HO TROVATO"L'ultimo Unicorno"di P.Beagle-VERSIONE

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HO TROVATO"L'ultimo Unicorno"di P.Beagle-VERSIONE

Messaggio da shahrazad »

:)
Ultima modifica di shahrazad il mar giu 05, 2012 11:53 am, modificato 1 volta in totale.
[...]Perchè lui leggeva come altri pregano, come i giocatori giocano e gli ubriachi tengono lo sguardo fisso nel vuoto, storditi; il suo rapimento quando leggeva era così commovente che, da allora, il modo in cui gli altri leggono mi è sempre parso profano.[...]

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last-unicorn
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Messaggio da last-unicorn »

:oops: :oops:

Sarà la stessa edizione del libro in mio possesso (che non ringo, lo so, sono cattiva :P), con la copertina tipo She-Ra. :lol:
Però ti avverto che nella versione italiano parlano dell'unicorno al maschile anche se in realtà è una lei (e cosa che mi dà più fastidio: anche lei parla di se al maschile). :wink:
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shahrazad
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Messaggio da shahrazad »

:D Ciao.....probabilmente è la stessa ...si! Cmq, :think: come mai questa differenza tra maschile(in italiano) e femminile (lingua originale)???
CMQ....ancora grazie,per avermi fatto conoscere il libro!!! :wink:
[...]Perchè lui leggeva come altri pregano, come i giocatori giocano e gli ubriachi tengono lo sguardo fisso nel vuoto, storditi; il suo rapimento quando leggeva era così commovente che, da allora, il modo in cui gli altri leggono mi è sempre parso profano.[...]

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Messaggio da last-unicorn »

Perché "unicorno" in italiano è maschile, mentre in inglese sarebbe neutro ma puoi "trasformarlo" in maschile o femminile a tuo piacimento. Tipo "dog" che è "it", ma "my dog" può diventare "he" o "she" perché si tratta di quel cane preciso, che è un maschio o una femmina, e non un cane in generale. :wink:
Poi io ho letto solo il primo capitolo per vedere com'era la traduzione e poi decidere che non mi piace (la traduzione, non il libro). :P :lol:
Comunque Shannara dice che il libro è bello nonostante la traduzione non sia la migliore, quindi spero che piacerà anche a te. :D
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Messaggio da last-unicorn »

È uscita la nuova edizione e ne ho fatto un ring. :mrgreen:

PS: Lo so che questo thread non è esattamente una recensione ma si potrebbe lo stesso spostarlo in recensioni per usarlo come thread da recensione? :think:

Editato per correggere il link. ;-)
Ultima modifica di last-unicorn il ven lug 04, 2008 4:49 pm, modificato 1 volta in totale.
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shahrazad
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molto bella...

Messaggio da shahrazad »

:yes!: Molto bella la nuova edizione...Finalmente,ci voleva proprio.La copertina si addice molto di più al libro.

p.s. Avevo già visto il @ring... bella idea e bella opportunità :wink:
[...]Perchè lui leggeva come altri pregano, come i giocatori giocano e gli ubriachi tengono lo sguardo fisso nel vuoto, storditi; il suo rapimento quando leggeva era così commovente che, da allora, il modo in cui gli altri leggono mi è sempre parso profano.[...]

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Messaggio da last-unicorn »

Sì, la copertina rispecchia proprio la descrizione dell'unicorno. :yes!: Molto bello il disegno, anche se a me continua a piacere di più l'unicorno del film d'animazione (quello del mio avatar :mrgreen:). :yes!:
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Messaggio da liberliber »

fatto :D
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Messaggio da last-unicorn »

Grazie! :D Ora dovremmo solo parlare del contenuto oltre che della copertina... :whistle: :P

Edit: Ooops, mi sono appena accorta che ho postato il link al ring sbagliato. :oops:
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Messaggio da lizzyblack »

Allora ho una sorpresina per te, e se riesco la spedisco anche domani :P
Liz

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Messaggio da last-unicorn »

Una recensione? :think:
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shahrazad
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...ecco la recensione

Messaggio da shahrazad »

** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **
:yes!: Allora,dal momento che il thred è stato spostato in AREA RECENSIONI...!
:think: Come suggerisce @Last Unicorn..."si dovrebbe parlare del contenuto" :yes!:
Spero di fare cosa gradita,postando,il commento di una persona,che mi è molto piaciuto e che trovo molto azzeccato.

Recensione:


La magia delle fiabe, quelle intramontabili.
La misteriosa aura delle leggende più antiche, quelle che il trascorrere dei secoli è servito ad arricchire di mille elementi ogni volta nuovi.
Il misticismo reale, quello sacro, che soltanto dalla bocca dei veri maghi dalla barba canuta di saggezza, può essere ascoltato pregno di tali elevati stadi di purezza e onnipotenza.

