Philip Dick .Una Biografia – E. Carrrére

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2teepot
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Philip Dick .Una Biografia – E. Carrrére

Messaggio da 2teepot »

Non poteva mancare nella mia collezione psichedelica questa biografia di un autore che se non l’amo per i suoi libri , mi ha sempre interessato per quello che aveva da dire .
Mi è piaciuto molto invece , una vera sorpresa ! , come scrive Carrére , che prima di questa estate neanche sapevo chi fosse , e che - per un caso fortunoso e legato al bookcrossing - mi sono trovato per le mani questo suo libro edito da Teoria dieci anni fa ( non so se è ancora in circolazione ).
Si legge come un romanzo , e che ottimo romanzo ! - veramente intrigante nonostante PD non ne esca come un personaggio da romanzo , anzi ; secondo me lo scrittore di fantascienza viene rivalutato , ma al ribasso .
E’ proprio questa operazione di lealtà al personaggio scelta dall’autore che ne fa una biografia capolavoro e soprattutto veritiera , il che permetterà anche al lettore che non fosse interessato a approfondire le tematiche dickiane di godersi un’ottima lettura , a prescindere .
Il retro di copertina è illuminante : si consiglia il libro a chi “vuole conoscere la vera storia dell’uomo che ha inventato il prossimo millennio “ e a chi “ ritiene che PD sia l’agente di un un’autentica Rivelazione.”
E inoltre la biografia “ … svela insieme il segreto dell’uomo e del mondo come lui lo vedeva , catturando il lettore in una sorta di progressiva scoperta della verità. E la verità si mostra ambigua e stupefacente ( il corsivo è mio.2teepot) come in un racconto di Dick . L’esplorazione dei confini della coscienza perseguita dallo scrittore americano (esasperata dalla sua esperienza dell’LSD e delle droghe ) lo condurrà fino alla psicosi paranoica e all’esperienza mistica . Ma Carrére non vuole dimostrare alcuna tesi su Dick . Da narratore qual è si immerge totalmente nell’universo dickiano e attraverso materiali biografici , documenti interviste , romanzi e racconti , ci fa conoscere il grande scrittore di fantascienza che ha ispirato Blade Runner , film culto di questi anni .”

Je suis vivant et vous etes morts , titolo originale del libro ci descrive un PD vincente solo alla nascita , quando l’ignoranza della madre lasciò morire di fame la sorella gemella Jane mentre lui sopravvisse. Dalla sepoltura della sorella la vita di Philip divenne quella di un morto vivente , con tanto di stele già incisa e bella pronta al cimitero . Da questo trauma natale nasce la biografia disperata di un uomo conscio di avere l’imprinting del fallimento dalla nascita e che fece di tutto per danneggiarsi fino alla morte . Perché lui si considerava già morto . Eppure vivo .
In questa contraddizione e nella scelleratezza delle sue azioni susseguenti nascerà quindi la sua fama di scrittore di culto . Carrére ci mostra la visionarietà del messaggio dickiano , più che l’estro artistico , veramente irrilevante .
Nessuno di noi desidererebbe una vita come fu quella di PD , perché seppure è stato oggetto di adorazione da parte di molti che non lo conoscevano nel momento in cui si gli sono avvicinati osannanti se ne sono presto allontanati delusi , tanto era opprimente , paranoica e deprimente Philip Dick come persona.
Tutto l’ambiente intorno a lui , specie quello dei campus universitari , era veramente quello descritto da Carrére . Non perché ci sia stao , naturalmente , ma mi è parso di riconoscere tutte quelle false idiozie riguardo alle droghe psichedeliche ( PD del resto non ha mai usato LSD , se non una sola volta e perdipiù terrorizzandosi , egli era un’esperto di psicofarmaci legali di cui però abusava per poter scrivere e combattere il male di vivere ) , tutta quella storia ,che noi ora chiameremmo newage, dei freaks americani che partendo dall’ I King non porterà poi ad una “nuova era “ di misticismo collettivo , stile figli dei fiori per intenderci , ma ad un edonismo collettivo , dove il libero amore e il libero arbitrio dei paradisi artificiali porterà più che all’Esegesi dickiana ma alla glorificazione di un altro personaggio dei suoi tempi , che assomiglia molto a PD , John Holmes .
Ogni pagina di questo libro è una riflessione . E poi una rivelazione , intesa come svelamento di ogni ambiguità, della pochezza umana . Il destino tragico di Philip Dick ora ci appare sì una nullità assoluta , ma se non ci fosse stato questo libro in molti non avrebbero compreso .
E’ toccato a lui portar la croce , riposi in pace .

Philip Dick è morto , voi siete vivi ?
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Tipperary
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Messaggio da Tipperary »

Certo certo tu fai una recensione così e poi non ne fai un ring!!! :eh?:

:pray: Pleeeeeeeeeeeeez!! Io adoro PKD!!!!
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Vero Toro
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...it's a long way down to Tipperary...
..ognuno ha le amiche che si merita..
This is what someone said about the Twilight series: They run around for 2 hours and nobody scores, and its billions of fans claim "You just don't understand!"
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etnagigante
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Messaggio da etnagigante »

In Dick we trust.

Mi prenoto secondo per un eventuale ring.

Baciamo le mani
A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira Etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida secca l'arena, l'erbe essa martellava.
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2teepot
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Messaggio da 2teepot »

In Dick we trust.
Se PD avesse letto sarebbe schiattato prima ... :lol:

Per il ring vi faccio sapere , il libro è a disposizione . :wink:
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