Quando internet non si sapeva neppure cosa fosse e gli aerei della PanAm ancora solcavano i cieli del mondo, Andrea Bocconi, all'epoca professore liceale (oggi psicoterapeuta) decide di prendersi un anno di aspettativa per compiere il più ambito dei viaggi: il giro del mondo. Gli Stati Uniti esplorati tra i grattacieli di New York, il jazz di New Orleans e lungo la pittoresca strada costiera californiana, poi la Polinesia, l'Australia, il Giappone, il ritorno nel sudest asiatico e l'amata India ritrovata. Un anno passato alla scoperta del mondo in cerca di erudite sperdizioni, di spiritualità e di quella bellezza che non sempre necessariamente si confonde con i paesaggi della natura.
In fuga dai ritrovi turistici di massa balinesi e dalle ignorate città australiane per esplorare l'enigmatica cultura aborigena o accarezzare i delfini di Monkey Mia, catapultato per settimane nella inaccessibile ma ipnotica cultura del sol levante, in Indonesia ad apprendere il mestiere di costruttore di maschere artigianali e poi in India, Bocconi va alla ricerca dello sperdersi fisico senza trovarlo. Una raccolta di appunti, pensieri, considerazioni, aneddoti, osservazioni acute e deliziosamente ironiche sulla gente incontrata e sui luoghi visitati. Un libro delizioso letto tutto d'un fiato a ricostruire quel viaggio che non ti permette mai di tornare indietro e dove all'improvviso anche la sua Lucca natia diviene l'ennesimo punto d'arrivo.
Stefano
www.backpacker.it
Il giro del mondo in aspettativa (di Andrea Bocconi)
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Il giro del mondo in aspettativa (di Andrea Bocconi)
All'orizzonte di quell'oceano
ci sarebbe stata sempre un'altra isola,
per ripararsi durante un tifone,
o per riposare e amare.
Quell'orizzonte aperto sarebbe stato
sempre la, un invito ad andare
HUGO PRATT
ci sarebbe stata sempre un'altra isola,
per ripararsi durante un tifone,
o per riposare e amare.
Quell'orizzonte aperto sarebbe stato
sempre la, un invito ad andare
HUGO PRATT