Immagine



“L’ULTIMO UNICORNO”
Peter S. Beagle

La dolcezza, la speranza, la forza, l’eterna ricerca del proprio io, attraverso le infinite prove che l’esistenza pone difficili da superare sul cammino di ognuno. Il dolore, il male, i dubbi capaci di attanagliare la mente ed il cuore, la tristezza di sapersi l’ultimo e l’immensa solitudine di riconoscersi il primo …
Questi i componenti principali de “L’ultimo unicorno” dello scrittore newyorkese Peter S. Beagle, un capolavoro della letteratura fantasy senza tempo, capace di risucchiare il lettore nel proprio Mondo, un Altro Mondo, il Mondo della Fantasia, scuotendolo nel profondo della propria coscienza con la forza di una storia delicatissima, venata di poesia, che lo porterà ad aprire gli occhi (troppo spesso chiusi, troppo spesso di corsa) inducendolo a soffermarsi di nuovo e ancora sul meraviglioso Mondo dell’Immaginazione, imparando da esso i piccoli, grandi insegnamenti di cui non solo l’infanzia abbisogna, ma forse ancora di più l’età adulta, per affrontare situazioni e vicende talvolta troppo dure, alcune altre davvero insormontabili.
“L’ultimo unicorno”: una lei, un unicorno femmina, bianco, dal collo lungo e snello, gli occhi perlacei, ciuffi di pelo alle caviglie. Lei che un cacciatore definisce ‘puledra’ nel tentativo di catturarla. ‘Puledra’ senza riuscire a vedere quanto in realtà lei sia chiaramente un unicorno, senza riconoscerla per l’animale fatato alla cui categoria appartiene, perché come la strega stessa del Libro asserisce senza mezzi termini “Oggigiorno, ci vuole una strega di un circo da quattro soldi per far riconoscere alla gente un vero unicorno” invitando l’animale a restare presso il suo circo a lavorare per lei, ‘fingendo’ di essere un unicorno anche se lo è realmente, per essere presa sul serio dal pubblico Umano.

Un’opera sulla diversità, sull’accettazione dell’altro, l’integrazione delle specie, sulle necessità e l’urgenza di vedere ogni Essere Vivente quale creatura appartenente alla catena ciclica naturale delle cose e per questo degno di ogni rispetto e stima.
Edito per i tipi della Kappa Edizioni, in una versione quella attuale, la prima al mondo a contenere il racconto ‘Due Cuori’, coda narrativa scritta quaranta anni dopo ‘L’ultimo unicorno’, provvisto di una splendida immagine di copertina che continuando sul retro, forma una sola scena capace di avvolgere tutto quanto il Testo, il Libro stesso si presenta come una piccola perla editoriale, dal titolo altisonante e permeato di mistero che nelle sue due 234 pagine non deluderà mai il lettore, accompagnandolo in un viaggio fantastico corredato di paesaggi vibranti e personaggi indimenticabili alla scoperta delle meraviglie della fantasia troppo spesso dimenticate e perdute nei miasmi del vivere quotidiano, un vivere troppo veloce, superficiale, selettivo, buio, per poter realizzare un unicorno, distinguendolo da un cavallo.
Una realtà cocente, un modo di vedere le cose, che lei, l’ultimo unicorno non accetterà mai per buono abbassando la testa, ma che con ferocia e tenacia si batterà per cambiare, intraprendendo un viaggio lungo e faticoso alla ricerca dei suoi simili, sicura di non poter essere lei, l’ultima della sua specie.

Un viaggio attraverso un mondo che ha dimenticato i sogni, ed è incapace di accorgersi del suo passaggio, che agli occhi altrui è quello di una semplice puledra.
Un viaggio difficile, accanto ad un compagno d’avventura oltremodo bizzarro, un mago maldestro e girovago, che è però l’unico capace di vederla per ciò che è realmente.
Un viaggio verso terre insidiose, dove sono custodite le risposte a tutti i loro quesiti, ma dove si cela anche una terrificante creatura il cui unico obbiettivo è annientare l’ultimo unicorno esistente al mondo, cancellando per sempre la sua stirpe.
E con esso, è doveroso di aggiungere: la fantasia.
Una parabola sul bene sacro dell’immaginazione, il valore inestimabile della cultura fantastica, un monito incisivo sul bisogno di risvegliarsi dal Mondo Grigio dell’ ordinaria passività, per accorgersi accanto a noi del passaggio di creature incantate diverse dal nostro status, ma similari nel sentire, capaci di completarci e non di scindere col loro pensiero il nostro.
Un appello vivo e vibrante a riconoscere ancora nella gola di una caverna abbandonata, il rifugio lasciato da un drago in fuga; fra le onde dei mari un narvalo; nel frusciare del vento al tramonto il canto dolce di una fata notturna invitare i bambini al sonno.
Un’opera d’intenso valore morale come la più bella fiaba per bambini scritta per gli adulti, ciechi e sorde vittime dell’Uomo Grigio che è in ognuno di loro.
** ** ** ** ** ** ** ** ** ** **

Lilith F.
Fonte : Cartoonmag-libri
[...]Perchè lui leggeva come altri pregano, come i giocatori giocano e gli ubriachi tengono lo sguardo fisso nel vuoto, storditi; il suo rapimento quando leggeva era così commovente che, da allora, il modo in cui gli altri leggono mi è sempre parso profano.[...]

