine ho dovuto andarmelo a cercare. Ecco forse, nell'edizione scolastica ci sarebbero state le note a pié pagina con la traduzione... ma nella mia edizione no, per cui questo è stato un aspetto che ha rallentato ulteriormente la lettura.
Per quanto riguarda la trama, l'ho trovata lenta e noiosa, ho fatto molta fatica a leggerlo. Non succedeva mai niente, solo passata abbondantemente la metà cominciano a susseguirsi episodi che rendono la lettura un pochettino interessante. Non ho provato simpatia per i personaggi, non mi sono immedesimata con nessuno di loro. Concordo sulla sensazione di decadenza, ma mi ha messo una tristezza infinita...
Sopravvalutato? Non so. A me viene da pensare che lo facciano leggere a scuola (io lo avevo evitato per un soffio, ma mi era toccato Svevo!) solo perché affronta (seppur marginalmente) il tema degli ebrei, quando in realtà è un romanzo di formazione.
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