OK, ho scritto queste righe qualche mese fa: ma mi avvedo che non le ho mai postate qui e visto che ieri sera ho citato il libro a Quinnipack che sembrava interessata...
Segnalo che Morozzi e' appena uscito con un nuovo libro dal titolo bizzarro: "Dieci cose che ho fatto, ma che non posso credere di aver fatto, pero' le ho fatte". A me e' piaciuto, ma diciamo che e' meno inattaccabile di "Luglio agosto settembre nero" e che lo consiglio solo a chi ha letto e apprezzato questo.
Nel caso, buona lettura: io ne avevo anche bookcrossata una copia, ma il tipo cui l'ho passato l'ha apprezzato al punto che deciso di tenerselo!
Alberto
8.25, e l'ho finito. Poco dopo Firenze.
Cominciato alle 16.30, aspettando il trenino per Termini.
Ed è come un colpo di fulmine: sette racconti fulminanti. Di quelli che
li leggi veloci perché vuoi sapere come finisce - non l'intreccio
narrativo, no, ma le coscienze, le emozioni, le anime dei personaggi. E
poi, comunque, l'intreccio narrativo ti prende lo stesso e ti porta dove
non te lo aspetti. E in qualche caso dove non avresti osato sperare.
Storie di ordinaria Bologna, tutte legate da personaggi che ricompaiono
come comparse dopo aver fatto da protagonisti, da eventi che uno
racconta e l'altro vive - come nella realtà, non come nei libri-concept
studiati a tavolino - mentre nel resto del mondo succedono le enormità
del kubrickiano 2001. Tutto a Bologna, fra giovani musicisti rock,
autisti-d'ambulanza-ladri-gentiluomini, bulli e pupe, bikers, giovani
punk e giovani dee, graffitari e studenti. Nei giorni dell'eccitazione
(e del connesso senso di colpa) di Genova e di piazza Alimonda, di New
York e delle due torri gemelle(viste da quella degli asinelli),
dell'Afghanistan e delle bombe di Bush figlio, non più intelligenti di
quelle di Bush padre.
Gianluca Morozzi scrive come mi piacerebbe scrivere se scrivessi storie:
stile senza averne l'aria, ironico senza fare il furbo, addolorato sul
serio, e spesso spaventato . Sembra uno che scrive come mangia, e deve
essere uno che mangia quello che gli va, quando gli va. Uno che quando
si guarda allo specchio sa molto bene chi è quello che lo scruta
dall'altra parte. E non gli perdona niente, pur sapendo continuare a
volergli bene.
"Luglio, agosto, settembre nero" è bellissimo, e se avete anche solo un
po' di giudizio; se leggere vi piace almeno un po'; se volete conoscere
dei trentenni che "L'ultimo bacio" non l'hanno visto. Se tutto questo,
allora aprite il browser adesso e andate su www.fernandel.it. Le spese
di spedizione le caccia l'editore, voi pagate proprio solo il libro.
11 euro, un cazzo.
"Luglio, agosto, settembre nero" di Gianluca Moroz
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Grazie ad Alberto per aver abbattutto il mio ultimo (forse) paradigma in tema di letteratura: l'acquisto 'virtuale'!!!
La tua recensione era troppo.....non ho resistito.
Faro' sapere la mia, poi.
La tua recensione era troppo.....non ho resistito.

Faro' sapere la mia, poi.
"Non c'e' uomo piu' riconoscente di quello a cui si e' dato proprio il libro che la sua anima desiderava inconsciamente." - da "La libreria stregata" di C. Morley
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