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Messaggio da last-unicorn »

un mago maldestro e girovago, che è però l’unico capace di vederla per ciò che è realmente.
Beh, non proprio, c'è anche Molly Grue (che credo sia il mio personaggio preferito del libro). :P

Questa recensione mi conferma una cosa che ho sempre pensato di questo libro: offre tante chiavi di lettura, dalla semplice favola come la leggono i bambini, ironizzando però molto proprio sulle favole, cosa che riescono ad apprezzare gli adulti, alla metafora della vita come è visto qui. :D

Magari copio qui il testo della mia j.e. del primo ring che ho fatto partire, mi sembra quella che più si avvicina a una recensione... :think: O a un messaggio promozionale... :P
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Messaggio da last-unicorn »

Eccola. ;-) L'inizio con l'abbozzo di contenuto credo di averlo copiato dalla quarta dell'edizione tedesca, ma il resto è mio. Soprattutto il tono "miii, quanto mi è piaciuto, iscrivetevi tutti al mio ring e guai a voi se me lo stroncate"! :lol: Purtroppo le citazioni sono tutte in inglese perché a quei tempi non avevo l'edizione italiana, magari quando mi torna il ring le sostituisco. Non uso l'edizione italiana vecchia perché la traduzione non mi piace. :P (Non mi piace neanche il fatto che anche nella nuova traduzione abbiano tolto il doppio "lived" della prima frase che a me piace tanto, ma il resto è molto meglio, credo. :P :P)
The unicorn lived in a lilac wood, and she lived all alone. She was very old, though she did not know it, and she was no longer the careless color of sea foam, but rather the color of snow falling on a moonlit night. But her eyes were still clear and unwearied, and she still moved like a shadow on the sea.
Con queste parole comincia uno dei libri più belli mai scritti. E’ la storia di una grande ricerca: l’ultimo unicorno, una creatura dalla grazia ancestrale, lascia il suo bosco di lillà splendente in eterna primavera, s’incammina su strade umane, penetra nel tempo per conoscere la sorte dei suoi compagni scomparsi. In questa avventura è accompagnata da Schmendrick, un mago di terza categoria, e da Molly Grue, la compagna di un Robin Hood mancato. I tre ben presto scopriranno che la loro missione non potrà essere compiuta senza pericoli, che una grande battaglia li aspetta. Dovranno affrontare il Toro Rosso che vive sotto il castello maledetto di re Haggard…
E’ un libro molto poetico che fa toccare la magia con mano, a volte ironico a volte melanconico, una stupenda favola che gioca con il suo essere favola:
Outside, the night lay coiled in the street, cobra-cold and scaled with stars. There was no moon. Schmendrick stepped out boldly, chuckling to himself and jingling his gold coins. Without looking at Molly, he said, “Suckers. To assume so lightly that all magicians dabble in death. Now if they had wanted me to lift the curse—ah, I might have done that for no more than the meal. I might have done it for a single glass of wine.”
“I’m glad you didn’t,” Molly said savagely. “They deserve their fate, they deserve worse. To leave a child out in the snow—”
“Well, if they hadn’t, he couldn’t have grown up to be a prince. Haven’t you ever been in a fairy tale before?” The magician’s voice was kind and drunken, and his eyes were as bright as his new money. “The hero has to make a prophecy come true, and the villain is the one who has to stop him—though in another kind of story, it’s more often the other way around. And a hero has to be in trouble from the moment of his birth, or he’s not a real hero. It’s a great relief to find out about Prince Lír. I’ve been waiting for this tale to turn up a leading man.”
The unicorn was there as a star is suddenly there, moving a little way ahead of them, a sail in the dark. Molly said, “If Lír is the hero, what is she?”
“That’s different. Haggard and Lír and Drinn and you and I—we are in a fairy tale, and must go where it goes. But she is real. She is real.”

E’ un libro che ti lascia qualcosa dentro, che appena riposto vorresti subito rileggere e rileggere, scoprendo ogni volta delle nuove sfumature, o semplicemente riprendere in mano per ritrovare una frase che ti ha colpito particolarmente. Ci sono tanti passaggi che vorrei citare, ma non voglio guastare a nessuno il piacere di scoprirli, quindi mi fermo qui e spero che questo libro meraviglioso vi dia tanta gioia quanta ne ha data a me.
Editato per aggiungere che secondo me Beagle è un maestro della sua lingua, ha un linguaggio stupendamente poetico e gioca con le parole con una leggerezza meravigliosa . :mrgreen:
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mickymicky
Olandese Volante
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Iscritto il: ven dic 03, 2004 8:52 pm
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Messaggio da mickymicky »

aggiungo un piccolo commento personale, non una vera recensione: il mio personaggio preferito è sicuramente Lir... mi piace da matti quando intraprende la carriera di "eroe" con la stessa nonchalance di quella che so del commercialista o del bancario...e riportare i trofei a casa... davvero forte :wink: spero di non aver guastato la sorpresa a nessuno, ma mi pare non ci siano spoiler :wink:
Con me fanno lega i libri. Accorrono, si radunano, mi si attaccano addosso. (S. M. Ejzenstejn)
La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre. - Albert Einstein
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